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Securitizzazione, Bruxelles propone riforma delle regole controverse per un mercato finanziario più trasparente e sicuro

  • Redazione Assodigitale
  • 17 Giugno 2025
Securitizzazione, Bruxelles propone riforma delle regole controverse per un mercato finanziario più trasparente e sicuro

Proposte di Bruxelles per la rivisitazione delle regole sulla cartolarizzazione

Negli ultimi sviluppi, Bruxelles ha presentato una serie di proposte significative destinate a rivisitare le regole sulla cartolarizzazione, un settore che ha suscitato accesi dibattiti all’interno della comunità finanziaria europea. Le nuove misure emergono dopo che i leader dell’UE hanno espresso la necessità di rilanciare il mercato europeo della cartolarizzazione, recependo le richieste di diversi investitori e analisti di settore. L’obiettivo principale è attrarre centinaia di miliardi di euro di finanziamenti per stimolare l’economia del blocco, semplificando il quadro normativo e prudenziale attuale, ritenuto eccessivamente restrittivo. Maria Luís Albuquerque, Commissaria UE per i servizi finanziari, ha affermato che le proposte contribuiranno a rivitalizzare il mercato della cartolarizzazione, mantenendo nel contempo solidi salvaguardie per garantire la stabilità finanziaria. Uno degli aspetti salienti della riforma riguarda la modifica dei requisiti di capitale richiesti alle banche, specialmente per le tranche di alta qualità che rispettano i criteri “semplici, trasparenti e standardizzati” (STS) definiti dall’UE. L’intento è facilitare l’accesso al credito per famiglie e imprese, sostenendo la crescita economica a lungo termine.

Rivisitazione del mercato della cartolarizzazione

Le recenti proposte di Bruxelles mirano a rinnovare il mercato della cartolarizzazione europeo, affrontando il bisogno di una strategia più dinamica e resiliente. Il mercato, che storicamente ha fluttuato tra alti e bassi, ha visto una significativa contrazione, scendendo al 17% della dimensione del mercato statunitense, rispetto all’87% pre-crisi finanziaria. Questa realtà ha portato l’Unione Europea a riconsiderare le sue politiche in materia di cartolarizzazione, incentivando l’afflusso di capitali privati e migliorando l’accesso al credito. La Commissione Europea sta quindi proponendo revisioni a lungo attese per aumentare l’attrattiva della cartolarizzazione, una pratica che comporta la suddivisione di prestiti come debito aziendale e mutui in titoli negoziabili, permettendo così alle banche di liberare capitale e aumentare le risorse per finanziare nuovi prestiti.

Un elemento chiave di queste riforme è il potenziamento della semplicità e della trasparenza delle operazioni di cartolarizzazione, che dovranno conformarsi ai criteri STS. Con questa mossa, si intende non soltanto stimolare la domanda di titoli garantiti da attivi, ma anche rafforzare la fiducia degli investitori, che si erano allontanati in seguito alla crisi del 2008. Inoltre, il cambiamento delle normative potrà promuovere una cultura di maggiore responsabilità tra gli attori del mercato, garantendo che le pratiche siano più in linea con le migliori prassi internazionali.

Modifiche principali alle norme esistenti

Un aspetto centrale delle proposte include una riduzione dei pesi di rischio minimi, che rappresentano il capitale che le banche devono mantenere in caso di perdite potenziali per determinate classi di attivi cartolarizzati. In particolare, si prevede che i requisiti di capitale per le tranche di alta qualità che soddisfano i criteri STS possano essere notevolmente alleggeriti. Attualmente, le posizioni senior nelle cartolarizzazioni STS devono affrontare un peso di rischio minimo del 10%. La Commissione sta proponendo di dimezzarlo al 5%, mentre per le tranche senior non STS, il pavimento scenderebbe dal 15% attuale a una fascia compresa tra il 10% e il 12%. Questo cambiamento mira a rendere l’emissione di titoli assicurabili più attraente e accessibile per gli investitori, incentivando così il flusso di capitali verso il settore.

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Un secondo intervento importante riguarda il fattore p, la formula utilizzata per calcolare i requisiti di capitale delle banche per le esposizioni in cartolarizzazione. La critica, da tempo presente, sottolineava come la formula attuale gonfiasse ingiustamente i costi di capitale per alcune categorie di attivi cartolarizzati. Con le nuove proposte, il fattore p per le tranche senior STS sarà ridotto da 0,5 a 0,3, mentre per le tranche senior non STS si prevede un calo da 1,0 a 0,6, un abbattimento significativo del 40%. Tali modifiche sono state accolte positivamente da molti esperti del settore, inclusi rappresentanti come Adam Farkas della Association for Financial Markets in Europe, che ha descritto le proposte come un passo importante verso un approccio più sensibile al rischio rispetto all’attuale framework di capitale.

Il percorso di revisione delle normative non si limiterà solo ai requisiti delle banche, ma si estenderà anche alle responsabilità di due diligence per gli investitori istituzionali. Sono previsti allentamenti per le situazioni in cui una due diligence sia già stata attuata da terzi, riducendo così i costi e semplificando i processi per gli emittenti. Tali modifiche mirano a snellire le norme di reporting per gli emittenti, allineandole con le linee guida esistenti della BCE per migliorare la trasparenza e l’efficienza del mercato.

