WOPART 2022 – Works On Paper Fair – lugano
WopArt, la fiera dedicata alle opere d’arte su carta, torna per la settima edizione, al Centro Esposizioni di Lugano dal 23 al 25 settembre 2022 con tanti espositori, mostre e performances.
Nel mezzo di una rivoluzione del mercato e dell’arte stessa, WopArt si rinnova e, distante da una visione fieristica vetusta, apre un dibattito sul contemporaneo in senso stretto. In particolare, ponendosi la domanda sul senso e le differenze tra la carta e il digitale. Mentre la produzione artistica storica è stata infatti realizzata per larga parte anche su carta -che oggi rappresenta il miglior segmento e la migliore opportunità sul fronte qualità/prezzo per iniziare o estendere la propria collezione- il digitale sarà probabilmente destinato in futuro a veicolare la contemporaneità.
Le oltre 50 gallerie e fondazioni presenti, provenienti da 7 Paesi, offrono ai visitatori la possibilità di vedere, e acquistare, opere d’arte sia contemporanee (a partire da 300 euro per gli artisti emergenti) che storiche (a partire da ca. 2.000 euro), come la china “Il Go” di Emilio Isgrò (1972, 155×37,5 cm) presentato da Stefano Orler (Venezia), il “Senza titolo” di Robert Rauschenberg, (1974, tecnica mista su carta, 93×59,5 cm) esposto da Galleria Immaginaria (Firenze) o Grazia Varisco presente con “Extrapagina” (1977-2011, 26×37 cm) da Cortesi Gallery (Lugano-Milano).
Tra gli espositori si segnalano ancora, tra gli altri: Farsetti (Milano), Mazzoli (Modena-Berlino), HProject (Venezia-Dubai), Migrant Gallery (Berlino-Pechino), Mojdeh Art Gallery (Teheran), Iris Contemporary Space (Teheran).
Il titolo di questa edizione: “Others. The Paper and Its Mirror, Nft!” (in italiano: “Gli altri. La carta e il suo specchio, Nft!”) pone domande cruciali sulla differenza tra la materia e il cloud, ma anche alludendo al tema dell’inclusione: «In questa edizione di WopArt vogliamo introdurre il concetto di inclusione, non disgiunto da quello di sostenibilità. Inclusione e sostenibilità sono, anche, capacità di fissare e portare a rappresentazione una relazione complessa e in questo modo, cristallizzare in un evento il rapporto tra la persona e la multiforme realtà che la circonda», spiega Robert Phillips, direttore culturale di WopArt, forte della sua esperienza al Mo.MA di New York e alla Fondazione Tetis di Venezia, oltre che curatore di mostre ed esposizioni in tutto il mondo.
Da sempre splendida cornice della fiera, anche tutta la città di Lugano accompagna l’evento fieristico con installazioni di arte contemporanea, nella settimana dal 19 al 25 settembre.
E sempre nel solco dello stretto dialogo con la città, si innesta anche la scelta di WopArt di illuminare il rapporto tra opere su carta o in video. Nel frattempo Lugano si appresta infatti a candidarsi a capitale mondiale delle blockchain.
Non manca infine una programmazione di carattere espositivo e curatoriale: diverse sono le mostre tematiche presentate in fiera.
All’ingresso è collocata la personale di Valentina Picozzi, giovane artista diventata negli ultimi anni una piccola star dell’arte digitale, nonché autrice dell’immagine scelta dal Comune di Lugano per lanciare la campagna di “Capitale delle blockchain”.
Luca Maria Gambardella, scienziato che si occupa di Intelligenza Artificiale, è invece l’autore della mostra “Am I Human?” di oltre cento metri quadri, diffusa tra gli stand, dedicata al concetto di interazione tra uomo e macchina durante la quale saranno prodotti in tempo reale dei ritratti su carta dei visitatori.
Nell’area Talk saranno esposte delle opere, realizzate con la carta, di Paola Greggio, sorella di Ezio Greggio.
Una quarta esposizione è allestita nella Vip Lounge sponsorizzata come sempre da Eberhard/Mersmann, primo celebre brand nell’orologeria e secondo principale retail di alta orologeria a Lugano, e una quinta esposizione è presentata a cura di BNP Paribas e della sua Fondazione culturale.
Nello spazio della Fondazione Hesse è prevista invece una performance dedicata al celebre romanzo “Siddharta” scritto da Hermann Hesse nel 1922.
Prosegue inoltre la collaborazione con il MUSEC dopo il successo dell’edizione 2021. Quest’anno, è allestita una selezione di disegni di bambini della Papua Nuova Guinea, raccolti sul campo all’inizio degli anni Cinquanta dall’artista Dadi Wirz. I disegni fanno parte dell’esposizione temporanea “L’infanzia del segno” dedicata alla creatività infantile attualmente in corso al MUSEC.
Di particolare suggestione, lo spazio Gaze Off, di 240 metri quadri ideato e gestito da Franco Marinotti e Guido Tognola.
Infine, una serie di “Conversations” si terranno nell’area Talk della Fiera.
Con un trend di vendite destinato ad ampliarsi rispetto all’anno scorso, dove già i volumi di venduto erano cresciuti esponenzialmente rispetto agli anni precedenti, in WopArt sarà possibile portarsi a casa l’opera fisica o digitale di artisti emergenti a partire da 300 euro sino a 30 mila, mentre i lavori di Maestri storici del Novecento e Old Master (ovviamente solo su carta) verranno offerti a cifre che partono da 2 mila euro.
Oggi il mercato delle opere d’arte su carta rappresenta il migliore gate di entrata nel mondo dell’arte e del collezionismo.