Spiare la mail del partner rubando le password é normale secondo la ricerca Google
Una persona su tre ha letto almeno una volta le mail del proprio partner.
Questo il risultato di una ricerca, commissionata da Google e realizzata da Opinion Matters, che ha preso in considerazione un campione di duemila persone residenti nel nostro paese, nel periodo intercorrente tra il 6 e il 19 giugno di quest’anno.
Alla base di questo dato c’è la scarsa sicurezza delle password scelte e la poca attenzione degli utenti a preservarne la segretezza. Ad esempio è emerso che il 10% degli utenti utilizza il nome del proprio animale domestico, mentre un 8% ricorre ancora alla parola “password”.
Non solo password facilmente intuibili ma, come detto, anche scarsa attenzione nella loro gestione, alla base di questi dati: basti pensare a quel 13% degli intervistati che ha dichiarato di aver violato la privacy del proprio partner, approfittando di una sessione di navigazione internet lasciata aperta.
Un altro dato che spiega questa alta percentuale di utenti che sono riusciti a spiare mail e altri dati digitali sensibili del partner è la scarsa predispozione degli italiani a cambiare periodicamente le password e a non lasciare, come detto, il PC con sessioni di navigazione attive: solo il 24% cambia periodicamente le proprie password e il 26% lascia incustodito il computer senza effettuare il log-out dalla casella email o dai social network.
Sempre in un’ottica di scarsa attenzione vanno lette le abitudini di scrivere le proprie password su un quaderno personale, azione compiuta da circa il 23% degli intervistati, in maggioranza donne, quella di annotarle sul telefonino (11%) o creare addirittura un file, salvato sul PC, con l’elenco delle proprie password: un’abitudine, quest’ultima, di circa il 14% degli intervistati.
Commentando i risultati di questa indagine, Eran Feigenbaum, dirigente di Google, si è detto preoccupato, in quanto “atteggiamenti noncuranti in tema di sicurezza online possono causare gravi conseguenze nel caso in cui estranei riescano ad accedere alle nostre informazioni” e ha ricordato che è semplice evitare questi rischi con alcuni piccoli accorgimenti come, ad esempio, utilizzare password più complesse, ricordarsi di effettuare sempre il log-out prima di chiudere le sessioni di navigazione o, addirittura, servirsi di opzioni che permettono di richiedere una doppia verifica prima dell’accesso alla casella di posta o ai social network.
Per venire incontro agli utenti, Google ha anche realizzato un sito in cui è possibile reperire diverse info e consigli su come tenere al sicuro le proprie password.
Su www.google. it/BuonoASapersi è possibile, tra le altre cose, consultare la classifica delle 10 password più utilizzate: un buon modo per capire se le credenziali di accesso che utilizziamo sul web sono sicure o meno.