Tom Cruise evita film nello spazio per non rischiare incontri con Trump e Musk
Tom Cruise e l’idea del film nello spazio
Tom Cruise ha da sempre ridefinito i confini del cinema d’azione, imponendo standard elevatissimi attraverso sequenze girate in prima persona, mettendo a repentaglio la propria incolumità in nome dell’autenticità. Nel 2020, l’attore aveva annunciato un progetto senza precedenti: realizzare un film ambientato nello spazio e girato direttamente in orbita, sfruttando la Stazione Spaziale Internazionale come set naturale. Questa idea ambiziosa avrebbe rivoluzionato il modo di fare cinema, aprendo la strada a produzioni cinematografiche mai tentate su un piano così reale e tecnico.
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Il progetto aveva subito ottenuto il sostegno della NASA, con la disponibilità dichiarata da Jim Bridenstine, allora amministratore dell’agenzia spaziale statunitense, a fornire accesso alla Stazione Spaziale Internazionale per le riprese. Fu inoltre ipotizzato un coinvolgimento diretto di SpaceX, la compagnia di Elon Musk, leader nelle missioni orbitanti e nel lancio di astronauti. La collaborazione avrebbe permesso di coniugare tecnologia di avanguardia e narrazione filmica, aprendo nuovi orizzonti per l’industria cinematografica.
Il ruolo di Trump e Musk nella missione cinematografica
La realizzazione di un film nello spazio avrebbe inevitabilmente richiesto un coordinamento con figure di rilievo sia nel settore politico sia in quello privato legato all’industria spaziale. In particolare, il supporto di Donald Trump, all’epoca Presidente degli Stati Uniti, si sarebbe rivelato fondamentale, considerando l’influenza politica sulla NASA e la direzione delle politiche spaziali nazionali. Il coinvolgimento diretto di Trump avrebbe quindi rappresentato un elemento chiave per assicurare le autorizzazioni e le risorse necessarie alla missione.
Parallelamente, Elon Musk e la sua azienda SpaceX assumevano un ruolo cruciale dal punto di vista tecnologico e operativo. SpaceX, con la sua capacità di lanciare vettori e astronauti verso la Stazione Spaziale Internazionale, era la realtà privata più avanzata e adatta a sostenere una produzione che mirava a portare attori sul vero set orbitale. La collaborazione tra pubblico e privato, tra amministrazione americana e imprenditoria innovativa, si configurava come il binomio imprescindibile per trasformare l’idea in realtà.
Questo intreccio di interessi politici e imprenditoriali avrebbe inevitabilmente esposto il progetto a diverse dinamiche di natura extracinematografica, rendendo la riuscita del film non solo una sfida tecnica, ma anche diplomatica e mediatica.
Le ragioni della rinuncia di Tom Cruise
La decisione di Tom Cruise di rinunciare al film girato nello spazio nasce da motivazioni profondamente legate alla sua immagine pubblica e alla sua politica personale di riservatezza. L’attore ha sempre evitato di schierarsi politicamente, mantenendo un profilo neutro e lontano da qualsiasi dibattito controverso, caratteristica rara nel panorama delle celebrità hollywoodiane. Un progetto come questo, invece, avrebbe inevitabilmente comportato un coinvolgimento diretto con figure emblematiche della politica e dell’industria spaziale, quali Donald Trump ed Elon Musk, che rappresentano posizioni fortemente polarizzanti.
Accettare una collaborazione stretta con questi personaggi avrebbe significato, per Cruise, esporsi a giudizi e critiche, compromettendo la sua storica neutralità e rischiando di alterare la percezione pubblica del suo operato. Pur riconoscendo la fattibilità tecnica e il potenziale rivoluzionario del progetto, l’attore avrebbe preferito evitare che la sua immagine personale fosse associata a dinamiche politiche e imprenditoriali così complesse e divisive.
La rinuncia non scaturisce da problemi tecnici o economici, quanto piuttosto da una valutazione strategica e di gestione dell’immagine pubblica. L’idea innovativa rimane comunque un segnale forte della volontà di esplorare nuovi confini cinematografici, anche se, per questa volta, l’ambizione dovrà attendere il momento e il contesto più opportuni.




