Android O: prime applicazioni compatibili con picture in picture
Android O supporterà la modalità picture in picture
La modalità picture in picture, per ora, è una delle più interessanti novità introdotte con Android O. Si tratta di una funzione che permette allo schermo di visualizzare due finestre contemporaneamente. Mentre un canale viene visualizzato a schermo intero, un altro viene posto contemporaneamente in sovraimpressione in un riquadro laterale. Questa funzionalità, ovviamente, non verrà attivata in modo automatico su ogni filmato. Saranno le varie app a dover essere aggiornate per poter introdurre la compatibilità con il picture in picture.
In attesa del lancio di Android O gli sviluppatori dovranno rendere le app compatibili
C’è da dire che mancano ancora diversi mesi al rilascio ufficiale di Android O, quindi gli sviluppatori avranno il tempo di adattare le loro applicazioni. Sembra, però, che Google non voglia attendere a lungo, dunque ha già cominciato a rilasciare versioni aggiornate di YouTube. Da poche ore è disponibile anche un aggiornamento di Google Play Film. Pertanto ora entrambe le applicazioni sono compatibili con il picture in picture presente sulle developer preview di Android O.
Per Android in via di sviluppo la modalità PIP sull’app Play Film
A differenza di YouTube, però, il supporto picture in picture di Play Film è al momento decisamente limitato e sperimentale. L’ultima versione non permette di accedere direttamente a questa funzionalità, la quale dev’essere attivata mediante l’inserimento di un codice nella barra di navigazione.
Oltretutto l’interfaccia dedicata alla gestione dei controlli risulta ancora elementare e confusionaria. Questo indica in modo evidente che si tratta di una fase di test transitoria, mentre si attende l’introduzione della compatibilità completa al picture in picture nel corso dei prossimi aggiornamenti.
Con Project Tremble Android proerà a velocizzare i processi di aggiornamento
Nel frattempo, con Project Treble, Android sta cercando una soluzione per velocizzare i processi di aggiornamento. Con questa novità i produttori di smartphone saranno meno legati alle tempistiche del produttori di SoC. Fino adesso, invece, dovevano rilasciare versioni aggiornate dei driver e dei software di gestione prima che gli OEM potessero iniziare a sviluppare gli aggiornamenti.
Attualmente i costi e le tempistiche di sviluppo di un nuovo aggiornamento sono molto elevati. Con Project Tremble Android punta a ridurre i passaggi e, di conseguenza, i costi.