Tagli di Personale Record nella Sede Europea di Amazon a Lussemburgo: Cosa Succede nel 2024
tagli di personale record nel quartier generale europeo di Amazon a Lussemburgo
Amazon ha annunciato una riduzione senza precedenti del personale nel suo quartier generale europeo situato a Lussemburgo. L’intervento coinvolgerà complessivamente 370 dipendenti su un totale di circa 4.370 lavoratori. Questa decisione, che sarà ufficializzata con le notifiche nel febbraio 2026 al termine di un confronto durato due settimane con i rappresentanti sindacali, rappresenta il taglio di personale più significativo registrato nel Granducato dal 2006, superando persino la chiusura della fabbrica TDK che portò alla perdita di 344 posti di lavoro.
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Amazon ha motivato l’operazione spiegando che si tratta di un adeguamento necessario per allinearsi alle esigenze strategiche e operative locali. L’azienda ha inoltre garantito che i pacchetti di uscita per i dipendenti interessati saranno superiori agli standard di mercato. Nonostante la riduzione, Amazon manterrà comunque una posizione importante nel mercato del lavoro lussemburghese, restando il quinto datore di lavoro nel paese, che conta meno di 700.000 abitanti.
impatti sui dipendenti e sfide per i lavoratori stranieri
Le conseguenze dei tagli annunciati da Amazon si fanno sentire soprattutto tra i lavoratori stranieri che hanno trasferito la propria residenza in Lussemburgo per motivi professionali. Secondo le informazioni emerse dalla delegazione dei dipendenti, le persone provenienti da Paesi come India, Stati Uniti, Australia, Egitto e Tunisia si troveranno a dover affrontare una pressione formidabile: avranno soltanto tre mesi per assicurarsi un nuovo impiego, pena l’obbligo di lasciare il territorio nazionale. Questa scadenza risulta particolarmente stringente se si considera l’impatto simultaneo di 370 licenziamenti nel mercato locale del lavoro, che è caratterizzato da poche alternative occupazionali in grandi realtà tecnologiche.
La situazione desta notevoli preoccupazioni in virtù della limitata capacità di assorbimento del mercato lussemburghese, che non offre ampie opportunità lavorative in settori ad alto contenuto tecnologico, specialmente per profili altamente specializzati come quelli maggiormente colpiti da questi ridimensionamenti. Tale scenario potrebbe creare tensioni sociali e difficoltà economiche non solo per i diretti interessati, ma anche per le comunità di espatriati e le famiglie coinvolte. La tempistica imposta punta a una rapida revisione della loro posizione lavorativa e si associa a una forte incertezza riguardo al futuro professionale e personale in un contesto che difficilmente garantisce soluzioni immediate.
contesto globale dei tagli e reazioni sindacali
Amazon ha esteso il piano di riorganizzazione globale annunciato a ottobre 2023, che prevede la soppressione complessiva di 14.000 posizioni a livello mondiale, come misura per snellire i processi interni e ottimizzare le risorse verso settori a più alto potenziale di crescita, con particolare enfasi sull’intelligenza artificiale. Questo ridimensionamento ha come obiettivo primario la razionalizzazione della struttura aziendale attraverso un ridotto livello di burocrazia e la diminuzione degli strati gerarchici, strategie ormai comuni nelle grandi realtà tecnologiche globali.
Le reazioni sindacali, in particolare quelle del sindacato OGBL (Organizzazione Generale dei Lavoratori del Lussemburgo), si sono rivelate fortemente critiche, definendo i tagli come evitabili e frutto di un modello imprenditoriale “importato dagli Stati Uniti” caratterizzato da rapido turn-over di assunzioni e licenziamenti. Il sindacato ha inoltre messo in evidenza il contrasto tra la politica fiscale favorevole concessa al colosso dell’e-commerce e la gestione delle risorse umane che appare distaccata dalle esigenze sociali e territoriali.
Amazon, da parte sua, ha risposto sottolineando la propria conformità alle normative fiscali europee e la correttezza del processo di negoziazione con le autorità, rimarcando che le imposte pagate derivano da accordi proporzionati agli investimenti significativi effettuati nel continente europeo. La presenza del quartier generale a Kirchberg rimane un elemento strategico, con l’azienda che continuerà a coordinare da Lussemburgo molteplici funzioni chiave, tra cui sviluppo software, ingegneria, catene di approvvigionamento ed e-commerce per il mercato europeo.




