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WhatsApp: come proteggere il tuo account dal messaggio che ne consente il furto

  • Redazione Assodigitale
  • 25 Dicembre 2025

come proteggersi dalla truffa su WhatsApp

WhatsApp resta il canale prediletto per la comunicazione quotidiana, ma la sua diffusione lo rende anche un bersaglio primario per frodi mirate. Questo testo spiega in modo concreto e operativo le contromisure immediate e strutturate per ridurre il rischio di perdere l’account: impostazioni da attivare, comportamenti da adottare nella ricezione di messaggi sospetti, verifica dell’identità di chi contatta e pratiche di sicurezza per proteggere numeri e backup. Le indicazioni sono pratiche, ripetibili e pensate per utenti con qualsiasi livello di competenza tecnica.

 

Indice dei Contenuti:
  • come proteggersi dalla truffa su WhatsApp
  • FAQ
  • come funziona l’inganno del codice OTP
  • FAQ
  • segnali che indicano un tentativo di takeover
  • FAQ
  • cosa fare se hanno già preso il tuo account
  • FAQ

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La prima barriera da attivare è la verifica in due passaggi. Accedete a Impostazioni > Account > Verifica in due passaggi e impostate un PIN di almeno sei cifre diverso dal codice OTP. Questo PIN non vi verrà mai richiesto da terzi legittimi e ostacola l’uso dell’SMS di autenticazione da parte di malintenzionati. Abilitate inoltre la ricezione via email per il ripristino del PIN: serve come rete di sicurezza se lo dimenticate.

Limitate le informazioni esposte. Non condividete il codice OTP con nessuno, anche se chi lo richiede si spaccia per un servizio ufficiale. Non pubblicate a prima vista screenshot di chat con informazioni sensibili o backup su cloud non cifrati. Nelle impostazioni di privacy di WhatsApp regolate chi può vedere “Ultimo accesso”, foto profilo e info: impostatele su “I miei contatti” o “Nessuno” per ridurre la superficie d’attacco.

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Controllate regolarmente dispositivi collegati. Aprite Impostazioni > Dispositivi collegati e terminate tutte le sessioni sconosciute: ogni accesso non riconosciuto va disconnesso immediatamente. Attivate l’autenticazione biometrica o il blocco app se il dispositivo lo supporta, così l’accesso a WhatsApp richiederà impronta o volto oltre al PIN del telefono.

Mantenete il sistema operativo e l’app aggiornati: molte compromissioni sfruttano vulnerabilità note. Installate aggiornamenti ufficiali solo da store ufficiali e non eseguite APK scaricati da fonti non verificate. Usate una soluzione antivirus reputata sui dispositivi Android e attivate i controlli per le app installate da origini sconosciute.

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Adottate un comportamento prudente con i messaggi inaspettati: non cliccare link sospetti, non inserire credenziali su pagine raggiunte da link ricevuti via chat e non rispondere a richieste di invio codice. In caso di dubbio, chiamate direttamente la persona o il servizio che avrebbe inviato il messaggio, utilizzando numeri o canali ufficiali reperibili altrove.

Infine, proteggete i backup: su iCloud e Google Drive attivate la crittografia end-to-end dei backup quando disponibile, o tenete backup locali cifrati. Cambiate password e PIN di account e-mail associati al numero WhatsApp, perché il recupero dell’account passa spesso da lì. Conservate in un luogo sicuro i codici di recupero e aggiornate periodicamente le credenziali.