Critiche e preoccupazioni degli esperti

Le recenti proposte della Commissione Europea relative alla cartolarizzazione hanno suscitato un acceso dibattito tra esperti e analisti del settore. Nonostante l’intento di stimolare l’economia del blocco e attrarre capitali, ci si interroga sugli effetti che queste modifiche potrebbero avere sulla stabilità finanziaria complessiva. Diverse figure del panorama finanziario hanno avanzato seri dubbi, temendo che la revisione delle regole possa minare le salvaguardie messe in atto dopo la crisi del 2008. In particolare, alcuni critici affermano che le proposte, se attuate, potrebbero portare a un’erosione degli standard internazionali stabiliti dai protocolli di Basilea. Julia Symon, a capo della ricerca per l’organizzazione no-profit Finance Watch, ha espresso la preoccupazione che le riforme possano scivolare al di sotto di tali standard, sottolineando che “quello che propongono è, di fatto, un abbassamento rispetto agli accordi di Basilea”.

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Inoltre, molti operatori di mercato temono che l’allentamento dei criteri di rischio possa facilitare pratiche imprudenti, aumentando potenzialmente il rischio di crisi future. Il dibattito si concentra quindi sul difficile equilibrio tra la necessità di crescere e quella di prevenire la formazione di bolle speculative che potrebbero compromettere la sicurezza del sistema finanziario. Questi esperti evidenziano che, mentre è fondamentale rilanciare il settore della cartolarizzazione, è altrettanto importante mantenere un approccio prudente per evitare che il mercato scivoli in pratiche rischiose. Le proposte della commissione, quindi, vengono viste da alcuni come una via per incrementare la redditività nel breve termine, ma a un costo potenzialmente alto in termini di stabilità a lungo termine.

Difesa delle proposte da parte degli ufficiali UE

In risposta alle preoccupazioni sollevate riguardo alle proposte di riforma della cartolarizzazione, i funzionari dell’Unione Europea hanno preso una posizione chiara, sostenendo che tali cambiamenti saranno fondamentali per garantire una ripresa sana e sostenibile del mercato. Un ufficiale dell’UE ha sottolineato che l’intento di queste modifiche è di introdurre una maggiore sensibilità al rischio in un quadro che, attualmente, risulta eccessivamente conservativo. L’obiettivo primario è quello di riaffermare la capacità del sistema finanziario europeo di crescere e accompagnare la ripresa economica, pur mantenendo al contempo salvaguardie adeguate per la stabilità.

La Commissione, rappresentata da Maria Luís Albuquerque, ha esplicitato che le nuove misure non solo mirano a incentivare l’emissione di titoli garantiti da attività, ma anche a garantire che l’Unione non imponga costi ingiustificati agli emittenti. Si prevede che la semplificazione dei requisiti di due diligence e il riallineamento delle norme di reporting con le linee guida della BCE possano ridurre i costi per gli emittenti e supportare una maggiore partecipazione di investitori istituzionali.

Un altro aspetto significativo delle riforme riguarda la promozione di un ambiente di mercato più competitivo, che possa attrarre capitali globali. Le dichiarazioni supportano l’idea che, se implementate con attenzione, queste proposte possano rivalutare l’immagine del mercato della cartolarizzazione europeo, rafforzando la fiducia degli investitori e stimolando l’afflusso di capitali. Le riforme proposte sono viste come uno strumento per adattarsi a un contesto di mercato che è diventato progressivamente più competitivo a livello globale, mettendo in evidenza la necessità di ricreare opportunità all’interno del blocco europeo.

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Il dibattito attuale pone quindi in risalto una dualità: da un lato, la necessità di revitalize il settore della cartolarizzazione e, dall’altro, l’urgenza di mantenere un equilibrio con la stabilità finanziaria. I funzionari dell’UE ammettono che le riforme siano un lavoro in corso, ma sono fiduciosi che attraverso la modifica delle regole, sarà possibile tornare a livelli di attività del mercato che si avvicinano a quelli pre-crisi, senza sacrificare la sicurezza e la robustezza del sistema finanziario.

Prossimi passi e approvazione normativa

Le proposte avanzate da Bruxelles riguardo alla rivisitazione delle regole sulla cartolarizzazione devono ora affrontare il processo di approvazione necessaria per diventare operativa. Questo iter richiederà il supporto della maggioranza dei paesi membri dell’Unione Europea e il via libera del Parlamento europeo. Si prevede che il processo di approvazione sia lungo e complesso, dato il dibattito acceso e le divergenze di opinioni tra i vari attori coinvolti. La Commissione Europea ha già iniziato a coordinarsi con gli stati membri per presentare le proprie argomentazioni a favore delle riforme, evidenziando gli aspetti positivi per l’economia del blocco e il potenziale di attrazione di investimenti significativi.

Le discussioni non riguardano soltanto le misure proposte, ma anche come garantire che l’implementazione al terreno riesca a mantenere un adeguato equilibrio tra la crescita economica e la stabilità finanziaria. I funzionari dell’UE stanno lavorando per preparare un solido pacchetto di misure che possa rispondere alle preoccupazioni sollevate dagli esperti, cercando di integrare feedback e suggerimenti utili che possano migliorare le proposte iniziali. Parallelamente, ci si aspetta che altri stakeholders, come associazioni di settore e gruppi di advocacy, parteciperanno attivamente al dibattito, proponendo ulteriori adattamenti e chiarimenti sulle normative.

Come parte del processo, si prevede che avvengano audizioni pubbliche e incontri formali in Europa, dove le parti interessate potranno esprimere le proprie opinioni. Questo engagement delle varie parti è cruciale per garantire un’approvazione più fluida e sostenibile degli emendamenti proposti. La Commissione si augura che, grazie a un dialogo aperto e trasparente, sarà possibile superare eventuali resistenze e proporre un piano di attuazione robusto e credibile per il futuro del mercato della cartolarizzazione in Europa.

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