Achille Lauro e il suo approccio alla musica
Per farmi capire il modo in cui vive il suo lavoro, Achille Lauro utilizza una metafora culinaria: «È come se avessi fondato un ristorante: sono il primo che lo apre e l’ultimo che lo chiude». Questa immagine riflette non solo la dedizione che ha verso la sua arte, ma anche il caos e la frenesia che caratterizzano la sua vita quotidiana. Lauro non si limita a guardare il suo mondo musicale dall’esterno; è immerso in un vero e proprio «tornado di vita» che lo coinvolge completamente.
Oltre al suo ruolo di giudice a X Factor, dove è attivo ogni giovedì in prima serata su Sky e NOW, Lauro è fresco dell’uscita di Amore disperato, il suo ultimo singolo. Inoltre, si prepara a un grande impegno dal vivo con Ragazzi Madre – L’Iliade Il Live, dove si esibirà il 4 ottobre all’Unipol Forum di Milano e il 7 al Palazzo dello Sport di Roma insieme all’amico Boss Doms. La sua frenesia e passione lo rendono uno dei personaggi più dinamici della scena musicale contemporanea.
Lauro condivide anche una riflessione sull’importanza di questa vita così intensa: «Certo. Sono fortunato perché faccio quello che mi piace. Quantomeno rimarremo giovani». Per lui, la musica non solo rappresenta una professione, ma è anche un modo di mantenere viva l’energia e la giovinezza. E quando si interroga su come la musica possa influenzare il processo di invecchiamento, afferma convinto: «Secondo me sì. Se, come pensa qualcuno, ci consumiamo, almeno ci consumiamo contenti».
La sua vita, caratterizzata da un ritmo incessante, non gli consente, però, di fermarsi mai del tutto. «Quando mi fermo fisicamente, non mi fermo comunque con la testa, che è sempre a mille», spiega Lauro, sottolineando la sua continua ricerca di creatività e ispirazione.
L’esperienza come giudice di X Factor
Achille Lauro racconta con entusiasmo la sua esperienza a X Factor, un’avventura che inizialmente pensava sarebbe stata complessa, ma che si è rivelata sorprendentemente gratificante. Quando si è trattato di entrare nel mondo del talent show, è stato accolto come in un ambiente familiare: «Mi avevano detto che sarebbe stata dura, ma fin dalla primissima volta che siamo entrati e abbiamo capito come muoverci è stato come andare in vacanza».
La sua affinità con l’ambiente è accentuata dalla presenza di amici, un aspetto che rende la sua esperienza ancora più piacevole. «Sto con dei miei amici, parliamo di musica: è tutto ciò che potrei chiedere», confida, manifestando la gioia di poter condividere momenti di creatività con chi per lui è importante. Lauro non si limita a essere un giudice, ma ricopre anche un ruolo di produttore discografico, offrendo consigli ai giovani che aspirano a intraprendere una carriera musicale.
Richiamando il suo passato, Lauro rivela che X Factor non è stata una proposta inattesa, ma era rimasta sullo sfondo mentre lui era concentrato sulla musica: «Qualche propostina forse c’è stata, ma al tempo eravamo molto molto concentrati sulla musica». L’opportunità attuale è quindi vista come il giusto momento per intraprendere questa nuova avventura quando ha finalmente potuto prendere “la palla al balzo”.
Quando si tratta di autovalutarsi come giudice, Lauro esprime una certa riservatezza rispetto al termine, sostenendo che la crescita è un processo continuo. «Non mi piace quella parola, perché, alla fine, continuiamo sempre a crescere», dice, enfatizzando il suo desiderio di essere visto principalmente come un consigliere più che come un semplice giudice. Questo approccio riflette la sua filosofia di vita: ogni esperienza, compresi gli errori, è parte fondamentale del percorso di ognuno.
Riflessioni sulla crescita personale e artistica
Achille Lauro affronta la sua crescita personale e artistica con una visione maturata nel tempo. Crede fermamente che ogni individuo debba seguirne il proprio percorso unico, e per lui, la chiave del successo risiede nell’autenticità. «Il consiglio che ho dato più spesso? Trovare la propria identità, scrivere tanto, anche una canzone al giorno…» racconta, suggerendo di esplorare continuamente se stessi attraverso l’arte. Lauro è convinto che, solo così, si possano scoprire nuove sfaccettature di sé.
Riflettendo sul suo cammino, egli riconosce che il successo non deriva solo dalle vittorie, ma anche dagli errori: «Sono addestrato a gestirli, così come le critiche». Questo viaggio, costellato di successi e fallimenti, è ciò che lo ha plasmato come artista e come persona. La sua determinazione è palpabile: affronta ogni contrattempo con la consapevolezza che ogni errore è un’opportunità di apprendimento.
