Second Life: mondi ancora più reali grazie a Oculus e PrioVR
Second Life, il mondo virtuale nato nel 2003, si appresta a vivere una seconda era. Philip Rosedale, il padre fondatore, ci lavora da quasi un anno e i primi risultati del nuovo progetto, High Fidelity, sono stati presentati ad una conferenza sulle realtà virtuali.
La sfida è grande: nuovi mondi virtuali, in grado di competere persino con la realtà.
L’obiettivo è quello di raggiungere un milione di visite e 400mila nuove registrazioni ogni anno, equivalenti al guadagno presunto di circa 750mila dollari.
L’utente potrà immergersi nella realtà virtuale attraverso telecamere 3D, Google Glass, Oculus Rift, PrioVR e Sixense. Strumenti capaci di catturare i movimenti, le rotazioni della testa, le espressioni facciali. Un’esperienza totalmente immersiva che potrà essere amplificata anche grazie all’utilizzo di tute provviste di sensori.
Un’altro ambizioso traguardo è quello di ridurre l’intervallo di tempo che passa tra il movimento reale e quello visibile sullo schermo. Il secondo flop potrebbe essere dietro l’angolo, ma l’azienda ha già ricevuto finanziamenti per 2.4 milioni di dollari e l’entusiasmo intorno al progetto sembra essere alle stelle.
Più scettico il giornalista Adi Robertson di The Verge che ha segnalato più di una criticità durante la prima dimostrazione pubblica di Second Life: i movimenti dell’avatar erano naturali in alcuni momenti e meccanici in quelli successivi. PrioVR e Oculus Rift non funzionavano ancora contemporaneamente e la sensazione di connessione fisica, inseguita per decenni, sembra essere ancora lontana.