Samsung Galaxy Note 7 bruciati per colpa di una vite: ecco la verità
Può bastare una vite non stretta a sufficienza, in fase di assemblaggio, per trasformare uno smartphone in una carica esplosiva.
A indagare sulle cause del ‘bug’ che ha portato al clamoroso ritiro del Samsung Galaxy Note 7, dopo i casi di esplosione della batteria, è il sito americano Recode, specializzato in tecnologia.
La sottilissima batteria di uno smartphone è disegnata su misura per entrare nell’alloggiamento, è collegata al processore con un circuito e con un altro al connettore per la ricarica.
Spesso la batteria è fissata con viti minuscole, per fare in modo che non si sposti di un millimetro.
Quelle stesse viti, secondo Recode, possono rappresentare un rischio, perché se lasciate ‘girare’ liberamente nello smartphone possono mandare in corto circuito la batteria e ‘bruciare’ il dispositivo.
Al montaggio di uno smartphone partecipano diverse aziende: una costruisce la batteria, un’altra si occupa del confezionamento e del collegamento con il circuito e una terza del montaggio. Fondamentali, prima del via libera alla commercializzazione, sono i test che solitamente durano diversi mesi.
Lo smartphone viene portato a diverse temperature e tassi di umidità ed è sottoposto a stress test, con cadute e vibrazioni.
E’ a questo punto che, secondo Recode, potrebbe essersi verificata un’altra svista da parte di Samsung. Il colosso sudcoreano si è accorto del problema nei primi smartphone messi in commercio e ha annunciato di averlo risolto e di aver disposto, in appena due settimane, la spedizione di mezzo milione di nuovi dispositivi.
Un particolare che mette in evidenza come l’azienda, per la fretta, non abbia potuto effettuare tutti quei test approfonditi necessari per scongiurare nuovi problemi. Il caso si è concluso con il ritiro dal commercio di tutti gli smartphone Samsung Galaxy Note 7 e con il rimborso totale dell’importo versato dai clienti.
Il pericolo di esplosione ha indotto il Dipartimento dei Trasporti Usa a vietare il Samsung Galaxy Note 7 su tutti gli aerei negli Stati Uniti. Una disposizione di sicurezza adottata anche da Alitalia.
Lo smartphone Samsung Galaxy Note 7 sarà proibito sugli aerei del gruppo Lufthansa. Una decisione già assunta da Alitalia, Meridiana nonché negli Usa, Canada, Giappone e Australia dalle rispettive autorità su tutti i voli in arrivo e in partenza.
Il provvedimento fa seguito ai casi di esplosione della batteria dello smartphone, che hanno indotto Samsung al ritiro del prodotto.
“Per ragioni di sicurezza, il Samsung Galaxy Note 7 non può più essere portato a bordo nel bagaglio a mano né in quello che viene stivato” ha dichiarato un portavoce del gruppo Lufthansa, che controlla anche Swissair, Austrian Airlines ed Eurowings.
Il divieto vige da subito su tutti i voli e fino a nuova disposizione.