Programma del 30 agosto
Il 30 agosto si svolgeranno momenti indimenticabili alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, un evento che riunisce appassionati di cinema da tutto il mondo. Questa giornata sarà caratterizzata da una varietà di film di grande impatto, pronti a emozionare e far riflettere il pubblico.
Uno dei punti salienti della giornata sarà certamente l’anteprima di una pellicola che ha già suscitato grande attesa: BABYGIRL, dove Nicole Kidman torna a incantare il pubblico con la sua performance. Alle 19.00, la Sala Grande accoglierà la storia di una potente amministratrice delegata che, in un momento di vulnerabilità, si lascia coinvolgere in una relazione complicata con uno stagista molto più giovane. Questo racconto promette di esplorare temi di audacia, potere e conseguenze, evocando emozioni contrastanti.
Subito dopo, alle 21.30, sarà la volta di TROIS AMIES, un dramedy che dipinge le complesse dinamiche tra tre amiche. Sullo schermo, vedremo come le loro vite si intrecciano attraverso matrimoni in crisi e segreti, portando ciascuna a riflettere sulle proprie scelte. Questo film offre spunti di riflessione su amicizia e tradimento, aspetti che toccano profondamente le esperienze quotidiane di molte persone.
Per coloro che amano i documentari, non si può perdere ONE TO ONE: JOHN & YOKO, che sarà proiettato all’ora di pranzo alle 13.50. Questo film offre uno sguardo intimo nel mondo di John Lennon e Yoko Ono, esplorando il loro impatto culturale e musicale. Un vero tuffo nella storia, arricchito da immagini emozionanti e storie personali che illuminano relazioni e rivoluzioni artistiche.
Un’altra proposta intrigante sarà il thriller CLOUD, previsto per la mezzanotte, che ci narra la storia di Ryosuke Yoshii e i suoi sforzi per affermarsi nel mondo del commercio online. Tuttavia, dietro il velo del successo, inizieranno a manifestarsi eventi inquietanti che segneranno un cambio di rotta drammatico nella sua vita. Le atmosfere tensive di questo film saranno perfette per chi ama le trame ricche di suspense.
Inoltre, la giornata avrà l’onore di presentare DICIANNOVE, l’opera prima di Giovanni Tortorici, che si svolgerà nella Sala Darsena alle 14. Questo film seguirà la vita di Leonardo, un giovane che affronta indecisioni e inquietudini mentre cerca di definire il suo percorso. È una storia che risuona con tanti adolescenti e giovani adulti, navigando le acque tumultuose della crescita e della scelta.
Infine, i fan del cinema non possono perdere la biografia di Carlo Mazzacurati, che esplorerà la vita e l’opera di questo regista amato. Proiettato in Sala Corinto alle 17, questo documentario ci porterà a scoprire la poetica e la versatilità di un grande narratore che ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema italiano.
Con eventi così variati e appassionanti, il 30 agosto si preannuncia come una giornata straordinaria al Lido di Venezia, capace di abbracciare emozioni, storie e riflessioni che accompagneranno il pubblico in un viaggio cinematografico unico.
Nicole Kidman e il film BABYGIRL
Nicole Kidman torna a Venezia con una performance che promette di rimanere impressa nella memoria di tutti. In BABYGIRL, diretto da Halina Reijn, interpreta un’amministratrice delegata carismatica e ambiziosa, la cui vita professionale e personale viene messa a dura prova. La sua interpretazione affascinante di una donna potente che si trova ad affrontare le conseguenze di una tumultuosa relazione con uno stagista molto più giovane è destinata a far riflettere.
La pellicola si addentra nei complessi intrecci dell’amore e del potere, rivelando vulnerabilità nascosta dietro una facciata di successo. I sentimenti di frustrazione, desiderio e ambizione si mescolano mentre il personaggio di Kidman naviga tra la propria carriera e il turbolento legame che decide di intraprendere. Questa storia audace esplora come le scelte personali possano influenzare e talvolta mettere in pericolo ciò che abbiamo costruito con fatica.
