Scandalo privacy: il governo britannico spia le conversazioni Facebook.
E’ appena giunta notizia di come il governo britannico stia attualmente spiando e filtrando le conversazioni Facebook degli utenti, senza bisogno di un mandato per farlo.
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Secondo lo stesso, la sorveglianza di massa delle ricerche di Facebook, Twitter e Google sono completamente giustificabili.
Il direttore generale della sicurezza e antiterrorismo, Charles Farr, ha emesso una dichiarazione di 48 pagine in risposta ad una sfida lanciata da diversi gruppi per le libertà civili, confermando che il GCHQ intercetta molte delle nostre attività online, senza perdere tempo in prassi burocratiche per giustificarne l’atto.
Lo stesso metodo è adottato dall’agenzia della sicurezza nazionale americana.
Generalmente si pensa che queste intercettazioni “segrete” siano comunque in risposta ad indagini mirate, ma dalla dichiarazione emerge che i messaggi di Facebook ed addirittura alcune email possono essere intercettate anche senza alcun tipo di sospetto di illecito, quindi potenzialmente tutti i dati degli utenti appartengono al governo.
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Dopo Verizon e nsa, questa è la prima volta che il governo britannico ha commentato apertamente la situazione e la metodologia di indagine attuata dai propri servizi di sicurezza nazionale; un piccolo passo per la consapevolizzazione del cittadino seguito da una caduta sulla libertà inesistente degli individui ormai ancorati per ogni tipo di esigenza a dispositivi informatici.
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