Solo bugie dall’OMS contro le sigarette elettroniche? Ecco le voci contrarie del Mohre.
La Voce del Mohre: Contraddizione delle Affermazioni dell’OMS
Nella analisi critica delle posizioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sulla sigaretta elettronica, è fondamentale dare ascolto alle voci autorevoli che si oppongono a queste affermazioni. Il Mohre (Osservatorio sulla Riduzione del Rischio), sotto la guida del Dr. Fabio Beatrice e della dottoressa Johann Rossi Mason, è un’importante voce in questo dibattito.
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La Contestazione del Mohre: Il Dr. Fabio Beatrice, noto esperto italiano nella riduzione del danno da fumo, ha criticato aspramente le ultime dichiarazioni dell’OMS riguardo alla sigaretta elettronica. Egli osserva che l’OMS sembra ignorare o trascurare i dati scientifici disponibili che dimostrano che la sigaretta elettronica non funge da porta d’ingresso al fumo tradizionale, ma piuttosto rappresenta una strategia di uscita per chi cerca di abbandonare le sigarette tradizionali.
A sostenere questa critica, la dottoressa Johann Rossi Mason, Direttrice del Mohre, ha dichiarato che le restrizioni e i divieti non dovrebbero sostituire politiche concrete volte a mantenere i giovani lontani dal fumo. La fase adolescenziale spesso comporta sperimentazione, ed è importante educare i giovani sul fatto che non esiste un fumo sicuro, pur senza chiudere la porta alla possibilità di aiutare i fumatori di lunga data a smettere.
L’Appoggio del Parlamento Europeo: Il Mohre trova ulteriore sostegno nelle decisioni del Parlamento Europeo. Il 13 Dicembre 2023, durante la sessione plenaria a Strasburgo, il Parlamento europeo ha adottato il Rapporto sulle malattie non trasmissibili (NCD), rafforzando il suo sostegno alla Riduzione del Danno. Questo indica che la politica europea prevede una considerazione seria della Riduzione del Danno nelle future revisioni della direttiva sulla tabaccheria.
La Revisione Cochrane: Un punto importante sollevato dal Mohre riguarda la revisione Cochrane, un pilastro della ricerca scientifica indipendente. Questa revisione ha analizzato 40 studi randomizzati con oltre 22.000 partecipanti e ha concluso che vi erano prove “di alta certezza” che le sigarette elettroniche con nicotina aumentavano i tassi di cessazione rispetto ai metodi farmacologici. Questo dato va contro le affermazioni dell’OMS secondo cui non vi è evidenza di efficacia.
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Il contributo del Mohre rappresenta una voce autorevole nel dibattito sulla sigaretta elettronica e la Riduzione del Danno. Mentre l’OMS ha espresso preoccupazioni, è importante considerare le evidenze scientifiche e le opinioni esperte che indicano la sigaretta elettronica come un potenziale strumento per aiutare i fumatori a smettere, riducendo così il danno causato dal fumo di tabacco. È cruciale che la politica sulla nicotina sia informata da dati accurati e aggiornati, al fine di perseguire l’obiettivo comune di migliorar
Sigaretta Elettronica e le Bugie dell’OMS: Un’Analisi Critica
Nel mondo della sanità pubblica, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è da tempo una voce autorevole che guida politiche e decisioni globali sulla salute. Tuttavia, negli ultimi anni, l’OMS ha suscitato polemiche per le sue posizioni riguardo alla sigaretta elettronica. In questo articolo, esamineremo le affermazioni dell’OMS sulla sigaretta elettronica e metteremo in discussione la loro validità alla luce delle ultime evidenze scientifiche.
Le Affermazioni dell’OMS: L’OMS ha espresso preoccupazione per l’uso della sigaretta elettronica da parte dei giovani e ha affermato di voler proteggere i non fumatori e i giovanissimi dalla dipendenza dal fumo. Tuttavia, molte critiche sono state mosse nei confronti di queste affermazioni. Il Dr. Fabio Beatrice, un esperto italiano nella riduzione del danno da fumo, ha sottolineato che l’OMS sembra ignorare i dati scientifici che dimostrano che la sigaretta elettronica non è una porta di accesso al fumo tradizionale ma una via d’uscita.
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Le Evidenze Scientifiche: Un punto cruciale è stato sollevato dalla recente revisione Cochrane, una delle fonti scientifiche internazionali più autorevoli. Questa revisione ha esaminato 40 studi randomizzati con oltre 22.000 partecipanti e ha concluso che c’erano prove “di alta certezza” che le sigarette elettroniche con nicotina erano efficaci nel favorire la cessazione del fumo rispetto alla nicotina somministrata in formato farmacologico. Inoltre, uno studio del settembre 2023 ha dimostrato che le sigarette elettroniche sono altrettanto efficaci, se non più efficaci, dei farmaci come la vareniclina e la citisina nel contribuire alla cessazione del fumo.
Le Contraddizioni dell’OMS: L’OMS ha anche fatto riferimento a lavori pubblicati anni fa, nonostante le evidenze scientifiche più recenti smentiscano queste affermazioni. Ad esempio, la prestigiosa rivista Nature Medicine ha confermato che l’uso della sigaretta elettronica è associato a un aumento della cessazione del fumo nel Regno Unito e negli Stati Uniti. I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti hanno riferito che i fumatori erano più propensi a utilizzare le sigarette elettroniche nei tentativi di smettere rispetto a qualsiasi altro prodotto.
L’Esperienza Svedese: Un esempio interessante proviene dalla Svezia, dove l’uso di snus, una forma di tabacco orale in bustine, ha portato a una significativa riduzione del fumo combusto tra la popolazione maschile. Questo dimostra che spostare la dipendenza dalla nicotina su un prodotto senza combustione può contribuire in modo significativo alla riduzione del fumo.
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In conclusione, l’OMS sembra ignorare o sottovalutare le evidenze scientifiche più recenti che dimostrano l’efficacia della sigaretta elettronica nella cessazione del fumo. Mentre è importante proteggere i giovani dall’inizio del consumo di nicotina, demonizzare la sigaretta elettronica potrebbe allontanare dai fumatori una via meno dannosa per smettere di fumare. È fondamentale che le decisioni politiche siano basate su dati scientifici aggiornati e affidabili, al fine di migliorare la salute pubblica senza compromettere le opportunità di cessazione per milioni di fumatori.
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