FAQ

  • Come si attiva la verifica in due passaggi? — Vai in Impostazioni > Account > Verifica in due passaggi e segui le istruzioni per impostare un PIN e un’email di recupero.
  • Devo condividere il codice OTP se mi chiamano dall’assistenza? — No. Nessun servizio legittimo chiederà mai il codice OTP ricevuto via SMS.
  • Come riconosco un link pericoloso in chat? — Verifica il dominio, evita link abbreviati e non inserire credenziali su pagine raggiunte tramite chat non verificate.
  • Cosa controllare nei dispositivi collegati? — Controlla la lista in Impostazioni > Dispositivi collegati e termina le sessioni che non riconosci.
  • È utile cambiare il numero associato all’account? — Può essere una misura estrema: utile se il numero è compromesso o viene usato in attacchi ripetuti.
  • Come proteggere i backup? — Attiva la crittografia end-to-end dei backup o conserva backup locali cifrati e proteggi l’account email collegato.
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come funziona l’inganno del codice OTP

WhatsApp utilizza un codice OTP per autenticare l’accesso a un account: questo codice temporaneo è la chiave che autorizza la registrazione di un numero su un nuovo dispositivo. I truffatori sfruttano l’urgenza e la scarsa consapevolezza degli utenti per sottrarre questa chiave, sollecitando la vittima a inviarla con pretesti credibili (errore di invio, verifica urgente, offerta limitata). Il risultato è la perdita del controllo sull’account e l’uso improprio del profilo per perpetrare ulteriori truffe o richiedere denaro ai contatti.

I criminali mettono in atto un meccanismo semplice ma efficace: iniziano l’accesso a WhatsApp con il numero della vittima, generando automaticamente l’OTP inviato tramite SMS. Contemporaneamente contattano la vittima fingendosi contatti fidati o servizi ufficiali, richiedendo il codice per “confermare” o “risolvere” un problema. Quando la vittima comunica il codice, il truffatore lo inserisce e completa la registrazione sull’altro dispositivo, prendendo possesso dell’account in pochi secondi.

La psicologia dell’inganno gioca un ruolo cruciale: i messaggi sono studiati per suscitare fretta, imbarazzo o paura, inducendo una reazione istintiva. Spesso il testo contiene richieste dirette e semplici, come “hai ricevuto questo codice per errore? Inviamelo”, oppure si presentano come comunicazioni di servizi conosciuti. Alcuni attori usano account compromessi di persone reali per aumentare la credibilità delle richieste, rendendo difficile distinguere il falso dal vero.

Tecnicamente l’OTP è valido per un intervallo limitato, quindi l’azione del truffatore è sincronizzata con l’invio del messaggio alla vittima: l’SMS arriva e viene subito richiesto. Questo vincola l’utente a una decisione rapida e con scarso margine per verifiche. Inoltre, in assenza della verifica in due passaggi attivata sull’account, non esistono ulteriori barriere che impediscano la registrazione su un nuovo dispositivo, facilitando il takeover completo.

Alcune varianti includono la ricezione di SMS automatici da numeri esterni o messaggi che simulano l’interfaccia di WhatsApp per indurre l’utente a inserire il codice su siti di phishing. Altri schemi prevedono la seduzione della vittima con promesse di servizi o guadagni: una volta ottenuto il codice, l’account diventa uno strumento per diffondere link malevoli o chiedere denaro ai contatti fidati. La rapidità dell’attacco e la fiducia nelle relazioni personali sono gli elementi che rendono questa truffa particolarmente efficace.

FAQ

  • Che cos’è l’OTP e perché è pericoloso concesso a terzi? — L’OTP è un codice temporaneo che serve per autenticare l’accesso; consegnarlo a terzi permette loro di registrare il tuo numero su un nuovo dispositivo e prendere il controllo dell’account.
  • Perché i truffatori richiedono il codice subito? — L’OTP è valido per un periodo breve; la richiesta immediata riduce le possibilità che la vittima verifichi l’autenticità della comunicazione.
  • Come rendono credibili le loro richieste? — Usano pretesti urgenti, account compromessi di contatti reali o comunicazioni che imitano servizi ufficiali per abbassare la guardia della vittima.
  • La verifica in due passaggi impedisce l’uso dell’OTP da parte dei truffatori? — Sì: il PIN aggiuntivo richiesto da WhatsApp impedisce che il solo SMS consenta il recupero completo dell’account.
  • Possono ottenere l’OTP tramite phishing esterno? — Sì: pagine o moduli che replicano l’interfaccia di WhatsApp possono indurre a inserire l’OTP su siti controllati dai truffatori.
  • Cosa segnala che il messaggio che chiede l’OTP è una truffa? — Linguaggio che genera urgenza, richieste di invio del codice, mittente non verificato o comunicazioni da contatti che non avrebbero motivo di chiedere un codice sono segnali di allarme.
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segnali che indicano un tentativo di takeover

