I bassi prezzi di vendita di cellulari e smartphone fanno scendere le vendite dei pc
Alzi la mano chi non possiede un cellulare o uno smartphone che ogni giorno utilizza per chiamare, mandare sms e magari navigare su internet. Grazie all’offerta di Tre, Vodafone, Tim e delle principali compagnie del settore, oggi infatti si possono avere dei costi contenuti con delle grandi prestazioni.
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Sono tanti anche i consumatori che cercano i migliori smartphone con piano tariffario incluso, perché in questo modo si comprano gli ultimi modelli disponibili sul mercato insieme a una tariffa conveniente che con un particolare abbonamento ci fanno ripagare anche il dispositivo.
Scegliere la tariffa più conveniente è diventato facile, grazie ai tantissimi comparatori on line che ci permettono di avere in solo colpo d’occhio le offerte attive sul mercato che più si avvicinano alle nostre esigenze. Basta inserire tutti i nostri dati nei form dedicati ed attendere pochi secondi per vedere apparire le tariffe più convenienti.
Il boom di vendite nel settore cellulari sembra essere confermato dai dati resi noti dalla società di ricerca International data corporation (Idc), che d’altra parte invece sottolinea come siano calate drasticamente quelle dei computer.
Ma vediamo i dati nel dettaglio: l’anno scorso le vendite di Personal computer (Pc) sono calate del 10% nella regione asia/pacifico (escluso il Giappone) arrivando a 108 milioni di pezzi a causa della concorrenza di smartphone e tablet. Si tratta del primo calo a due cifre nell’area registrato da anni.
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Idc ha indicato che “il clima fiacco dell’economia nei grandi Paesi emergenti della regione ha colpito negativamente la propensione agli acquisti” ed ha aggiunto che “la concorrenza di smartphone e tablet si è estesa a tutta l’area nel 2013”.
Il 2014 è considerato “ancora un anno difficile per il mercato dei personal computer con l’aumento della concorrenza tra i terminali”, indica Handoko Andi, di Idc. Il gruppo cinese Lenovo resta leader sul mercato dei pc con una quota del 24,9% malgrado un calo del 9,5% delle vendite a causa principalmente del declino sul mercato nazionale.
L’americano Hewlett-Packard segna invece un rialzo del 10,5% grazie a una importante commessa per le scuole in India. Al terzo posto infine si situa un altro gruppo americano, Dell, con una quota al 9,4%, seguito da Acer e Asus, entrambi di Taiwan, con una quota rispettivamente all’8,1% e al 6,9% e vendite giù del 28,6% e del 13,4%.
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Oggi tutti i principali negozi e siti di elettronica e telefonia vendono gli smartphone, senza l’appoggio di un gestore telefonico. Chi vuole acquistare un nuovo dispositivo dovrà procurarsi un Sim Card con un profilo tariffario attivo da inserire nel cellulare.
Ricordiamo che gli operatori includono gli smartphone nei propri listini. Questi possono essere acquistati senza un piano tariffario, magari approfittando di offerte e promozioni temporanee, oppure all’interno di pacchetti in abbonamento o ricaricabili.
Le offerte comprendono solitamente una quantità fissa di minuti di conversazione, sms e GB di traffico internet e permettono di pagare il telefono a rate mensili. Il contratto sottoscritto ha una durata di 24 o 30 mesi, dal quale è possibile recedere in anticipo solo versando l’importo residuo dovuto. Spesso le compagnie prevedono un contributo iniziale una tantum per l’acquisto dello smartphone, per i profili in abbonamento, è previsto il pagamento della tassa di concessione governativa (5,16 euro per i privati, 12,91 euro per le aziende).
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