Stampare in 3D nuovi prodotti direttamente a scuola arriva il progetto MakerBot Academy
L’avvento della stampa 3D ha rappresentato una rivoluzione, trasformando la produzione in una forma estremamente economica ed efficiente. Imparare questa tecnologia pioneristica in tenera età è l’obiettivo annunciato con una nota sul proprio sito da MakerBot, società statunitense leader nel settore: il progetto, che prende il nome di MakerBot Academy, ha come scopo la diffusione delle stampanti 3D all’interno di tutte le scuole degli Stati Uniti.
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Un progetto senz’altro ambizioso per la giovane società fondata nel 2009 e con sede a Brooklyn, ma che si affida a un sito di crowdfunding per la sua realizzazione. Il sito in questione è DonorsChoose, già utilizzato per altre iniziative educative in campo tecnologico – scientifico da Google e Reddit, e che permette agli insegnanti di inviare domande di forniture specifiche online e richiedere donazioni da parte di individui o aziende per contribuire a pagare le spese. Presentando la richiesta, è possibile ricevere il kit che comprende una stampante MakerBot Replicator 2 3D Desktop, modello dello scorso anno, la fornitura di materiale plastico necessario per la stampa degli oggetti, e il servizio di supporto e assistenza annuale per le attrezzature; l’intero pacchetto ha un costo di circa 2350 dollari, prezzo scontato rispetto ai 2.700 dollari della vendita al dettaglio.
L’operazione è finalizzata non solo a sensibilizzare i giovani verso i futuri campi della produzione, ma anche quello di facilitare e migliorare l’apprendimento nelle materie scientifiche, come la matematica o l’ingegneria, progettando strumenti utili per l’insegnamento. Esigenza questa che sta a cuore a Bre Pettis, uno dei fondatori della MakerBot e Chief Executive Officer dell’azienda, nonché ex insegnante, considerando anche le basse posizioni in classifica che gli USA ricoprono nel campo dell’istruzione a livello mondiale.
Ispiratrici di tutto il progetto sembrano essere state le parole del presidente Obama, che in un recente discorso alla Nazione, si riferisce proprio alla stampa tridimensionale come elemento fondamentale nella prossima rivoluzione industriale che partirà dall’America. Grazie alla partnership con DonorsChoose, l’azienda sta cercando di saltare la barriera dei costi, e allo sforzo si sono già uniti, come donatori privati, Bill e Melinda Gates o Tom Kalil, responsabile per la tecnologia e l’innovazione presso l’ufficio scientifico-tecnologico della Casa Bianca, ma anche aziende come Autodesk e Stratasys.
I tempi previsti per il progetto non favoriscono però l’ambiziosità dello stesso, in quanto MaKerBot vorrebbe consegnare entro la fine dell’anno le prime cinquemila stampanti nelle scuole di Brooklyn a prezzo scontato. Resta comunque un intento lodevole, un piccolo passo per rendere realtà le parole del presidente Obama.
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