“BABBO NATALE E’ UNO STRONZO”, RISATE DALL’INIZIO ALLA FINE
E’ in scena a Milano, al Teatro Nuovo, una nuova, divertentissima commedia, Babbo Natale E’ Uno Stronzo, adattamento italiano del francese Le Perè Noel Est Une Ordure, scritto nel 1979 dalla famosa compagnia Le Splendid: J. Balasko, M. A. Chazel, C. Clavier, G. Jugnot, T. Lhermitte, B. Moynot.
Un clamoroso successo fin da subito. La storia si sviluppa nell’ arco di una sola notte, quella della Vigilia di Natale. Teresa e Piero decidono di passare la Notte Santa facendo volontariato presso l’agenzia “Sconforto-Amicizia”: un telefono amico per le persone che si sentono sole e non hanno nessuno al mondo.
Tutta una serie di equivoci, oltre al loro carattere pasticcione, fanno sì che i due riescano soltanto a far danni. Dopo una serie di telefonate di folli e depressi maniaci, irrompe Giuditta, la cugina di Teresa: un po’ matta, vive di espedienti e per di più è incinta, anche se ha appena troncato la relazione con il suo fidanzato, Felice, violento e geloso.
Questi però la sta inseguendo perché non accetta che l’abbia lasciato: arriva appunto in agenzia ma vestito da Babbo Natale, armato di cacciavite e pistola, pronto a tutto pur di riprendersi Giuditta. Ecco perché Babbo Natale E’ Uno Stronzo!
A complicare ancora di più la situazione arrivano anche un condomino, il signor Preskovich, e Katia, un travestito con manie di conquista da una parte e di suicidio dall’altra.
Da qui, con soli sei personaggi in scena, nasce così una continua parodia del buonismo imperante, con personaggi totalmente eclettici, sia positivi che negativi. Ognuno ha il suo scheletro nell’armadio…
Bravissimi gli interpreti, tutti già noti a livello televisivo: Andrea Beltramo, il conduttore de L’Albero Azzurro su Rai 2, è un simpaticissimo Piero, dall’animo buono e generoso ma un gran pasticcione; unico difetto: frequenta le prostitute. Alessandra Sarno è una meravigliosa Teresa con accento barese, forse il personaggio più bello della commedia, una donna che ha molto sofferto ma trova lo stesso la forza di aiutare gli altri: chi telefona all’associazione, Giuditta, Piero; ma, repressa da anni, cede subito alle avances di Felice.
Nicoletta Nigro, meglio nota come l’Apetta di Colorado, è una Giuditta perfetta: ingenua, dolce, affronta la sua vita, rinchiusa in poche cose dentro un carrello da supermercato con un candore irreale; è incinta ma non sa nemmeno cosa comporterà; sa solo che deve allontanarsi da Felice, che la sfrutta e sfoga le sue frustrazioni su di lei.
Una vocina querula ed acuta completa il personaggio. Felice invece ha il volto di Lupo Lucio, ossia Guido Ruffa, attore di grande spessore: il suo Felice è un frustrato inconcludente, opportunista e cinico, che non ha voglia di fare nulla e si approfitta sia della buona fede dell’ingenua Giuditta, che sa solo prevaricare con la forza e con la violenza, che della mancanza di affetto di Teresa, che seduce in poco tempo.
Giorgio Centamore, il “morto” di Aldo, Giovanni e Giacomo, è Preskovich, simpatico condomino di provenienza non definita ma sicuramente dell’Est Europa, che arriva in agenzia molte volte ma sempre nel momento meno opportuno… Tanto da finire nel mezzo e fare anche una brutta fine.
Completa il cast lo stesso regista, Claudio Insegno, nel ruolo di Katia: un trans che nasconde in realtà un segreto importante che lo lega a Teresa; assolutamente simpaticissimo, pur nascondendo un passato tragico ed un presente ancora peggio, è un personaggio a cui ci si affeziona subito.
Del 1982 è la prima trasposizione cinematografica e poi del 1994 la versione americana, Mixed Nuts, Agenzia Salvagente in Italia. A livello teatrale, invece, debutta a Roma nel 1997, con la regia sempre di Claudio Insegno: la versione milanese del Teatro Nuovo, con sei soli attori e scenografie fisse di Nathan Copello, è uno spettacolo che con poco strappa risate dall’inizio alla fine, nonostante alcuni momenti tragici: la regia di Insegno è veloce e brillante, sicuramente più a suo agio che nei musicals. Da vedere assolutamente.
Teatro Nuovo, Piazza San Babila – Milano. Fino al 24 novembre, ore 20.45; domenica ore 15.30. Biglietti da EUR 34,50 a EUR 44,50. www.teatronuovo.it