Truffe Giorgia Meloni e Sigfrido Ranucci email fraudolente falso trading dieci siti oscurati allarme Consob
Truffe e email di phishing a nome di Giorgia Meloni e Sigfrido Ranucci
Le recenti campagne di truffa online sfruttano in modo fraudolento l’immagine di personalità di rilievo come Giorgia Meloni e Sigfrido Ranucci per ingannare i risparmiatori. Questi raggiri, mascherati da email di phishing, si propongono di attirare vittime attraverso false comunicazioni che promettono operazioni finanziarie vantaggiose in realtà inesistenti. La strategia si avvale di indirizzi di posta elettronica appariscenti e verosimili, capaci di confondere anche gli utenti più attenti, inducendoli a versamenti ingiustificati con la scusa di «svuotare conto» o attivare servizi di recupero crediti.
Indice dei Contenuti:
▷ Lo sai che da oggi puoi MONETIZZARE FACILMENTE I TUOI ASSET TOKENIZZANDOLI SUBITO? Contatto per approfondire: CLICCA QUI
Le email fraudolente adottano modalità sofisticate di inganno, simulando comunicazioni ufficiali provenienti da fonti autorevoli. Spesso, queste missive contengono riferimenti ai fatti dell’attualità o a eventi economici di rilievo, come presunti trasferimenti di fondi da conti esteri o obblighi derivanti dalla Brexit, per legittimare la richiesta di denaro. L’utilizzo scorretto del nome e dell’immagine di figure pubbliche come l’attuale Presidente del Consiglio e il noto giornalista televisivo sigilla la pericolosità della frode, facendo leva sulla fiducia dell’opinione pubblica.
La prassi criminale si estende anche all’invio massivo di queste email, finalizzate a creare un effetto di pressione sull’utente per attivare pagamenti attraverso canali non tracciabili. Le vittime vengono così coinvolte in una rete di raggiri che rischiano di compromettere non solo il patrimonio personale, ma anche la sicurezza informatica.
Osservazioni sull’attività fraudolenta e oscuramento dei siti
Le attività fraudolente documentate dalla Consob evidenziano un livello di sofisticazione crescente nell’uso illecito delle piattaforme digitali a scopo truffaldino. I siti internet oscurati, tra cui spiccano denominazioni come FXInvest, Icctrades e FortivestTrade, operavano senza alcuna autorizzazione, promettendo guadagni tramite trasferimenti fondi inesistenti o obblighi normativi mai esistiti, come quelli attribuiti impropriamente alla Brexit. Il meccanismo di frode si basava su una falsa legittimazione dati dai nomi di personaggi pubblici, sfruttati indebitamente per aumentare la credibilità di piattaforme e messaggi.
Nel dettaglio, sei di questi portali offrivano servizi finanziari e investimenti in strumenti regolamentati senza i necessari requisiti, configurando vere e proprie violazioni normative. Un ulteriore sito promuoveva una piattaforma di trading illegittima, richiamandosi in maniera ingannevole alla figura della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al noto giornalista Sigfrido Ranucci, alterando così il contesto informativo e inducendo i risparmiatori in errore. Parallelamente, altri tre siti oscurati si concentravano invece su attività fraudolente in ambito di criptovalute.
La totalità degli interventi ha portato a un totale di 1517 siti clandestini rimossi dal web, un segnale chiaro dell’impegno delle autorità di vigilanza nel contrastare le modalità di abuso che mettono a rischio l’integrità del mercato finanziario e la protezione degli investitori.
Interventi della Consob e richieste di rimozione dalle piattaforme digitali
La Consob ha intensificato le misure di contrasto alle truffe finanziarie, estendendo l’azione anche alle piattaforme digitali e alle applicazioni mobili. In seguito alle verifiche sui siti irregolari, è stata formalizzata la richiesta ad Apple per la rimozione dall’App Store italiano dell’app denominata «DataShark GT», legata al sito «Eurotradecfd». Questa applicazione consentiva l’offerta illegittima di servizi finanziari, bypassando le normative vigenti e esponendo gli utenti a rischi economici e di sicurezza.
L’intervento punta a scongiurare che strumenti digitali, oltre ai siti internet, possano essere veicoli di offerte fraudolente nei confronti degli investitori. La rapida rimozione di queste app rappresenta un tassello cruciale per interrompere la diffusione delle truffe e limitare i danni a potenziali vittime. La Consob, da parte sua, mantiene una stretta collaborazione con i gestori delle piattaforme online per garantire il rispetto delle normative e prevenire ulteriori abusi.
Parallelamente, le autorità continuano a monitorare costantemente l’ecosistema digitale, agendo con celerità per oscurare siti e app non autorizzati e aggiornando periodicamente l’elenco delle risorse pericolose da evitare. Questa strategia multilivello è volta a proteggere il mercato e gli investitori da fraudolenti meccanismi di persuasione che sfruttano nomi e immagini di figure pubbliche per ingannare e sottrarre risorse.




