Blockchain nelle Banche Svizzere: Maturità Operativa e Crescente Importanza delle Stablecoin Strategiche
blockchain raggiunge la maturità operativa nelle banche svizzere
Le banche svizzere stanno consolidando una nuova fase di maturità operativa nella gestione delle tecnologie blockchain, segnando un passaggio cruciale dal semplice sperimentalismo all’integrazione sistematica all’interno delle strategie aziendali. Secondo una recente indagine condotta nel terzo trimestre del 2025 da istituzioni quali il Center for Financial Services Innovation dell’Università di St. Gallen, ACK, mintminds, PwC e vision&, oltre l’80% degli istituti finanziari ha formalizzato una strategia blockchain, con un significativo incremento rispetto all’anno precedente.
Indice dei Contenuti:
▷ Lo sai che da oggi puoi MONETIZZARE FACILMENTE I TUOI ASSET TOKENIZZANDOLI SUBITO? Contatto per approfondire: CLICCA QUI
Il blockchain, da progetto isolato e sperimentale, si è evoluto in un elemento cardine delle politiche di governance, allocazione dei budget e priorità gestionali. Il 64% delle banche indica la tecnologia come una priorità “alta” o “media”, una crescita rilevante rispetto al 42% registrato nel 2024. Sul fronte applicativo, la maggior parte delle istituzioni ha spostato il focus su offerte commerciali concrete, concentrandosi soprattutto su criptovalute e asset tokenizzati.
Attualmente, il 61% degli istituti ha introdotto servizi di custodia e trading di criptovalute, mentre un quarto ha avviato prodotti basati su asset tokenizzati. Le iniziative in via di sviluppo mostrano che le banche stanno progressivamente ampliando l’offerta, mantenendo un’attenzione particolare alla conformità normativa, che rappresenta la sfida principale per il 35% degli intervistati. Altri vincoli includono la priorità strategica, ancora non sempre elevata per i tokenizzati, e le difficoltà di integrazione tecnologica nei processi interni.
sfide e opportunità dell’adozione degli stablecoin
L’adozione degli stablecoin si configura come la nuova priorità strategica nelle banche svizzere, in un contesto dove l’interesse per criptovalute e asset tokenizzati continua a crescere. Circa il 55% degli istituti con offerte crypto attive o pianificate prevede di integrare servizi legati agli stablecoin, riconoscendo in questi strumenti un ruolo cruciale per sistemi di regolamento più efficienti (65%), pagamenti programmabili (36%), utilizzo come collateral nei mercati digitali (35%) e applicazioni retail (14%).
Un tema centrale riguarda la necessità di un quadro regolamentare chiaro e proattivo per una versione DLT-based del franco svizzero, percepito non solo come opportunità ma come elemento di vantaggio competitivo nazionale. Sebbene il 75% delle banche ritenga che la Svizzera agisca con eccessiva prudenza rispetto all’Unione Europea, dove il regolamento MiCA offre un riferimento consolidato, il 61% evidenzia carenze nel sostegno politico e normativo verso gli stablecoin, mettendo a rischio la certezza legale e la scalabilità delle iniziative.
Tuttavia, permangono dubbi significativi sul fronte della domanda di mercato: il 68% degli intervistati segnala una scarsa richiesta sia da parte dei consumatori sia delle imprese svizzere, creando un divario tra l’offerta istituzionale e l’adozione effettiva. La persistente incertezza regolatoria, indicata dal 64%, alimenta ulteriori perplessità su modelli di emissione, supervisione e interoperabilità internazionale, elementi essenziali per realizzare appieno il potenziale degli stablecoin nel sistema finanziario elvetico.
crescita della domanda di talenti specializzati in blockchain
Il consolidamento della blockchain nel settore finanziario svizzero si riflette in un deciso aumento nella domanda di professionisti specializzati. Oggi, un terzo delle istituzioni bancarie impiega più di dieci risorse full-time dedicate esclusivamente a sviluppi e gestione di soluzioni blockchain. Questo incremento del 7% rispetto all’anno precedente evidenzia come la competenza in ambito blockchain sia diventata un asset strategico imprescindibile per sostenere l’adozione e l’innovazione digitale.
Nonostante l’espansione del personale qualificato, la concentrazione delle competenze rimane limitata a poche grandi banche, mentre molti istituti più piccoli continuano a dipendere da expertise esterne o non dispongono ancora delle risorse interne necessarie. Questa disparità accentua il bisogno di formazione e recruiting mirato per evitare un gap tecnologico che potrebbe compromettere la competitività a medio termine.
La domanda di specialisti blockchain, inoltre, riflette trend globali di crescita esponenziale: secondo dati di SkillPanel, nel 2022 la richiesta di figure con competenze blockchain è aumentata del 552%. Bitget, azienda leader nel settore crypto e Web3, prevede un’espansione della forza lavoro globale da 300.000 addetti attuali a oltre 1,5 milioni entro il 2030, se l’adozione tecnologica seguirà uno sviluppo simile a quello dell’intelligenza artificiale. Questo scenario impone alle istituzioni svizzere di accelerare gli investimenti nella formazione e nell’attrazione di talenti per consolidare la posizione del Paese come hub globale dell’innovazione digitale.