La regista Halina Reijn, nota per il suo approccio innovativo nella narrazione, riesce a creare un ambiente in cui la tensione tra i ruoli professionali e le relazioni intime è palpabile. La bravura di Kidman nel ritrarre una donna tanto forte quanto vulnerabile è legata a una sceneggiatura che invita il pubblico a considerare le sfide che milioni di donne affrontano nel bilanciare ambizioni e relazioni.
Durante la proiezione, vale la pena aspettarsi emozioni forti e momenti di grande intensità. Gli spettatori possono trovare in questo film un riflesso delle proprie esperienze, con la possibilità di identificarsi con i dilemmi morali e i conflitti interiori che emergono. Vivere o meno una vita convenzionale, affrontare le aspettative sociali e le conseguenze delle proprie azioni sono temi che risuonano profondamente nella società contemporanea.
La Mostra del Cinema di Venezia rappresenta uno spazio unico in cui storie di questo calibro possono emergere, dando voce a narrazioni che scatenano conversazioni importanti. Con la presenza di Kidman, attesa e venerata in tutto il mondo, si preannuncia un’anteprima indimenticabile. Gli spettatori sono invitati a unirsi a questo viaggio cinematografico che non solo intrattiene, ma offre anche occasioni di riflessione profonda.
A tutti coloro che sono pronti a lasciarsi coinvolgere da un racconto sincero e provocatorio, BABYGIRL si configura come un evento da non perdere nella straordinaria cornice della Mostra del Cinema di Venezia.
Il dramedy TROIS AMIES
Una nuova emozionante esperienza ci attende con TROIS AMIES, il film che sarà proiettato alla Mostra del Cinema di Venezia alle 21.30. Questo dramedy ci conduce nel complesso universo delle relazioni femminili, mostrando quanto sia intricata e sfaccettata l’amicizia tra donne. Le protagoniste, Joan, Alice e Rebecca, ci invitano a riflettere sulle scelte e i compromessi che caratterizzano le loro vite giorno dopo giorno, tra affetti, crisi e tradimenti.
Joan si trova ad affrontare la realtà di un matrimonio che non soddisfa più le sue aspettative; non è innamorata di Victor, ma si sente intrappolata in una situazione che sembra non avere via d’uscita. Alice invece, apparentemente felice nella sua relazione con Eric, ignora le complicazioni trasparenti che corrispondono alla mancanza di passione. Rebecca, l’amica della quale si fidano entrambe, nasconde un segreto che mette in discussione l’affetto posto nella relazione. La scomparsa di Victor in seguito alla decisione di Joan di lasciarlo è l’evento che scoperchia un vaso di Pandora, rivelando la fragilità e la forza dell’amicizia.
Il film, diretto da Emmanuel Mouret, riesce a trasmettere con grande sensibilità l’intreccio di emozioni che avvolgono i tre personaggi principali, mettendo in luce quanto possa essere difficile affrontare la verità delle proprie scelte e le conseguenze che queste hanno sulle vite altrui. Gli spettatori si troveranno a fare i conti con le realtà che spesso non vogliamo vedere, rispecchiandosi nei dilemmi e nelle sfide che le tre donne devono affrontare.
Utilizzando comedy e dramma, TROIS AMIES riesce a mantenere un tono leggero anche mentre tratta temi seri. Le risate si mescolano a momenti di profonda introspezione, creando un equilibrio che rende la visione del film sia stimolante che piacevole. La forza di una dramedy sta nella sua capacità di farci sentire in sintonia con i personaggi, facendoci vivere le loro gioie e le loro sofferenze come se fossero parte della nostra storia personale.
Questo film non è solo una storia di amicizia; è uno specchio delle difficoltà che molte donne affrontano nella loro vita quotidiana, con una narrazione che incoraggia la vulnerabilità e l’apertura nel condividere segreti e verità scomode. Il messaggio centrale ci invita a prendere consapevolezza dei legami che creiamo e di quanto siano importanti, anche quando sono messi alla prova.
Con una performance convincente da parte di un cast ben selezionato e una sceneggiatura che sfida le convenzioni, TROIS AMIES promette di essere un viaggio immersivo e toccante. Non solo i momenti di ilarità, ma anche le lunghe chiacchierate tra amiche, saranno sicuramente momenti che toccheranno il cuore di molti. Assistere a questo film al Lido di Venezia sarà, senza dubbio, un’eccellente opportunità per esplorare le diverse sfumature dell’amicizia in un contesto cinematografico ricco di emozione e autenticità.
