Startup innovative nuovi requisiti governo per ottenere aiuti e agevolazioni aggiornati e dettagliati

nuovi requisiti per le startup innovative
Il Governo ha recentemente definito nuovi criteri precisi a cui le startup innovative devono conformarsi per continuare a beneficiare di agevolazioni e supporti. Questi requisiti puntano a delineare con più chiarezza il profilo delle imprese ammesse, mettendo al centro la dimensione PMI e la qualità effettiva dell’attività svolta. La revisione normativa si propone di stabilire condizioni più rigorose e trasparenti, al fine di creare un ecosistema imprenditoriale più solido e competitivo, indirizzando risorse verso realtà autenticamente innovative.
Indice dei Contenuti:
Fra i principali cambiamenti emerge l’esclusione delle cosiddette agenzie, definite come imprese che svolgono funzioni di intermediazione nella trattazione di affari. L’assenza di un codice Ateco specifico impone una valutazione attenta dell’autocertificazione relativa all’attività prevalente. Per le startup già iscritte rientranti in questa categoria, il Ministero ha previsto un regime transitorio, consentendo un periodo di adeguamento fino alla prossima dichiarazione annuale, per modificare l’attività dominante.
Un ulteriore elemento chiave riguarda l’obbligo di rientrare nella definizione europea di piccola e media impresa. Questo si traduce nel limite di un valore della produzione annua non superiore a 5 milioni di euro, rilevante a partire dal secondo esercizio d’impresa. In aggiunta, è indispensabile mantenere un’autonomia gestionale e di controllo: startup associate o controllate da grandi imprese non sono ammesse agli incentivi. La misura punta a preservare l’indipendenza e la capacità di innovazione delle startup, evitando che realtà di grandi dimensioni ne sfruttino le agevolazioni.
regime transitorio e tempi di adeguamento
Per accompagnare le startup innovative nell’adeguamento ai nuovi criteri stabiliti dal Governo, è stato previsto un regime transitorio calibrato in base alla data di iscrizione al registro speciale. Le imprese registrate da meno di 18 mesi dispongono di un termine aggiuntivo di sei mesi per effettuare le necessarie modifiche, mentre quelle iscritte da un periodo superiore beneficeranno di un’estensione di dodici mesi. Questo intervento normativo è pensato per garantire una transizione fluida e senza traumi, evitando impatti troppo drastici su realtà ancora in fase evolutiva.
Parallelamente, viene riaffermata la necessità di modifiche tempestive e trasparenti nelle dichiarazioni relative all’attività prevalente, fondamentale soprattutto per quelle startup che fino a oggi hanno operato in ambiti ora esclusi, come le agenzie di intermediazione.
Questa gradualità nell’adeguamento è fondamentale per non compromettere la continuità operativa delle startup che, pur non rispondendo in pieno ai nuovi requisiti, si trovano in una fase critica di consolidamento. La circolare del Mimit specifica che, scaduti i termini, le non conformità determineranno la cancellazione automatica dal registro, con conseguente perdita di agevolazioni e supporti.
durata della permanenza e criteri di esclusione
La normativa aggiornata stabilisce condizioni precise riguardo alla durata massima di permanenza nel registro delle startup innovative e definisce criteri rigorosi per l’esclusione. Attualmente, il limite ordinario di iscrizione è fissato a tre anni, estendibili a cinque qualora l’impresa soddisfi requisiti di spesa in ricerca e sviluppo, detenga brevetti o abbia concluso accordi di sperimentazione con enti pubblici. Importante novità è la possibilità di prolungare la permanenza fino a un massimo di nove anni per le realtà che dimostrino una crescita significativa in termini di fatturato e capitale, riconosciute come scaleup.
Di fatto, per accedere a questa estensione occorre dimostrare aumenti di capitale superiori a 1 milione di euro da parte di investitori istituzionali o una crescita annua dei ricavi superiore al 100%. Questo approccio mira a premiare le imprese che, avendo superato la fase iniziale, mostrano segnali concreti di consolidamento e sviluppo sostenibile.
Parallelamente, il Ministero ha disposto l’automatica cancellazione di 584 startup ritenute mature e inattive rispetto ai nuovi parametri, soprattutto dopo il ritorno al termine ordinario di permanenza, abolito temporaneamente dall’emergenza Covid-19. Le imprese che non si adeguano entro i termini stabiliti dal regime transitorio verranno eliminate d’ufficio dal registro, con conseguente decadenza dai benefici previsti.
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