Risparmiare sulle bollette è l’obiettivo di tutti, per poter verificare però se siamo in grado o meno di farlo è necessario tenere i propri consumi sotto controllo, da oggi è possibile farlo grazie ad una App.
Vi sono infatti dei fornitori che permettono di verificare se la propria spesa relativa a gas ed energia é effettivamente in linea con le previsioni fatte oppure no.
Perché un’App per tenere i consumi sotto controllo
Wekiwi, ad esempio, ha informatizzato ogni aspetto della sua fornitura prevedendo infatti che dalla sottoscrizione del contratto, alla stima dei consumi fino alla bolletta, ogni cosa venga effettuata tramite pc, tablet o smartphone; in questo modo l’azienda è in grado di ridurre i propri costi vivi allo stesso tempo rende il consumatore consapevole di quanto le sue azioni incidano sulla spesa relativa alle proprie utenze.
Infatti la sottoscrizione del contratto on-line e l’invio delle fatture telematiche riducono le spese cartacee e postali, oltre che del personale che gli altri fornitori utilizzano per farsi propaganda ed ottenere la sottoscrizione dei contratti tramite porta a porta.
Wekiwi ha inoltre previsto che il consumatore individui, grazie ad un simulatore presente sul proprio portale, quella che potrebbe essere la sua stima dei consumi; tenendo conto comunque che l’importo scelto possa non corrispondere alla realtà, ha inserito una modalità per permettere al cliente di modificare comodamente tale cifra, che chiama “Carica”, ogni volta che sarà necessario accedendo sempre dal portale o tramite App su smartphone.
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È quindi nell’intento del fornitore che grazie alla App il cliente possa tenere monitorato l’andamento dei suoi consumi e di conseguenza intervenire a riguardo, adeguando l’importo della Carica scelta al consumo effettivo e pertanto ottenere uno sconto in bolletta, che il fornitore concede quando non si verifica uno scostamento significativo tra consumo reale e Carica.
Wekiwi è un fornitore al quale sta molto a cuore non solo il proprio risparmio ma anche quello dei suoi clienti, infatti propone un trasferimento del taglio dei costi che fa in azienda direttamente al consumatore che l’aiuta nella riduzione delle spese secondo la modalità prevista.
Gas: ecco come tenere i consumi sotto controllo
Oltre agli sconti ottenibili in bolletta che può eventualmente concedere il fornitore a seconda della sua proposta, risultano parecchio utili anche alcuni accorgimenti per evitare la dispersione inutile dei propri consumi.
È necessario provvedere al controllo annuale della caldaia, solitamente il manutentore invia una comunicazione per ricordare l’importanza della manutenzione periodica che è prevista anche per legge; quello che spesso non viene comunicato con la dovuta cura è che una caldaia in cattivo stato non è in grado di offrire un funzionamento ottimale e che di conseguenza comporta un incremento dei consumi che può arrivare ad una percentuale aggiuntiva addirittura del 30%.
Alcune caldaie sono dotate di una funzione denominata “Benessere” che consente di impostare la temperatura massima raggiungibile per l’acqua calda, questo accorgimento apparentemente banale puoò invece portare a buoni risparmi se si imposta una temperatura massima che non superi di 45°.
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Altro fattore che può generare notevoli sprechi è quello del cambio d’aria nelle diverse stanze: il tempo necessario è di 10 minuti, non ne servono infatti di più per ottenere condizioni igieniche ottimali.
Purtroppo spesso un altro elemento che incide sul riscaldamento è quello degli spifferi provenienti dalle porte e dalle finestre, ovviamente la soluzione migliore sarebbe quella di installare infissi di ultima generazione, cosa che però ha un costo veramente notevole; in alternativa è possibile tamponare tramite l’applicazione di profili adesivi in neoprene o con bordini isolanti in gommapiuma.
Una buona abitudine è quella di mantenere la temperatura degli ambienti costante ed elevata a patto però che non superi i 20°, perché in quel caso comporterebbe una spesa aumentata addirittura del 7-8% anche per un solo grado in più.
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Di contro, è invece una cattiva abitudine quella di posizionare delle coperture sopra ai termosifoni: infatti i copricaloriferi, per quanto esteticamente gradevoli, ostacolano la diffusione del calore, lo stesso discorso vale per i tendaggi pesanti posizionati proprio davanti ai caloriferi che impediscono un’adeguata circolazione del caldo da loro prodotto.
Infine, è importante ricordarsi di eliminare l’aria dei caloriferi periodicamente, l’ideale sarebbe una volta al mese nel corso dell’inverno, in modo da evitare che la presenza dell’aria non consenta all’acqua calda di circolare adeguatamente.
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Sono inoltre disponibili alcune soluzioni particolarmente innovative come ad esempio i quadri a parete riscaldanti che permettono in soli due minuti di riscaldare locali fino a 25 metri quadrati.
Esistono inoltre degli impianti a pannelli radianti che danno la possibilità di ridurre i costi di combustione addirittura della metà utilizzando naturalmente quelli di ultima generazione.
Infine una soluzione molto performante ma altrettanto costosa è quella del riscaldamento a pavimento che grazie all’ingrandimento della superficie riscaldata permette di abbassare la temperatura dell’acqua fino a 30°.
Grazie al riscaldamento a pavimento è possibile mantenere molto più facilmente la temperatura degli ambienti costante ed uniforme e ridurre notevolmente i costi di riscaldamento.
Energia elettrica: consumi sotto controllo grazie a qualche accorgimento
Per quanto riguarda la corrente elettrica é molto importante la scelta degli elettrodomestici, perché quelli inseriti in una classe energetica bassa comportano alla lunga un consumo talmente massiccio da rendere più conveniente l’acquisto del nuovo elettrodomestico in classe energetica elevata.
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Poiché anche l’illuminazione ha la sua incidenza sulla spesa della corrente elettrica, bisogna in primo luogo ricordarsi sempre di spegnere la luce negli ambienti che non vengono temporaneamente utilizzati, anche se questo sembra scontato, da un’indagine risulta che molte persone lasciano la luce accesa dimenticandosi di spegnerla.
Secondariamente le lampadine utilizzate possono fare una grossa differenza: quelle a LED di ultima generazione infatti offrono notevoli vantaggi sia dal punto di vista ambientale che dei consumi: hanno una durata ventennale, non risentono del numero di accensioni né dell’umidità dell’ambiente circostante, si accendono immediatamente e non disperdono energia nella produzione inutile di calore.
Anche spegnere gli elettrodomestici in stand-by, ovvero che sono accesi ma non utilizzati al momento, sebbene immediatamente pronti all’utilizzo, comporta un aumento della spesa dell’energia, che benché non sia particolarmente elevata per ciascun apparecchio, complessivamente sommando tutti quelli presenti all’interno dell’abitazione può portare a diverse decine di euro l’anno di spesa inutile.