Il sogno di Parmitano: “Nello Spazio con le mie figlie”

A 400 km di altezza e a 28mila km orari, l’astronauta italiano Luca Parmitano si lamenta del fatto che sono terminate anzitempo le scorte di lasagne e di tiramisù. Proprio così: è quanto emerge dall’aultima intervista che ha dato l’astronauta, assieme alla confessione del sogno che ha ancora in serbo: tornare nello Spazio e condividere l’emozione di osservare il globo terrestre assieme alle sue due figlie, Sara e Maia, rispettivamente di 3 e 6 anni. “Ma lo so che è impossibile – dice Parmitano – mentre non lo sarà per i futuri coloni dello Spazio».
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Nel frattempo, chi va in missione deve abituarsi a una vita spartana. “Sarà così che si vivrà nelle future navi spaziali. Il combustibile più importante resta l’entuasiasmo di partecipare a queste avventure”.
Entusiasmo, che in Luca Parmitano, in attesa del ritorno previsto per il mese di novembre, non è venuto mai a mancare. Nemmeno all’indomani della seconda passeggiata nello Spazio, quando è sorto il contrattempo del liquido di refrigerazione della tuta che ha invaso il casco costringendolo a rientrare anzitempo nella stazione. Il problema, del resto, sembrerebbe risolto. E comunque, il fascino del “buio assoluto” e della velocità 23 volte superiore a quella del suono vale tutti i sacrifici possibili e immaginabili. Dalla Terra.
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