Riconoscere i segnali di un tentativo di takeover è cruciale per intervenire tempestivamente e limitare il danno. Qui sono elencati indicatori concreti, osservabili sia dal punto di vista tecnico che comportamentale, che segnalano un’attività sospetta sull’account WhatsApp: notifiche anomale, richieste inusuali da contatti, messaggi che richiedono l’invio immediato di codici, accessi non riconosciuti e cambiamenti nelle impostazioni. Comprendere questi segnali consente di reagire prima che il profilo venga completamente compromesso.

Ricezione di SMS o notifiche di accesso non richiesti: se arrivate messaggi contenenti un codice di verifica che non avete richiesto, è probabile che qualcuno stia tentando di registrare il vostro numero su un altro dispositivo. Non rispondete né inoltrate il codice a nessuno; considerate subito la possibilità di un takeover e verificate i dispositivi collegati nelle impostazioni.

Messaggi dai vostri contatti che sembrano strani o insistenti: account compromessi spesso inviano richieste credibili per ottenere il codice OTP dai vostri contatti. Se un amico o un familiare vi chiede con urgenza il codice ricevuto da WhatsApp, contattatelo con un altro mezzo per confermare l’identità prima di rispondere. Diffidate di richieste che generano pressione emotiva o senso di imbarazzo.

Accessi o sessioni sconosciute nella sezione “Dispositivi collegati”: un segnale tecnico inequivocabile è la presenza di sessioni aperte su browser o device che non riconoscete. Controllate regolarmente questa lista e terminate immediatamente qualsiasi sessione sospetta; cambiate il PIN della verifica in due passaggi e la password dell’account email associato.

Modifiche improvvise nelle impostazioni del profilo: se notate cambi di foto profilo, nome o info che non avete effettuato, o se non riuscite più ad accedere, può essere indice che l’account è già in mano a terzi. In questi casi agite subito: avvisate i contatti, segnalate l’account a WhatsApp e avviate le procedure di recupero previste dall’app.

Comportamenti insoliti nell’invio di messaggi: messaggi automatici, link sospetti o richieste di denaro inoltrate dal vostro account sono segnali che qualcuno sta usando il profilo per frodi. Se i vostri contatti ricevono comunicazioni anomale a vostro nome, informateli tramite canali alternativi e bloccate temporaneamente l’account se possibile.

FAQ

  • Come capisco se qualcuno sta cercando di registrare il mio numero? — Ricezione di un OTP non richiesto e notifiche di nuovi accessi sono segnali chiave: non condividere il codice e verifica la lista dei dispositivi collegati.
  • Cosa fare se un contatto mi chiede il codice OTP per telefono o chat? — Non fornire mai il codice; contatta direttamente la persona con un altro mezzo per confermare la richiesta.
  • Come verifico dispositivi sconosciuti collegati al mio account? — Vai in Impostazioni > Dispositivi collegati e termina ogni sessione che non riconosci immediatamente.
  • Il cambiamento della foto profilo è un segnale di takeover? — Sì: modifiche non autorizzate al profilo possono indicare che qualcun altro ha accesso all’account.
  • Devo avvisare i miei contatti se sospetto un takeover? — Sì: avvertirli tramite canali alternativi riduce il rischio che cadano vittima di messaggi o richieste fraudolente inviati dal tuo account.
  • Qual è la reazione immediata più efficace se ricevo un OTP non richiesto? — Non condividere il codice, disconnetti sessioni sospette, attiva la verifica in due passaggi e cambia le credenziali dell’email associata.

cosa fare se hanno già preso il tuo account

Se il vostro account WhatsApp è già stato preso, la reazione deve essere rapida, metodica e orientata al recupero del controllo, limitando al contempo i danni ai vostri contatti. Le azioni illustrate qui sotto sono operative e sequenziali: eseguitele senza esitazione per ridurre le possibilità che i malintenzionati sfruttino il profilo per truffe o per traffico di dati.