Il documentario ONE TO ONE: JOHN & YOKO
Prepariamoci a un viaggio emozionante e profondo con il documentario ONE TO ONE: JOHN & YOKO, che sarà proiettato alle 13.50. Diretto dal pluripremiato Kevin Macdonald insieme a Sam Rice-Edwards, questo film non solo celebra il talento e l’arte di John Lennon e Yoko Ono, ma ci invita anche a riflettere sulle sfide e le conquiste di una coppia leggendaria che ha segnato un’epoca.
Ambientato nel 1972 a New York, il documentario ci offre uno sguardo intimo sulla vita personale e professionale di Lennon e Ono, svelando il loro universo ricco di creatività, attivismo e amore. Attraverso immagini autentiche e racconti inediti, il pubblico avrà l’opportunità di scoprire come queste due figure iconiche abbiano utilizzato la loro influenza per affrontare questioni sociali e politiche, rendendo il loro legame qualcosa di più grande di un semplice rapporto personale.
Uno dei momenti salienti del film è il concerto di beneficenza One to One, un evento eccezionale che ha visto Lennon esibirsi per la prima volta in un concerto completo dopo il suo ultimo spettacolo con i Beatles nel 1966. Questo concerto, dedicato agli bambini con bisogni speciali, non è solo un’esibizione musicale, ma un atto di solidarietà che sottolinea quanto sia potente l’arte quando unita a una causa nobile. La scelta di Lennon di farsi portavoce dei più deboli ci invita a riflettere su come possiamo anche noi, attraverso le nostre azioni, fare la differenza nel mondo.
Il documentario non si limita a narrare gli eventi, ma offre anche un profondo esame della loro psiche e delle loro emozioni, mostrando come l’arte possa riflettere il dolore, la gioia e l’impegno per il cambiamento. Momenti di vulnerabilità, come le loro ansie e le incertezze, risuonano fortemente nel pubblico, che potrà identificarsi con le loro esperienze e con le esperienze di amore che superano le barriere. Questo è un film che parla a tutti noi, riportandoci ad un tempo in cui il mondo dell’arte e della musica si intrecciava con attivismo e speranza.
Per chi ama la musica, la cultura e la storia, questa proiezione rappresenta un’irresistibile opportunità di scoprire o riscoprire la bellezza e la profondità delle esperienze umane che hanno plasmato le generazioni. I temi di amore, resistenza e autenticità emergono con forza, incoraggiandoci a riflettere sulle nostre passioni e sulle relazioni che costruiamo nel nostro cammino.
Venire alla Mostra del Cinema di Venezia per assistere a ONE TO ONE: JOHN & YOKO non è solo un modo per godere del cinema, ma è anche un invito a esplorare le emozioni che accompagnano il nostro percorso di vita. Un viaggio nella storia è sempre un’occasione per rinnovare il nostro impegno verso il cambiamento e l’evoluzione personale. Attraverso le schermo, saremo testimoni non solo del genio artistico di Lennon e Ono, ma anche di un amore che continua a ispirare, spingendoci a creare un impatto nel nostro piccolo mondo.
Il thriller CLOUD
In un’atmosfera di crescente tensione, il thriller CLOUD di Kurosawa Kiyoshi ci trasporta nel mondo di Ryosuke Yoshii, un giovane che cerca di affermarsi nel frenetico universo del commercio online. In questa storia, che sarà proiettata alla mezzanotte, l’illusione di un successo facile si scontra bruscamente con una realtà inquietante che trasforma la vita di Ryosuke in un incubo.
Inizialmente, Ryosuke si muove con sicurezza nel suo nuovo business, acquistando e rivendendo merci con grande successo. Ma man mano che il denaro e la notorietà cominciano ad affluire, eventi sempre più spiacevoli iniziano a mettere in pericolo non soltanto la sua carriera, ma anche la sua vita personale. La genialità di Kiyoshi sta nel creare una suspense sottile, che costruisce un’atmosfera di paura crescente con ogni scena; i legami che Ryosuke ha costruito, le scelte che fa e i segreti che nasconde iniziano a svelarsi, rivelando le fragilità umane di fronte alla minaccia sconosciuta.
