A Singapore il regolatore chiude le ICO dubbie ed obbliga alla restituzione dei soldi
I regolatori continuano a fare pressione sugli scambi di criptovalute e sulle prime offerte di monete. Questo è normale, in quanto queste nuove industrie presentano molte opportunità, ma pongono anche sfide importanti.
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L’Autorità monetaria di Singapore sta prendendo di mira le ICO problematiche. Tanto, infatti, che un particolare progetto è stato costretto a restituire i suoi fondi agli investitori di Singapore.
Negli ultimi mesi, varie offerte iniziali di monete sono state scrutinate dai regolatori di tutto il mondo. La SEC ha lavorato duramente a progetti illeciti e ha cercato di consegnarli alla giustizia. Un discreto numero di progetti sono stati chiusi dopo aver violato le leggi sui titoli. Questo problema non riguarda solo gli Stati Uniti, in quanto altri paesi hanno mostrato crescenti segnali di preoccupazione.
A Singapore, ad esempio, il MAS sta portando molto calore alle offerte iniziali di monete che potenzialmente violano le normative esistenti. Un progetto, il cui nome non è stato divulgato, è stato chiuso e il suo team è stato costretto a rimborsare i suoi investitori singaporiani. Apparentemente aveva violato le regole riguardanti i titoli e i contratti futures.
Non si sa quanti soldi ha raccolto l’ICO in questione e quanti di questi fondi sono stati restituiti agli investitori. Inoltre, non è chiaro se la società abbia attratto investitori anche al di fuori di Singapore, sebbene ciò non sembri essere stato il caso. Qualsiasi ICO di Singapore deve consultare il MAS prima di emettere token digitali, che possono o meno essere considerati titoli.
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Inoltre, sembra che il MAS stia anche abbattendo gli scambi associati a questa particolare offerta iniziale di monete. Sono state avvertite un totale di otto piattaforme di trading, e sembra che queste piattaforme saranno costrette a rimuovere il token ICO in questione. È una situazione molto a disagio, per ovvi motivi.
L’Amministratore delegato della MAS Assistente Lee Boon Ngiap ha commentato:
Il numero di scambi di token digitali e di offerte di token digitali è in aumento. Non vediamo la necessità di limitarli se sono imprese in buona fede. Ma se uno scambio di token digitali, un emittente o un intermediario viola le nostre leggi sui titoli, MAS intraprenderà un’azione risoluta. Il pubblico dovrebbe essere consapevole del fatto che non esiste alcuna protezione normativa se sceglie di operare su scambi di token digitali non regolamentati o di investire in token digitali che non rientrano nelle competenze di MAS.
Questo è un promemoria sul fatto che le squadre iniziali che offrono monete devono prendere le adeguate precauzioni legali prima di tentare di raccogliere fondi. Registrarsi con il governo è diventato un requisito obbligatorio in molti paesi e sembra che la situazione aumenterà nel tempo. Le agenzie governative devono reprimere questo particolare settore e stroncare qualsiasi problema sul nascere.
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