#Scratchgate: iPhone 17 sotto accusa per i graffi sulla scocca

La polemica esplosa sui social
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Indice dei Contenuti:
Il lancio di iPhone 17, atteso come uno dei più importanti del 2025, è stato immediatamente oscurato da una nuova controversia che gli utenti hanno già ribattezzato “Scratchgate”. Il termine, che richiama altri celebri “-gate” del mondo tecnologico, indica un problema di scocca troppo delicata, che si graffia con facilità preoccupante.
Le prime segnalazioni sono arrivate da acquirenti statunitensi, che hanno pubblicato su X e Reddit foto dei propri dispositivi con evidenti segni superficiali. Secondo alcune testimonianze, i graffi erano presenti già al momento dell’unboxing, tanto che qualcuno ha ironizzato: “Il mio iPhone è arrivato con i graffi in dotazione, mancano solo le istruzioni su come lucidarli”.

L’hashtag #Scratchgate è diventato virale in poche ore, raccogliendo centinaia di segnalazioni da New York, Los Angeles, Londra, Shanghai e Tokyo. Gli utenti colpiti denunciano soprattutto problemi sui modelli Deep Blue di iPhone 17 Pro e Pro Max, che mostrano segni evidenti sul retro e lungo il bordo in alluminio anodizzato. Alcuni acquirenti hanno annullato ordini da oltre 1.500 dollari per il top di gamma, giudicando inaccettabile un simile difetto su uno smartphone di lusso.
Il caso arriva anche in Italia
La vicenda non si è fermata oltreoceano. Anche in Italia sono comparsi i primi post indignati. Su LinkedIn, il noto giornalista Michele Ficara Manganelli, Direttore Editoriale di questa testata, per primo ha fatto scoppiare il caso in italia quando in un post su Facebook commentato da centinaia di utenti di Apple ha per primo condiviso pubblicamente le immagini di un iPhone 17 Pro Max in esposizione in un Apple Store con il vetro posteriore già rigato dopo poche ore di utilizzo semplicemente appoggiato sui supporti ufficiali magsafe di Apple, definendo il caso:
“Un pessimo autogoal di cui Apple dovrà presto rendere conto ai suoi clienti.”

La notizia è stata subito ripresa da numerose altre importanti testate italiane di settore come Cellulare Magazine a testimonianza della estrema gravità del del caso e della incredibile debacle di Apple davanti alla evidenza dei fatti.
L’episodio ha acceso il dibattito nella community tecnologica italiana, con molti utenti che hanno confermato di aver riscontrato problemi simili. C’è chi parla di “un magnete per graffi”, chi consiglia di applicare immediatamente una cover protettiva e chi propone addirittura di lanciare una class action contro Apple.
Il fenomeno è ormai globale e sembra crescere di giorno in giorno, alimentato anche da test comparativi di youtuber e influencer che mostrano i modelli Pro sottoposti a prove di resistenza. In più di un video, i graffi compaiono con una pressione minima, segno che il problema non è circoscritto a pochi lotti di produzione.
Possibili cause: la scelta dell’alluminio nel mirino
Secondo il giornalista di Bloomberg Mark Gurman, la radice del problema sarebbe nella scelta di Apple di utilizzare alluminio anodizzato per il telaio dei modelli Pro, abbandonando il titanio introdotto con iPhone 15. Questa decisione, forse legata a una strategia di contenimento costi, avrebbe reso la scocca più vulnerabile a microabrasioni e graffi da contatto.

Gurman ricorda che anche in passato, con l’iPhone 14 del 2022, si erano verificati problemi simili proprio con le versioni in alluminio scuro. La scelta di non proporre un iPhone 17 nero potrebbe quindi essere legata alla consapevolezza, da parte di Apple, della difficoltà di proteggere adeguatamente la finitura.
Da qualche giorno circola un video in rete che ha già fatto qualche milione di visualizzazioni che conferma in toto il gravissimo problema di Apple, eccolo:
A complicare il quadro, molti utenti lamentano segni circolari lasciati dal caricatore MagSafe sul retro del dispositivo. Questo alimenta l’ipotesi che la combinazione di materiali e rivestimenti utilizzati nel nuovo modello non sia stata testata a sufficienza per l’uso quotidiano.

La risposta di Apple e le possibili conseguenze
Ad oggi, Apple non ha rilasciato alcun commento ufficiale sul caso “Scratchgate”. L’azienda si trova in una posizione delicata: da un lato rischia di minare la fiducia dei clienti più fedeli, dall’altro deve evitare di alimentare il panico e danneggiare le vendite nel pieno della stagione di lancio.
Gli analisti ritengono probabile che Apple scelga la via del silenzio strategico, limitandosi a gestire le richieste di sostituzione caso per caso presso gli Apple Store e i centri di assistenza. Tuttavia, se le segnalazioni dovessero continuare a crescere, non è escluso un programma ufficiale di sostituzione o una revisione dei materiali per i prossimi lotti di produzione.
Nel frattempo, il consiglio più diffuso tra gli esperti è semplice: usare subito una cover e, se possibile, applicare una pellicola protettiva anche sul retro del dispositivo. Una precauzione che può sembrare paradossale per un prodotto dal design curato e dal prezzo premium, ma che appare sempre più necessaria per evitare brutte sorprese.