Il film non è solo un thriller tradizionale; è anche una riflessione profonda su temi contemporanei come l’isolamento dell’era digitale, il consumismo e le insidie della vita online. L’ascesa e la caduta di Ryosuke pongono interrogativi sul vero significato del successo e sui sacrifici che siamo disposti a fare per ottenerlo. Molti spettatori potranno identificarsi con lui e capire le pressioni e le ansie che derivano dall’essere sempre connessi in un mondo che chiede sempre di più.
Le immagini scure e claustrofobiche che caratterizzano la pellicola sono accompagnate da una colonna sonora inquietante, che amplifica il senso di angoscia e incertezza. Ogni scena riesce a catapultarci negli stati d’animo di Ryosuke, portandoci a provare la sua vulnerabilità e paura crescente. Kiyoshi, maestro nel creare atmosfere tese, riesce a dimostrare quanto le nostre vite possano essere influenzate da forze esterne che sfuggono al nostro controllo.
Questa proiezione al Lido di Venezia offre anche la possibilità di riflettere sull’equilibrio tra vita professionale e privata, sulle nostre scelte e su come queste possano avere conseguenze inaspettate. La narrazione ricca di colpi di scena invita il pubblico a rimanere sul bordo della sedia, creando un’esperienza di visione avvincente.
Per gli amanti dei thriller psicologici e delle storie che esplorano la psiche umana, CLOUD promette di essere un film che non solo intrattiene, ma suscita anche riflessioni e discussioni significative. La performance di Masaki Suda, nel ruolo di Ryosuke, è destinata a colpire il cuore degli spettatori, facendoli riflettere su quali scelte reali e online stiamo facendo e quali siano le conseguenze delle nostre azioni quotidiane.
Essere testimoni di un’opera così avvincente alla Mostra del Cinema di Venezia è un’opportunità imperdibile per chiunque desideri immergersi in una trama avvolgente che esplora le complessità delle relazioni e la fragilità delle nostre esistenze nel contesto moderno.
L’opera prima DICIANNOVE
Un’esperienza cinematografica toccante ci attende con DICIANNOVE, il film d’esordio di Giovanni Tortorici, che sarà proiettato nella suggestiva Sala Darsena alle 14. Questa pellicola porta sullo schermo la storia di Leonardo, un giovane di 19 anni che si trova a confrontarsi con le complessità della vita e con le inevitabili incertezze che accompagnano il passaggio all’età adulta.
Un tema universale, quello della crescita e dei cambiamenti, sviluppato attraverso il viaggio di Leonardo verso Londra, dove si è trasferito per iniziare gli studi di Business. Tuttavia, il suo percorso non è privo di ostacoli: la nostalgia per la famiglia, i timori riguardo al futuro e le pressioni di un ambiente sconosciuto si sommano a una crescente inquietudine. Leonardo, come tanti ragazzi della sua età, si trova a dover navigare tra le aspettative sociali e i desideri personali, un dilemma che molti di noi possono ben comprendere.
La storia di Leonardo è una riflessione profonda sulla ricerca dell’identità, su come ciascuno di noi possa sentirsi smarrito in un mondo che sembra non capire le nostre ansie e i nostri sogni. La regia di Tortorici riesce a catturare le sfumature di questo delicato passaggio, rendendo ogni scena densa di significato. Gli spettatori saranno coinvolti nei pensieri e nei dubbi di Leonardo, creando un legame emotivo con il protagonista che risuona con le esperienze vissute da molti giovani.
Attraverso una narrazione sensibile e autentica, DICIANNOVE non solo racconta le esperienze di un giovane, ma invita anche a riflettere sugli ideali che perseguono i ragazzi moderni. Si esplorano le pressioni della società, il peso delle scelte e le relazioni che si formano lungo il cammino. Questo film ci ricorda che non siamo soli nelle nostre incertezze, ma che ognuno di noi vive, a suo modo, il tumulto della crescita.
