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Auto usate: il diesel perde quota ma resta il preferito degli acquirenti

  • Redazione Assodigitale
  • 27 Novembre 2024
Auto usate: il diesel perde quota ma resta il preferito degli acquirenti

Mercato delle auto usate in Italia: analisi delle tendenze attuali

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Ad oggi, il mercato delle auto usate in Italia si trova a un punto di svolta significativo, con il diesel che, pur mantenendo una certa preminenza tra le alimentazioni, ha visto una diminuzione della sua quota negli ultimi mesi. Attualmente, i veicoli a gasolio costituiscono il 43,3% delle transazioni nel mese di settembre 2024, in calo rispetto al 45,6% nei primi otto mesi dell’anno. Nel complesso, la percentuale per i primi nove mesi si attesta al 45,3%, evidenziando un trend di contrazione della domanda di motori tradizionali, in particolare per il diesel.

Indice dei Contenuti:
  • Auto usate: il diesel perde quota ma resta il preferito degli acquirenti
  • Mercato delle auto usate in Italia: analisi delle tendenze attuali
  • Condizioni del mercato delle auto usate
  • Quota di mercato delle alimentazioni
  • Crescita delle motorizzazioni alternative
  • Crescita delle motorizzazioni alternative nel mercato delle auto usate
  • Trasferimenti di proprietà e stabilità del mercato
  • Prospettive future per il mercato dell’usato


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Questo calo riflette una crescente attenzione dei consumatori e delle aziende verso temi ecologici e un interesse sempre più forte nel cercare opzioni più sostenibili. I dati suggeriscono che, mentre le auto diesel continuano ad essere una scelta popolare, le preferenze degli acquirenti stanno lentamente evolvendo. Parallelamente, le auto a benzina hanno mostrato segnali di stabilità, con una quota di mercato del 39,7% a settembre, in aumento rispetto al 38,5% dello stesso periodo nel 2023. Questo trend potrebbe indicare una resilienza della motorizzazione a benzina, continuando a rappresentare un’alternativa valida per chi acquista un veicolo usato.

D’altro canto, le alimentazioni alternative iniziano a guadagnare terreno. Le ibride, per esempio, hanno visto un’acquisizione significativa, raggiungendo l’8,1% nel mese di settembre e il 7,5% nei primi nove mesi. Questo rivela un cambiamento progressivo nelle abitudini di acquisto, con i consumatori sempre più propensi a esplorare soluzioni ecologiche. Tuttavia, anche se l’interesse verso elettriche e ibride plug-in è in aumento, queste tecnologie rappresentano ancora una piccola frazione del mercato. Attualmente, le auto elettriche pure (BEV) sono ferme allo 0,9% e le ibride plug-in all’1%, segnale di una diffusione limitata nel contesto delle vetture usate.

Questi sviluppi pongono le basi per un mercato delle auto usate in evoluzione, dove le scelte ecologiche e le preferenze dei consumatori si intersecano con le dinamiche di mercato e le sfide economiche attuali.

Condizioni del mercato delle auto usate

Il panorama attuale del mercato delle auto usate in Italia presenta segnali contrastanti, in un contesto di crescente consapevolezza ambientale da parte dei consumatori. Il diesel, sebbene continui a dominare con una quota del 43,3% a settembre 2024, sta subendo una flessione significativa. Questo calo è emblematico di una preferenza in evoluzione verso motorizzazioni più sostenibili. I dati indicano, infatti, una contrazione costante rispetto al periodo precedente, con una quota del 45,6% nei primi otto mesi dell’anno, riducendosi ulteriormente al 45,3% se si considerano i primi nove mesi complessivi. Tale diminuzione suggerisce che i fattori ecologici influenzano sempre più le decisioni di acquisto dei veicoli usati, portando a una ripensamento delle scelte tradizionali.

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Le auto a benzina stanno recuperando terreno, attestandosi ora al 39,7% a settembre, in crescita rispetto al 38,5% dall’inizio dell’anno. Questo incremento rivela una resilienza della categoria, che continua a rappresentare un’alternativa valida per gli acquirenti alla ricerca di auto usate. Contemporaneamente, i veicoli ibridi stanno emergendo come un’opzione sempre più apprezzata, con una quota che raggiunge l’8,1% a settembre e il 7,5% nei primi nove mesi. Questo dato segnala un canale di trasformazione nel mercato, dove i consumatori mostrano apertura verso soluzioni più ecologiche.

