Sanremo 2014. Chi parla bene pensa bene.
Oggi Fabio Fazio in conferenza stampa ha ammesso che per ora e’ stato un festival del disordine e che stasera da buon preciso tenterà di mettere tutto a posto.
Il caos si preannuncia nel pomeriggio di ieri con un Grillo in arrivo, minaccioso e fastidioso. Ma il dramma ha spiazzato anche lui con l’entrata in scena dei disoccupati aspiranti suicidi che compiono un atto che verrà poi classificato di violenza privata. Costringono infatti Fazio a leggere il loro comunicato, relativo a anni di stipendi mancati e di dolore vissuto.
Tale atto interrompe (c’e’ da ringraziarli) uno strampalato discorso sulla bellezza e la ricostruzione. Che di preciso ha solo la noia che scatena.
Segue LITIZZETTO in versione coccode’ e anche qui si trattiene lo sbadiglio.
Fortunatamente apre il Festival Arisa che presenta le due canzoni, con la sua voce sempre speciale. Controvento La canzone scelta dalle giurie.
Segue Frankie Hi Nrg Mg che passa con la canzone pedala.
Poi ci sono i siparietti Fazio/Casta’ e Fazio/LITIZZETTO di cui si farebbe molto volentieri a meno.
Fazio in visibile coma erotico, scondinzolava come un cane in salumeria (citaz. LUCIANA).
E’ la volta di Antonella Ruggiero che con quella voce può cantare la qualunque. Comprese le istruzioni dell’I Phone.
Tocca quindi a Raphael Gualazzi che passa con Liberi o no. Bella la canzone e bravo lui.
Finalmente c’è la Carrà che di Casta’ né vale almeno un centinaio.
E qui si insinua la polemica. Con tutte le professioniste brave che ci sono dobbiamo sempre prendere la bonazza di turno, che nn sa fare un tubo e spesso neanche parlare l’italiano?
Che ci si pensi seriamente. Nonostante la LITIZZETTO nn sia tra le preferite credo che il suo festival non sia quello di Fazio. In breve potrebbe tranquillamente condurlo da sola
Poi tocca a De Andre’. Bravo dicono.
Di certo e’ gentile e simpatico. Così mi e’ parso alla conferenza odierna.
L’ultima a cantare e’ Giusy Ferreri che trovo sempre molto interessante.
Stasera si aspettano Baglioni e Rubino, che mi sono davvero i gioielli di questo festival.
In conferenza Fazio esprime un concetto condivisibile.
La bruttezza e l’aggressività della parola creano sovreccitazione e abuso. Meglio usarle bene le parole. E si riferisce a Grillo.
Concordo e aggiungo: chi parla bene, pensa bene.