In merito alla maturità di pensiero, Lauro osserva: «Mi reputo uno che ha fatto tante vite e che ha visto tantissime facce della medaglia del mondo». Questa esperienza personale contribuisce a una visione della musica e dell’arte in generale come un linguaggio universale di connessione e comprensione. È sotto questa luce che Lauro si confronta con la musica contemporanea, un panorama in continua evoluzione che stimola la sua creatività.
La sua mente è aperta a nuove idee e a differenti punti di vista, elemento che arricchisce la sua crescita artistica. «Quando mi fermo, cerco di dedicarmi a chi riesco a vedere poco», ammette, rivelando un anelito di connessione autentica anche al di fuori dell’industria musicale. Questa continua ricerca di confronto e interazione umana si riflette nel suo approccio alla musica e alla vita, rendendolo un artista sempre in evoluzione, pronto a lasciarsi ispirare da ciò che lo circonda.
Il significato degli errori nella carriera
Achille Lauro considera gli errori parte integrante del proprio percorso artistico e personale. «Non mi fraintenda, non dico che non soffra per gli errori o che, comunque, non ci rimanga male», afferma, sottolineando che, mentre si impegna a far funzionare ogni progetto, accetta il fatto che ci possano essere dei fallimenti. Per lui, la chiave è la resilienza: «Se anche non andrà, pazienza. Il giorno dopo ricominceremo daccapo».
Questa mentalità gli permette di affrontare le sfide senza farsi abbattere. Lauro vede gli errori come opportunità per imparare e crescere, distaccandosi dalle aspettative si è creato un percorso unico, sempre aperto a nuove possibilità. «Contemplo tutto come parte del percorso: questa è la mia grande filosofia», spiega, riflettendo sul suo approccio pragmatico e ottimista. Ogni verso che scrive, ogni nota che compone, è il risultato di tentativi e sperimentazioni, e ciò che conta di più è il processo di imparare da ogni esperienza.
Inoltre, Lauro ammette di essere in grado di gestire le critiche, un aspetto cruciale della sua vita professionale: «Sono addestrato a gestirli». La sua determinazione e la capacità di accettare i propri difetti lo spingono a volere sempre di più da sé stesso e dal suo lavoro. Dopo tutte le esperienze accumulate, Lauro vive questa fase della sua carriera con un occhio sempre vigile verso il miglioramento, ed è consapevole che senza disagio, senza errori, non ci sarebbe crescita.
Riflettendo sul significato degli sbagli, lui racchiude la sua filosofia di vita in una semplice ma profonda visione: gli errori non sono indicatori di fallimento, ma piuttosto tappe necessarie nella continua evoluzione di un artista. «Essere sempre a duemila è la mia benedizione e maledizione insieme», conclude Lauro, evidenziando come la sua incessante voglia di migliorarsi continui a ispirarlo a spingersi oltre, verso nuovi orizzonti creativi.
La musica contemporanea e la sua evoluzione
Quando si parla della musica contemporanea, Achille Lauro osserva un panorama ricco di contrasti e opportunità, esprimendo una valutazione critica ma anche positiva. «Da una parte, per via della fast music, è poco sana, perché sembra che alcuni la facciano solo per diventare famosi», afferma, evidenziando la pressione che alcuni artisti avvertono nell’industria musicale attuale. Per Lauro, la musica non deve essere ridotta a un semplice strumento di notorietà; deve piuttosto essere un’espressione autentica dell’identità di chi la crea.
Tuttavia, Lauro non si limita a una visione pessimistica. «Dall’altra, però, vedo una grande onda di cambiamento piena di sprazzi di genio tra i giovani», prosegue, segnalando l’emergere di artisti che, nonostante le sfide, riescono a innovare e a portare freschezza nel panorama musicale. Il fermento creativo di questa nuova generazione è per lui fonte di speranza e ispirazione, un segno che la musica continua a evolversi e a disegnare nuove traiettorie.
Riflettendo sulle trasformazioni recenti, Lauro cita la trap e l’evoluzione di eventi tradizionali come Sanremo: «Veniamo da sette anni dormienti che la trap, qualche novità dall’America e il profondo cambiamento di Sanremo hanno rivitalizzato». Questi elementi, insieme, hanno contribuito a risvegliare un interesse rinnovato per la musica, in particolare tra i giovani, invitandoli a esplorare la propria unicità. «La cosa importante è che i ragazzi restino sé stessi e non copino nessuno», sottolinea, consigliando ai nuovi artisti di non replicare modelli altrui, ma di cercare di affermare la propria voce.
A giudicare dagli sviluppi attuali, Lauro ritiene che l’autenticità rimanga la chiave per avere successo nel mondo della musica. «Il discorso vale anche per noi artisti: è l’identità quello che ti fa notare e ti differenzia», conclude, suggerendo che mantenere un senso di sé è fondamentale in un settore che può facilmente smarrire la propria direzione a causa delle pressioni commerciali e delle tendenze fugaci. Questa mentalità permette di navigare con successo l’evoluzione della musica contemporanea, ponendo al centro l’importanza dell’espressione personale sopra ogni altra cosa.