Le altre alimentazioni alternative, pur avendo una quota inferiore, cominciano a ritagliarsi uno spazio nel mercato. Il GPL rappresenta il 4,9%, mentre il metano registra un’esigua quota del 2,2%. Le auto elettriche pure e le ibride plug-in rimangono meno competitive, con quote che attestano rispettivamente lo 0,9% e l’1%. Questi dati sono indicativi di una fase iniziale per le tecnologie green nel segmento dell’usato, mostrando quanto ci sia ancora da fare per incrementarne l’adozione.

Quota di mercato delle alimentazioni

Nel panorama attuale del mercato delle auto usate in Italia, il diesel continua a prevalere, ma non senza un evidente segnale di cambiamento. A settembre 2024, i veicoli diesel rappresentano il 43,3% del totale delle transazioni, evidenziando una flessione rispetto al 45,6% dei primi otto mesi dell’anno. La tendenza generale indica una progressiva contrazione della domanda di motorizzazioni tradizionali, specialmente quelle a gasolio, che rispecchia una maggiore attenzione verso soluzioni ecologiche e sostenibili da parte dei consumatori.

Al contempo, le auto a benzina si confermano come una scelta solida, incrementando la loro quota al 39,7% a settembre, rispetto al 38,5% nei primi nove mesi del 2023. Questo segnale di stabilità da parte delle motorizzazioni a benzina suggerisce che, nonostante l’interesse crescente per alternative più sostenibili, molti acquirenti considerano ancora il motore a benzina un’opzione valida e sicura nel contesto dell’usato.

Le motorizzazioni alternative stanno guadagnando lentamente terreno, con le vetture ibride che hanno raggiunto l’8,1% in settembre e un 7,5% nei primi nove mesi. Questa crescita delle ibride indica un nuovo orientamento da parte degli automobilisti, sempre più ricettivi verso tecnologie che mostrano un minore impatto ambientale. Tuttavia, la penetrazione delle auto elettriche pure (BEV) e delle ibride plug-in resta modesta, attestandosi rispettivamente allo 0,9% e all’1%. Questi risultati segnalano che, sebbene l’interesse ci sia, le tecnologie elettriche e ibride plug-in non hanno ancora raggiunto una diffusione significativa nel mercato dell’usato.

La quota di mercato delle diverse alimentazioni evidenzia una trasformazione in atto, ma anche la persistente preferenza verso motorizzazioni tradizionali, mentre la strada per l’adozione di soluzioni più ecologiche sembra ancora lunga.

Crescita delle motorizzazioni alternative

Crescita delle motorizzazioni alternative nel mercato delle auto usate

Nel contesto attuale del mercato delle auto usate in Italia, le motorizzazioni alternative stanno emergendo gradualmente, sebbene il loro impatto resti ancora limitato rispetto alle tecnologie più tradizionali. Le vetture ibride, in particolare, stanno guadagnando slancio significativo, raggiungendo l’8,1% della quota di mercato nel mese di settembre 2024 e il 7,5% nei primi nove mesi dell’anno. Questa crescita è emblematicamente rappresentativa di una mutazione delle preferenze dei consumatori, i quali cominciano a considerare con maggiore serietà le opzioni ecologiche.

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Le motorizzazioni ibride offrono un compromesso interessante per coloro che desiderano contribuire a una mobilità più sostenibile senza rinunciare completamente al comfort e alle prestazioni dei motori tradizionali. L’adozione crescente di queste tecnologie è segno di una sensibilità crescente nei confronti delle tematiche ambientali, nonché della disponibilità dei consumatori a esplorare nuove soluzioni. Per altro versante, le alimentazioni GPL, sebbene in minoranza sul mercato, si attestano al 4,9%, confermando un interesse verso motivazioni economiche e pratiche, collegate a un carburante meno costoso rispetto ai tradizionali combustibili fossili.

Seppur il metano continui a essere meno competitivo, fermandosi al 2,2%, è comunque rappresentativo di un settore di nicchia, scelto da un numero limitato di automobilisti sensibili ai costi di gestione. Le auto elettriche pure (BEV) e quelle ibride plug-in, pur essendo ancora marginali con quote rispettivamente dello 0,9% e dell’1%, evidenziano la necessità di sviluppi infrastrutturali e incentivazioni per promuoverne l’adozione. Questo dato riporta alla luce una sfida cruciale: affinché queste tecnologie diventino parte integrante del mercato delle auto usate, è essenziale un potenziamento della rete di ricarica e maggiore informazione sui vantaggi economici e ambientali che offrono.

Anche se le motorizzazioni alternative stanno iniziando a consolidare la loro posizione, il cammino verso una vera e propria predominanza nel settore delle auto usate è ancora in fase embrionale. La crescente attenzione verso temi di sostenibilità suggerisce però che, con il tempo e la giusta spinta da parte dell’industria e delle politiche pubbliche, queste motorizzazioni potrebbero presto ritagliarsi uno spazio sempre più ampio nel mercato.

