TikTok e Digital Services Act la Commissione Ue accusa violazioni sulle regole di trasparenza pubblicitaria

Violazioni della Commissione Ue contro TikTok sul Digital Services Act
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La Commissione Europea ha formalmente individuato delle violazioni da parte di TikTok relativamente alle disposizioni del Digital Services Act (DSA), con particolare attenzione alle norme sulla trasparenza nella pubblicità online. L’analisi ha messo in evidenza che la piattaforma non rende disponibili informazioni essenziali riguardo ai contenuti pubblicitari, al targeting degli utenti e all’identità degli inserzionisti presenti nel proprio archivio pubblicitario, noto come “repository”. Questo comportamento risulta in contrasto con i principi fondamentali del DSA, che mirano a garantire agli utenti un’adeguata comprensione di chi finanzia e gestisce la comunicazione pubblicitaria sulle piattaforme digitali.
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Henna Virkkunen, vicepresidente della Commissione responsabile per i servizi e i mercati digitali, ha sottolineato che la trasparenza nella pubblicità è un aspetto cruciale per tutelare i cittadini, specie in un contesto in cui informazione e comunicazione online possono influire su scelte democratiche, salute pubblica e sicurezza dei consumatori. Secondo Bruxelles, il diritto degli utenti di sapere “chi c’è dietro ai messaggi” rappresenta un principio non negoziabile per la governance digitale. Il mancato rispetto di queste norme espone TikTok a potenziali sanzioni e obblighi vincolanti previsti dal regolamento europeo.
Indagine e procedura formale aperta dall’Unione Europea
L’avvio dell’indagine da parte della Commissione Europea segna una fase cruciale nella verifica del rispetto da parte di TikTok degli obblighi imposti dal Digital Services Act. Dopo un’analisi preliminare, Bruxelles ha notificato una procedura formale che richiede alla piattaforma di fornire spiegazioni dettagliate sulle modalità di gestione e trasparenza del proprio archivio pubblicitario.
Questa azione è parte di un più ampio esame iniziato a febbraio 2024, che valuta vari aspetti critici della piattaforma, come il funzionamento dell’algoritmo e la protezione dei minori. La Commissione intende garantire che le pratiche pubblicitarie del social media non compromettano la trasparenza richiesta, un elemento fondamentale per la tutela degli utenti e per la prevenzione di condotte scorrette o ingannevoli sul piano informativo.
Parallelamente, a dicembre 2024 è stata aperta un’ulteriore procedura in relazione ai rischi di interferenze nelle elezioni europee, elemento che sottolinea la complessità e l’importanza delle verifiche in corso.
Nel corso della procedura formale, TikTok avrà l’opportunità di presentare controdeduzioni e chiarimenti in merito ai rilievi mossi dalla Commissione. Successivamente, sarà coinvolto il Comitato europeo per i servizi digitali, chiamato a esprimere un parere definitivo sull’eventuale sanzionabilità e sulle misure da adottare per ripristinare la conformità della piattaforma alle regole comunitarie.
Possibili sanzioni e misure correttive per il social media cinese
TikTok si trova ora di fronte a potenziali conseguenze significative in caso di conferma delle violazioni contestate dalla Commissione Europea. Le disposizioni del Digital Services Act prevedono infatti sanzioni pecuniarie fino al 6% del fatturato annuo globale dell’azienda, una misura che rappresenta uno strumento concreto e deterrente per far rispettare gli standard di trasparenza nella pubblicità digitale.
Oltre alle multe, Bruxelles può imporre obblighi correttivi specifici, mirati a garantire modifiche rapide e efficaci nella gestione del repository pubblicitario di TikTok. Tali misure possono includere l’obbligo di rendere disponibili dati dettagliati su inserzionisti, criteri di targeting e modalità di diffusione degli annunci, elementi essenziali per assicurare una completa trasparenza verso gli utenti.
Inoltre, la Commissione ha facoltà di attivare un regime di vigilanza rafforzato, che potrebbe tradursi in un monitoraggio continuo e severo delle pratiche pubblicitarie, con l’obiettivo di prevenire future irregolarità e tutelare l’interesse pubblico. Tale controllo intensificato riflette la crescente attenzione dell’Unione Europea verso i grandi operatori digitali e la necessità di regolamentazioni rigorose per salvaguardare la correttezza del mercato digitale e la sicurezza dei cittadini.
La multa e le eventuali misure correttive non rappresentano un semplice atto punitivo, ma un passo necessario per allineare TikTok alle normative europee, garantendo condizioni di trasparenza uniformi e affidabili per tutti gli utenti della piattaforma.
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