TikTok recupera traffico nonostante rimozioni dagli app store e timori di chiusura
Ripresa del traffico di TikTok
Recentemente, TikTok ha mostrato una ripresa notevole del traffico, recuperando rapidamente livelli di utilizzo precedenti a un brusco crollo avvenuto a causa di un’interruzione temporanea del servizio. Secondo i dati forniti da Cloudflare Radar, il traffico DNS per i domini legati a TikTok ha continuato a migliorare dopo la ripresa del servizio, attestandosi attualmente a circa il 10% in meno rispetto al livello pre-interruzione. David Belson, responsabile delle analisi dei dati di Cloudflare, ha affermato che dopo il temporarily shutdown, avvenuto in concomitanza con una decisione della Corte Suprema statunitense, l’app ha dimostrato una resilienza notevole. Durante una pausa di circa 14 ore, e con la sua scomparsa dagli app store di Apple e Google, TikTok è riuscita a mantenere gran parte dei suoi utenti e creatori negli Stati Uniti, sebbene ci sia stata una risposta immediata e un aumento del traffico per applicazioni alternative.
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Questo recupero simultaneo del traffico sottolinea l’attaccamento degli utenti alla piattaforma, nonostante le incertezze legislative e le pressioni politiche. Gli eventi scatenanti della chiusura sono stati legati all’applicazione di una legge che richiedeva a ByteDance, azienda madre di TikTok, di cedere la sua proprietà o affrontare un divieto. Tuttavia, una successiva sospensione dell’applicazione della legge ha permesso a TikTok di riprendere le sue operazioni. Sebbene ci siano indicazioni di una certa flessione del traffico negli ultimi giorni, le basi della piattaforma sembrano stabili, evidenziando non solo la fiducia degli utenti ma anche l’adattamento dell’azienda in un panorama in rapida evoluzione.
Impatto della rimozione dagli app store
La rimozione temporanea di TikTok dagli app store di Apple e Google ha avuto un impatto immediato sugli utenti, che hanno visto l’app scomparire dai loro dispositivi. Questo provvedimento è stato una conseguenza diretta della legge firmata dall’ex presidente Joe Biden, la quale costringeva ByteDance a considerare la cessione della propria partecipazione nell’app per evitare una sua esclusione dal mercato statunitense. La decisione ha indotto una reazione rapida da parte di utenti e creatori, portando a un aumento del traffico su piattaforme alternative come RedNote, nota in Cina come Xiaohongshu. Le statistiche rivelano che il traffico per queste alternative è aumentato prima e subito dopo il divieto, raggiungendo il picco il giorno della sospensione di TikTok.
Tuttavia, l’effetto della rimozione dagli store si è rivelato temporaneo. Una volta che il servizio è stato ripristinato, il traffico di TikTok ha cominciato a recuperare rapidamente, attestandosi a circa il 90% dei livelli pre-interruzione. Questo ritorno alla normalità dimostra la resilienza della piattaforma e l’affezione degli utenti, che si sono mostrati pronti a rientrare sulla app nonostante lepreoccupazioni riguardo alla sua sicurezza e al futuro incerto. Queste dinamiche di mercato mostrano non solo quanto TikTok sia radicata nella cultura digitale attuale, ma anche la vulnerabilità delle piattaforme nei confronti delle normative governative che possono influenzare la loro operatività.
Reazioni degli investitori e creatori
La recente interruzione del servizio ha generato un’ondata di reazioni tra investitori e creatori di contenuti, segnando un momento cruciale per TikTok. Le preoccupazioni relative a una possibile chiusura dell’app hanno spinto vari investitori a cercare opportunità per garantire il futuro della piattaforma. Figure significative del panorama imprenditoriale, come Frank McCourt e Jimmy Donaldson, noto come Mr. Beast, hanno proposto vari piani per trasferire la proprietà di TikTok negli Stati Uniti. Questi sforzi indicano un forte interesse a preservare una delle piattaforme social più influenti del momento, nonostante le minacce legislative che l’hanno colpita.
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In parallelo, i creatori di contenuti con una vasta base di follower hanno manifestato preoccupazioni riguardo alle conseguenze di un potenziale divieto. Creatori come Dylan Lemay, con oltre 10 milioni di follower su TikTok, hanno iniziato a diversificare le loro presenze online su altre piattaforme per evitare di dipendere esclusivamente da TikTok. Lemay ha commentato che l’eventuale chiusura dell’app rappresenterebbe una sfida alle sue entrate, motivo per cui sta investendo tempo e risorse nella costruzione di un pubblico su YouTube, dove ha già accumulato oltre 5.6 milioni di iscritti.