Trasferimenti di proprietà e stabilità del mercato

Nel mese di settembre 2024, il mercato delle auto usate in Italia ha registrato un leggero incremento nei trasferimenti di proprietà, raggiungendo un totale di 441.187 transazioni. Questo numero segna un aumento rispetto ai 438.339 trasferimenti effettuati nello stesso mese dell’anno precedente, corrispondente a un incremento dello 0,6%. Questo dato, seppur modesto, rappresenta un segnale positivo di stabilità per un settore che ha vissuto momenti di incertezze e sfide nel contesto economico attuale.

È importante notare che questo incremento avviene anche in un periodo di transizione energetica per il settore automotive, dove le aspettative dei consumatori sono in evoluzione e le dinamiche del mercato stanno cambiando. Nonostante le difficoltà legate alla crescente attenzione verso soluzioni ecologiche e alla transizione verso motorizzazioni alternative, la domanda di veicoli usati rimane robusta. La capacità di adattamento del mercato, insieme all’appeal dei prezzi più contenuti rispetto ai veicoli nuovi, continua a fungere da incentivo per i potenziali acquirenti.

I trasferimenti di proprietà, dunque, non solo riflettono le attuali tendenze di acquisto, ma evidenziano anche la funzionalità del mercato dell’usato come risorsa strategica per i consumatori. La contrazione dei prezzi dei veicoli nuovi e le incertezze economiche, unite alla facilità nel reperire auto usate, contribuiscono a rendere questa opzione sempre più allettante. Soprattutto in un contesto in cui il costo dei veicoli elettrici e ibridi è generalmente più elevato, l’usato emerge come un’alternativa valida per chi è in cerca di modalità di mobilità sostenibile.

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Mentre il mercato si prepara ad affrontare le sfide della transizione energetica e delle preferenze di consumo in evoluzione, il leggero aumento dei trasferimenti di proprietà rappresenta un segnale di resilienza, dimostrando che gli automobilisti italiani continuano a trovare nel mercato dell’usato una soluzione praticabile e vantaggiosa, nonostante il panorama in cambiamento. Questo contesto facilita l’incontro tra domanda e offerta, suggerendo che ci sono ancora opportunità significative da esplorare nel mercato delle automobili usate.

Prospettive future per il mercato dell’usato

Le prospettive per il mercato delle auto usate in Italia si delineano in un quadro di continua evoluzione, influenzato da fattori socioeconomici e da un crescente impegno verso la sostenibilità ambientale. Con un panorama che include un calo delle vendite di veicoli diesel e un aumento dell’interesse per motorizzazioni alternative, il settore presenta opportunità per gli attori coinvolti, sia dal lato della domanda che dell’offerta.

Le previsioni suggeriscono che, nel breve termine, il diesel continuerà a mantenere una quota significativa, ma la sua cessione a favore di motorizzazioni più ecologiche è un trend che si intensificherà. I consumatori stanno cominciando a cogliere l’importanza delle scelte sostenibili, e questo si riflette in un incremento delle vendite di auto ibride e a benzina. Le ibride, in particolare, si stanno affermando come una valida alternativa per chi desidera una transizione graduale verso un’automobilità più pulita. Con una quota di mercato in ascesa, le ibride potrebbero emergere come una categoria predominante nei prossimi anni, a patto che vengano implementate politiche chiare e incentivi sufficienti.

Le auto elettriche e le ibride plug-in, pur avendo attualmente una presenza marginale, potrebbero presto beneficiare di un incremento della domanda, grazie all’aumento delle infrastrutture di ricarica e a una crescente sensibilizzazione dei consumatori sui vantaggi economici a lungo termine. Affinché queste tecnologie si integrino con successo nel mercato dell’usato, sarà necessaria una campagna informativa robusta che metta in evidenza il risparmio sui costi di carburante e manutenzione.

In aggiunta, la stabilità economica generale e una possibile riduzione dei costi dei veicoli usati contribuiranno ad alimentare il mercato, rendendolo sempre più attraente per gli acquirenti. L’interesse nei confronti delle auto a combustione continuerebbe a permanere, ma un ripensamento delle politiche fiscali sui veicoli verdi potrebbe spingere molti a considerare una transizione anticipata verso alternative a basse emissioni.

Il mercato delle auto usate si preannuncia come un teatro di cambiamento e opportunità. Le sfide legate alla transizione energetica e all’evoluzione delle preferenze dei consumatori richiedono agli operatori del settore di adattare le proprie strategie, ma al contempo offrono l’occasione di rappresentare innovazioni sostenibili per i prossimi anni.


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