Trump e le criptovalute scopri cosa dice sul valore dei suoi investimenti digitali

Il valore del memecoin ufficiale Trump resta un mistero
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Donald Trump ha dichiarato più volte di non sapere con precisione quale sia il valore attuale del suo memecoin ufficiale, il $TRUMP, lanciato sulla blockchain Solana. Durante un’intervista trasmessa da Meet The Press il 4 maggio, il presidente ha ammesso di non aver mai monitorato attentamente l’andamento economico della criptovaluta a lui associata, nonostante il token abbia registrato un’impennata significativa a fine aprile, in corrispondenza dell’annuncio di una cena esclusiva riservata ai maggiori detentori.
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Al contrario di quanto ci si sarebbe aspettato da un volto pubblico così coinvolto nell’iniziativa, Trump ha minimizzato l’importanza della crescita del token, definendola irrilevante. Ha spostato l’attenzione sugli investimenti di altri politici, in particolare su figure come Nancy Pelosi, accusata di utilizzo di informazioni privilegiate per trarre guadagni personali dal mercato finanziario. In questo contesto, Trump ha sottolineato che non è stato lui a trarre vantaggi dal lancio del memecoin, affermando che la sua situazione patrimoniale non è migliorata dal suo incarico presidenziale.
Questa reticenza a fornire dettagli sul valore attuale del $TRUMP aggiunge ulteriore incertezza su un progetto che, nonostante l’eco mediatica, continua a mantenere una valutazione poco trasparente agli occhi degli investitori e degli osservatori del settore crypto.
Volatilità e crollo del token dopo la liquidazione della liquidità
Il memecoin Official Trump, entrato sul mercato in concomitanza con la cerimonia di inaugurazione di Trump a gennaio, ha dimostrato una volatilità estrema sin dai suoi primi giorni. Dopo un iniziale exploit che ha catapultato il token tra i più seguiti del settore, un evento chiave ha segnato un drastico ribasso del suo valore: la rimozione di 4,6 milioni di dollari dal fondo di liquidità da parte degli sviluppatori il 16 aprile.
Questa operazione ha provocato un crollo immediato del prezzo del token, incapace di sostenere la domanda in assenza di adeguati fondi di liquidità, e ha spinto il valore complessivo a perdere oltre l’85% rispetto al picco raggiunto a gennaio. Tale flessione ha sollevato non poche perplessità riguardo alla struttura economica del progetto e alla sostenibilità delle sue dinamiche di mercato.
Le critiche si sono concentrate in particolare su una tokenomics debole, caratterizzata da una distribuzione e gestione dei fondi che sembrano favorire pochi attori privilegiati a discapito della stabilità e della fiducia degli investitori retail. Questo scenario ha alimentato dubbi sull’effettiva trasparenza del progetto e sulla capacità degli sviluppatori di garantire una gestione responsabile delle risorse.
Le accuse a Pelosi e il confronto con le attività di Trump
Durante l’intervista, Donald Trump ha concentrato le sue critiche sulle presunte pratiche di insider trading di Nancy Pelosi, accusandola di aver guadagnato ingenti somme grazie a informazioni privilegiate sui mercati finanziari. Trump ha evidenziato come Pelosi, nonostante un compenso annuo di circa 175.000 dollari, abbia accumulato un patrimonio stimato tra i 150 e i 200 milioni di dollari, un dato che, secondo lui, richiederebbe un esame più approfondito da parte delle autorità.
Secondo Trump, mentre lui afferma di aver perso denaro durante il mandato presidenziale, altri politici hanno sfruttato la posizione per aumentare enormemente il loro capitale personale. In questo contesto, ha voluto sottolineare la differenza tra la propria esperienza e quella di figure pubbliche come Pelosi, ritenute, a suo giudizio, responsabili di pratiche non trasparenti nel trading di azioni.
Le accuse si basano su report e analisi che mostrano come alcuni membri del Congresso abbiano registrato performance di investimento superiori a quelle di numerosi hedge fund, coincidenti con importanti provvedimenti legislativi nei rispettivi settori. Questo ha fomentato un dibattito acceso sul conflitto di interessi e sull’adeguatezza delle regolamentazioni vigenti, mentre le dichiarazioni di Trump cercano di spostare l’attenzione dalle proprie attività nel mondo delle criptovalute verso la condotta finanziaria di altri esponenti politici, rafforzando così la narrazione di un sistema profondamente compromesso.
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