Altri creatori, però, esprimono scetticismo riguardo a un effettivo divieto di TikTok. Michael DiCostanzo, per esempio, sostiene che finché sarà in vigore il termine di 75 giorni, le misure adottate non si concretizzeranno fino a quando non diventeranno realtà. Nonostante molti abbiano cominciato ad esplorare piattaforme alternative come Instagram e YouTube, alcuni come Noah Glenn Carter affermano di non trovare la stessa audience sulle nuove piattaforme, mantenendo comunque la propria attività attiva nella speranza che TikTok continui a operare come in passato.
Strategie alternative dei creatori
Negli ultimi mesi, con le incertezze sul futuro di TikTok negli Stati Uniti, molti creatori di contenuti hanno iniziato a sviluppare strategie alternative per garantire la loro visibilità e i loro introiti. Creatori di successo come Dylan Lemay e Noah Glenn Carter si sono resi conto dell’importanza di diversificare le proprie presenze online, affrontando la possibilità che TikTok possa affrontare restrizioni permanenti o un potenziale divieto.
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Lemay ha sottolineato come il suo approccio proattivo lo abbia portato a costruire un pubblico solido su YouTube, dove ha ottenuto risultati significativi, raggiungendo oltre 5.6 milioni di iscritti. “Se TikTok sparisse, ho una base solida con una piattaforma che non andrà da nessuna parte,” ha affermato, evidenziando la necessità di espandere la propria visibilità al di là di TikTok. Altri creatori stanno seguendo un percorso simile, esplorando nuovi modi per coinvolgere le loro audience, sia su YouTube Shorts che su Instagram Reels.
Nonostante la dislocazione del pubblico, alcuni creatori, come Carter, hanno fatto i conti con il fatto che portare il loro contenuto su altre piattaforme non sempre garantisce lo stesso successo. “Non riesco a trovare lo stesso tipo di audience su Instagram e YouTube,” ha dichiarato, sottolineando una realtà dura per molti: la comunità e l’ambiente unici che TikTok ha saputo creare sono difficili da replicate altrove. Questo ha portato Carter e altri a rivedere i loro contratti di collaborazione con marchi, i quali si stanno adattando alle nuove circostanze, proponendo accordi che abbracciano piattaforme concorrenti.
In un tentativo di attrarre i creatori sulla propria piattaforma, Meta sta cercando di incentivare promozioni su Instagram attraverso TikTok stesso, rafforzando ulteriormente la competizione tra queste piattaforme. Tuttavia, non tutti i creatori sono entusiasti di questa eventualità. Michael DiCostanzo, per esempio, rimane scettico riguardo alla realizzazione di un divieto a lungo termine su TikTok. “Aspetterò di vedere ciò che succede nei prossimi 75 giorni,” ha affermato, mettendo in discussione le potenzialità di altre applicazioni nel replicare l’atmosfera di comunità che TikTok ha instillato nei suoi utenti.
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Futuro incerto per TikTok negli Stati Uniti
Le prospettive future per TikTok negli Stati Uniti sono gravate dall’incertezza, specialmente in seguito alle recenti tensioni politiche e legali. La legge firmata dall’ex presidente Joe Biden, che imponeva a ByteDance di cedere la propria partecipazione nell’app o affrontare un divieto, ha messo in evidenza le vulnerabilità dell’applicazione nel vasto panorama tecnologico americano. La temporanea chiusura della piattaforma ha rappresentato un segnale allarmante per migliaia di creatori e utenti, generando preoccupazioni sul possibile futuro della piattaforma. Questa atmosfera di ambiguità porta a considerare come, nonostante la ripresa del traffico, la sentimentum generale sia di attesa e angoscia per un potenziale disastro imprenditoriale.
Il fatto che TikTok si trovi attualmente a un bivio, mentre i membri del Congresso e le autorità ripensano alla regolamentazione delle piattaforme sociali, accentua le già precarie certezze per i creatori di contenuti. Molti di questi, come Dylan Lemay e altri, hanno espresso preoccupazione riguardo alla loro sopravvivenza economica qualora la piattaforma dovesse chiudere definitivamente. Ciò ha indotto diversi sforzi per diversificare la presenza online, ma le difficoltà nel trasferire il pubblico su altre piattaforme rimangono un impedimento significativo.
Inoltre, gli investitori continuano a seguire attentamente la situazione di TikTok, ben consapevoli che una perdita completa di accesso al mercato statunitense potrebbe undere un colpo micidiale alla piattaforma. Le proposte di acquisizione o partnership con investitori americani cercano di stabilire un ponte tra TikTok e la legislazione statunitense, ma il tempo è dalla parte dell’incertezza. Gli investitori e i creatori di contenuti affrontano una realtà in cui dipendono non solo dalla capacità della piattaforma di mantenere gli utenti, ma anche dalla gestione delle normative che influiscono sulla stabilità dell’app stessa. In questo clima di ansia, la continuità di TikTok come principale piattaforma di social media negli Stati Uniti è messa in discussione, rendendo la sua sopravvivenza un argomento di incessante dibattito tra gli esperti del settore.
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