La performance di Manfredi Marini, nei panni di Leonardo, è una delle colonne portanti del film. La sua naturalezza e vulnerabilità permettono al pubblico di empatizzare con il suo viaggio, portandoci attraverso le sue esperienze di gioia, conflitto e scoperta personale. La sceneggiatura ha il potere di dare voce a quei momenti di silenziosa introspezione che spesso accompagnano il passaggio all’età adulta, ricreando un’atmosfera di autenticità che catturerà il cuore di molti.
Con una colonna sonora evocativa e una fotografia che riesce a cogliere la bellezza e la desolazione degli ambienti che Leonardo attraversa, DICIANNOVE si prospetta come un’opera visivamente stimolante e narrativamente ricca. Non è solo un film da vedere, ma un viaggio da condividere, un momento di riflessione che tocca il profondo dell’animo umano.
In una kermesse come la Mostra del Cinema di Venezia, DICIANNOVE rappresenta una piacevole boccata d’ossigeno, un’occasione per confrontarsi con storie di crescita e senza tempo. Gli spettatori sono invitati a immergersi in questa narrazione, condividendo momenti di vulnerabilità e speranza che caratterizzano il passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Questa è un’opportunità per esplorare le esperienze di tanti giovani, un invito a scoprire che, in fondo, i nostri sogni e le nostre paure non ci definiscono, ma ci rendono unici in questo cammino chiamato vita.
Il documentario su Carlo Mazzacurati
In un tributo commovente e significativo, il documentario CARLO MAZZACURATI – UNA CERTA IDEA DI CINEMA di Mario Canale e Enzo Monteleone ci conduce attraverso il mondo magico e introspettivo di uno dei registi più amati del cinema italiano. La proiezione, che si svolgerà in Sala Corinto alle 17, è un opportunità imperdibile per gli amanti del cinema di riflettere sulla vita e l’opera di questo straordinario maestro, scomparso dieci anni fa.
Mazzacurati era noto per la sua capacità di raccontare storie con una profondità poetica, mescolando umorismo e malinconia in un modo ineguagliabile. Il documentario si propone di esplorare non solo la sua filmografia, ma anche la sua personalità, i suoi valori e le esperienze che hanno plasmato la sua visione artistica. Per chi ha avuto il privilegio di vederne i film, rivivere le sue storie è un viaggio carico di emozioni e significato.
Il filmato si sofferma sulle opere più emblematiche del regista, rivelando aneddoti affascinanti e retroscena che spesso rimangono nascosti. I racconti delle persone a lui vicine, dalle collaborazioni ai legami affettivi, dipingono un ritratto ricco e complesso che ci permette di conoscere l’uomo dietro la macchina da presa. La sua opera è fortemente radicata nella cultura italiana, affrontando temi come l’inquietudine esistenziale e le piccole grandi storie di vita quotidiana che ci avvicinano, facendoci sentire parte di un tutto.
La regia di Canale e Monteleone riesce a rendere omaggio non solo all’arte di Mazzacurati, ma anche all’eredità che ha lasciato e all’impatto che ha avuto su generazioni di cineasti. La narrazione malinconica si alterna a momenti di gioia e risate, il che rende il documentario un mix coinvolgente di emozioni che saprà colpire il cuore del pubblico. È un’opportunità per rivedere scene indimenticabili dei suoi film, accompagnati da commenti che invitano alla riflessione e alla nostalgia.
Per coloro che si sentono ispirati dalle storie di cambiamento e dalle vite raccontate sul grande schermo, questo documentario rappresenta un’importante occasione di crescita personale. Osservare il progresso artistico di Mazzacurati e la sua evoluzione come narratore porta a considerare il nostro viaggio e le storie che viviamo. Questo è un invito a confrontarsi con la realtà, a riconoscere le sfide e le gioie che la vita offre, e a scoprire qual è la nostra “certa idea di cinema”.
Alla Mostra del Cinema di Venezia, assistere a questa proiezione non è solo un atto di gratitudine nei confronti di un grandissimo regista, ma anche un modo per riaccendere la nostra passione per il cinema e per il potere che ha di cambiare le vite. Un omaggio sentito che non mancherà di commuovere e ispirare, rendendo il pomeriggio al Lido una celebrazione della creatività e della narrativa che Carlo Mazzacurati ha così splendidamente incarnato.