Tutte le novità di Google Maps che sale in vetta alla scoperta delle 7 montagne piu’ alte
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Google Maps arriva ad esplorare le montagne più famose del pianeta Terra. Dopo le foto ad alta risoluzione dell’Antartide, della foresta Amazzonica e del Gran Canyon, una speciale spedizione di Big G ha fotografato le vette del Seven Summits.
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Scalare le vette più alte dei sette continenti rimanendo comodamente al pc, tutto questo grazie a Google Maps. Le vette dell’Aconcagua, il punto più alto della catene della Ande Argentine a 6900 metri d’altezza, il Kilimangiaro, con i dettagli delle platee vulcaniche del Kibo, Shira e Mawenzi a 5895 metri, la catena del Caucaso e la vetta del monte Elburs, in Russia, la montagna più alta d’Europa con i suoi 5621 metri e il campo base dell’Everest a 5400 metri, sono da oggi disponibili sulle mappe di Google.
Il tetto del mondo si potrò quindi raggiungere con il mouse o semplicemente scorrendo il touch di un tablet. Google Maps è stato infatti aggiornato con nuove fotografie satellitari scattate anche in base ai sentieri e percorsi che negli anni sono stati esplorati da diverse spedizioni di sci alpinisti.
Gli appassionati di trekking e gli amanti della natura potranno quindi godere della bellezza di questi paesaggi e organizzare un tour tra le vette più alte del mondo. Si può partire ad esempio dal Monte Kilimangiaro e risalire, anche senza zaino in spalla, il percorso che dal distretto di Rombo, nella Tanzania Nord Orientale, raggiunge la vetta più alta della montagna alla quota di 5895 metri.
Arrivati a destinazione si potranno visualizzare anche le foto delle spedizioni più recenti e ammirare il paesaggio incontaminato. Un’altro atterraggio multimediale è possibile anche presso l’Everest Base Camp del Sagarmatha National Park, siamo in Nepal, sull’Everest. Google Maps indica il percorso che collega il punto più alto della montanga a Gyachung Kang, seguendo il percorso originale dei primi esploratori che violarono la vetta per la prima volta nel 1953.
Ritornando in Europa infine, in pochi conoscono il monte Elburs, definita in lingua locale la Montagna Eterna. Risalendo il vulcano dormiente, si potrà effettuare una rapida panoramica tra gli insediamenti sovietici risalenti alla prima estate del conflitto mondiale del 1942. Intorno alla vetta si notano ben distinte le piccole capanne di legno costruite nella neve.
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