Medicina iperbarica: convegno a Napoli
Le evidenze scientifiche hanno dimostrato che un numero sempre crescente di patologie possono avvalersi dei benefici effetti della terapia con ossigeno iperbarico, ad esempio nella cura delle ulcere cutanee e nelle ferite difficili o come sinergico presidio terapeutico alle terapie classiche.
In Italia la rete dei Centri iperbarici privati che fanno capo all’associazione Ancip mette a disposizione di medici e pazienti strumenti ed apparecchiature sempre più sofisticate che risultano essere di grande ausilio nell’offrire performance sempre più adeguate nei tempi e nelle modalità di cura.
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Fino al 2004, presso l’Università di Chieti, sono stati specializzati in Medicina Subacquea ed Iperbarica circa 500 medici. Da allora sono stati attivati in Italia 4 master universitari di II livello a Pisa, Trapani, Padova ed ultimo, quest’anno, a Varese.
“Negli ultimi 20 – 30 anni la specialità ha mostrato notevole dinamismo in tutto il mondo scientifico e, con il contributo di studi clinici prospettici e retrospettivi, studi randomizzati , ricerche su cloni cellulari, studi biochimici e cellulari, molteplici sono le conferme terapeutiche e suggestive sono le prospettive future nel campo applicativo” Rosario Marco Infascelli (presidente Simsi, Società Italiana di Medicina Subacquea ed Iperbarica) dichiara al Sole 24 Ore .
“L’Ossigenoterapia iperbarica è una terapia etica, una specialità medica a pieno titolo, come l’anestesia, la chirurgia, ecc. non invasiva e basata sulla respirazione di ossigeno puro al 100% o miscele gassose iperossigenate all’interno di una Camera Iperbarica, portata ad una pressione superiore a quella atmosferica mediante pressurizzazione con aria compressa” chiarisce il dr. Paolo Binda Zane, segretario dell’associazione Ancip, che riunisce più di 20 Centri iperbarici privati in Italia .
Le ricerche più recenti, a cui gli scienziati italiani hanno contribuito in modo determinante, hanno evidenziato l’effetto dell’ossigeno iperbarico nel “mobilizzare e far proliferare” cellule staminali progenitrici delle normali cellule circolanti e tissutali, in grado di sostituirsi a cellule, ad esempio endoteliali e cerebrali, danneggiate da condizioni ipossiche.
Sono stati confermati, inoltre, i successi terapeutici nelle ipoacusie improvvise, le sinergie con antibiotici, antiblastici, medicazioni interattive, tecniche chirurgiche ricostruttive, impianti e innesti, etc. Studi internazionali, poi, stanno dimostrando come l’ossigeno iperbarico sia in grado di intervenire su alcune neoplasie del sangue e in alcuni tumori solidi, nei danni da radioterapia, in alcune patologie neurologiche, in alcune sindromi dolorose ad etiologia ancora sconosciuta (ad es. fibromialgia).
È in continuo perfezionamento la problematica dei profili decompressivi nella subacquea professionale e ricreativa, degli incidenti subacquei, spesso causati da patologie o atipicità anatomiche non evidenziabili nei normali screening preventivi.
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