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Appena vi accorgete della perdita di accesso, tentate il ripristino immediato del vostro account inserendo il numero nella procedura di registrazione di WhatsApp. Se ricevete un SMS con codice, non fornitelo a nessuno: inseritelo direttamente sull’app per tentare il recupero. Se l’accesso è bloccato perché i truffatori hanno attivato la verifica in due passaggi, procedete con la richiesta di assistenza a WhatsApp usando la funzione di assistenza in fase di login o scrivendo a support@whatsapp.com dal vostro indirizzo email associato.

Segnalate l’accaduto ai vostri contatti tramite canali alternativi (SMS, telefonata, email): informate che l’account è stato compromesso e chiedete di non rispondere a richieste di denaro o codici provenienti dal vostro profilo. Questo passaggio riduce l’impatto delle truffe veicolate dal vostro account e protegge la rete di contatti dalla diffusione del danno.

Terminate tutte le sessioni attive su dispositivi collegati non appena riacquisite l’accesso: Impostazioni > Dispositivi collegati > Esci da tutte le sessioni. Cambiate immediatamente il PIN della verifica in due passaggi e la password dell’account email associato al numero, poiché l’email è spesso il vettore per il recupero dell’account. Se possibile, attivate l’autenticazione a più fattori sull’email stessa.

Se il recupero tramite app non è possibile, presentate una richiesta formale a WhatsApp: inviate una email dettagliata a support@whatsapp.com includendo il vostro numero completo in formato internazionale (es. +39…), una descrizione dell’accaduto, screenshot delle eventuali notifiche ricevute e la richiesta di disattivare temporaneamente l’account per impedire un uso fraudolento. Nelle risposte fornite seguite scrupolosamente le istruzioni del supporto ufficiale.

In parallelo, verificate dispositivi e account correlati: eseguite una scansione completa con un software anti-malware sui vostri dispositivi e cambiate le credenziali di servizi collegati (posta elettronica, cloud, social). Informate la vostra banca se dal profilo compromesso è stata inviata richiesta di denaro; raccogliete prove (screenshot, date, orari) per facilitare eventuali denunce alle autorità competenti.

Infine, se il profilo è usato per truffe verso terzi, depositate una segnalazione alla polizia postale indicando tutti i dettagli utili e consegnando le prove raccolte. Richiedete anche la segnalazione di abuso a WhatsApp per accelerare il blocco dell’account malevolo: queste misure non solo aiutano a recuperare il proprio profilo, ma contribuiscono a bloccare il sistema criminale che sfrutta account rubati.

FAQ

  • Cosa fare immediatamente se non riesco più ad accedere al mio account? — Provate a registrarvi nuovamente sul vostro numero; se non funziona, contattate support@whatsapp.com e segnalate l’account come compromesso.
  • Devo avvisare i miei contatti se l’account è stato violato? — Sì: informateli tramite altri canali per evitare che cadano vittima di richieste di denaro o link malevoli provenienti dal vostro profilo.
  • Come posso impedire che i truffatori continuino a usare il mio account? — Chiedete a WhatsApp la disattivazione temporanea dell’account, terminate le sessioni attive e cambiate password e PIN associati.
  • È necessario rivolgersi alla polizia postale? — Sì, se il vostro account è stato usato per truffe o se avete subito danni economici: depositate una denuncia con tutte le prove raccolte.
  • Cosa modificare dopo il recupero dell’account? — Cambiate il PIN della verifica in due passaggi, la password dell’email collegata, terminate dispositivi sospetti e abilitate ulteriori misure di sicurezza come il blocco biometrico.
  • Come ridurre il rischio che l’account venga rubato di nuovo? — Mantenete aggiornati app e OS, non condividete mai l’OTP, attivate la verifica in due passaggi e limitate le informazioni visibili nel profilo.
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