Tassazione Crypto in Francia per Asset Superiori a 2 Milioni di Euro al 1% Annua
Tassazione degli asset crypto oltre €2 milioni
La tassazione degli asset crypto in Francia si focalizza ora su patrimoni netti superiori a €2 milioni, con l’applicazione di un’imposta annuale dell’1%. Questa misura integra le criptovalute nel sistema fiscale esistente, trattandole come “ricchezza improduttiva” e allineandole ad altri beni di lusso come yacht e automobili di pregio. Il meccanismo considera l’apprezzamento non realizzato degli asset digitali, ampliando significativamente la base imponibile e imponendo nuove rigorose regole per la valutazione e la rendicontazione delle partecipazioni in criptovalute. La normativa mira a colpire grandi patrimoni anche se illiquidi, creando un precedente importante per la fiscalità dei crypto asset.
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Il disegno di legge proposto inquadra le criptovalute come parte del patrimonio netto passibile di una tassa patrimoniale, superata la soglia di €2 milioni. L’imposta annuale dell’1% si applicherà esclusivamente sulla quota eccedente questo limite, inglobando guadagni non realizzati che sinora non rientravano nelle imposizioni fiscali tradizionali. Tale classificazione rappresenta un cambiamento sostanziale nel trattamento fiscale, che in precedenza favoriva una tassazione solo in caso di realizzo dei guadagni.


Questa norma equipara di fatto le criptovalute a beni materiali di lusso, con un’integrazione della crypto tax nel sistema di imposta sulla ricchezza improduttiva, già esistente per altri asset. Si prospetta, tuttavia, una complessità significativa nella valutazione dei patrimoni dato che la determinazione del valore di mercato delle criptovalute e le tempistiche di contabilizzazione dei guadagni non realizzati rimangono ancora poco definite. Si attende pertanto la pubblicazione di linee guida ufficiali per orientare contribuenti e autorità fiscali.
Per essere compliant, i possessori di grandi portafogli digitali dovranno produrre evidenze puntuali delle transazioni, come timestamp on-chain e snapshot aggiornati, per tracciare l’origine e l’evoluzione del valore degli asset. Questo requisito si traduce in un obbligo di trasparenza e tracciabilità che innalza lo standard di controllo e responsabilità fiscale sui patrimoni crypto significativi.
La tassa proposta rappresenta un salto quantitativo e qualitativo nell’approccio francese alla tassazione delle criptovalute, imponendo a chi detiene asset superiori a €2 milioni di pianificare accuratamente la documentazione e la gestione fiscale per evitare rischi di sanzioni e contenziosi.
Implicazioni per la dichiarazione e la conformità fiscale
La nuova normativa francese introduce obblighi di segnalazione stringenti e trasparenza elevata per i detentori di criptovalute con patrimoni superiori a €2 milioni. Gli investitori saranno tenuti a dichiarare tutte le loro posizioni, comprese quelle detenute su exchange esteri e in wallet auto-custoditi, rafforzando il contrasto all’elusione fiscale tramite trasferimenti di asset fuori dal territorio nazionale.
Questa estensione della dichiarazione coinvolge il monitoraggio dettagliato delle movimentazioni e la riconciliazione accurata dei saldi, con particolare attenzione ai guadagni non realizzati che ora entrano a far parte della base imponibile della tassa patrimoniale. È essenziale mantenere documentazione verificabile, come snapshot on-chain e dati temporali certi, per supportare le valutazioni e permettere un audit fiscale rigoroso.
La conformità richiederà inoltre la predisposizione di report finanziari completi che attestino il valore effettivo delle partecipazioni, comprese quelle meno liquide. L’assenza di linee guida operative ufficiali rende particolarmente importante un approccio prudente e strutturato nella gestione delle informazioni da trasmettere all’amministrazione fiscale francese, per ridurre eventuali contestazioni.
La normativa impone ai contribuenti di adottare sistemi di controllo robusti e trasparenti per la dichiarazione delle ricchezze in crypto, assicurando una rendicontazione puntuale e affidabile che conforme ai nuovi standard fiscali. Questo cambiamento strategico mira a stabilire un quadro chiaro e severo per la tassazione delle grandi ricchezze digitali in Francia.
Prossimi passi per investitori e aziende crypto
Gli investitori e le aziende coinvolte nel settore delle criptovalute in Francia devono adottare misure concrete e tempestive per adeguarsi al nuovo regime fiscale che impone una tassazione patrimoniale all’1% su patrimoni netti superiori a €2 milioni. Preparare una documentazione dettagliata e affidabile diviene imprescindibile per dimostrare la consistenza e il valore dei propri asset digitali, tenendo conto dell’inclusione dei guadagni non realizzati nella base imponibile.
È fondamentale implementare sistemi di monitoraggio che garantiscano la tracciabilità delle transazioni on-chain con timestamp precisi, oltre a effettuare regolari snapshot del portafoglio. La riconciliazione puntuale dei dati tra wallet custoditi autonomamente e exchange esteri sarà determinante per evitare incongruenze che possano dare adito a indagini fiscali approfondite.
Le imprese dovranno anche effettuare una revisione delle proprie posizioni aggregate per valutare tempestivamente l’eventuale superamento della soglia di €2 milioni e predisporre le risorse necessarie per adempiere all’obbligo fiscale annuale. La gestione della compliance richiede, pertanto, un approccio sistemico e multidisciplinare che integri competenze fiscali, legali e tecnologiche per minimizzare i rischi di sanzioni e contenziosi.
Inoltre, la trasparenza imposta dal legislatore obbliga a una strategia di reporting che includa tutte le partecipazioni detenute, con particolare attenzione alle attività in giurisdizioni estere. La costruzione di un archivio digitale completo e certificabile rappresenta un passaggio cruciale per rispondere efficacemente alle richieste di verifica da parte dell’amministrazione tributaria francese.
La chiave per navigare con successo il nuovo contesto fiscale risiede nella precisione della documentazione, nella tempestività delle valutazioni patrimoniali e nella rigorosa osservanza delle regole di segnalazione, elementi imprescindibili per garantire una gestione fiscale solida e conforme degli asset crypto.





