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Ryanair sanzionata 256 milioni per acquisti voli: impatto sui passeggeri e mercato aeronautico

  • Redazione Assodigitale
  • 23 Dicembre 2025

Sanzione e motivazioni

La Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha imposto a Ryanair una sanzione di 255.761.692 euro per abuso di posizione dominante, contestando pratiche svolte tra aprile 2023 e aprile 2025 che avrebbero ostacolato le agenzie di viaggio nell’acquisto e nella gestione dei biglietti. La decisione si basa sull’accertamento di condotte che, secondo l’Autorità, hanno ridotto la concorrenza e la scelta dei consumatori, generando pregiudizio economico per operatori del settore sia online sia fisici. La misura sanzionatoria mira a ristabilire condizioni competitive corrette nel mercato dei servizi di trasporto aereo in Italia.

 

Indice dei Contenuti:
  • Sanzione e motivazioni
  • FAQ
  • Pratiche contestate
  • FAQ
  • Impatto su agenzie e consumatori
  • FAQ
  • Reazione di Ryanair
  • FAQ

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Importo e quadro normativo
L’AGCM ha fissato la multa in 255.761.692 euro, calcolata in rapporto alla gravità e alla durata delle condotte ritenute anticoncorrenziali. L’intervento si fonda sull’accertamento della violazione dell’art. 102 del TFUE e della normativa nazionale in materia di concorrenza, configurando un abuso di posizione dominante. L’Autorità ha valutato elementi probatori presentati da associazioni di categoria e da cinque OTA, giungendo alla determinazione che le pratiche contestate abbiano alterato il mercato.

Motivazioni fattuali
L’istruttoria ha ricostruito una serie di misure adottate dalla compagnia a partire da aprile 2023: ostacoli tecnologici e procedurali al check-in per biglietti gestiti dalle agenzie, blocchi di acquisto e chiusura di account, nonché imposizioni contrattuali restrittive verso agenti online e fisici. Tali misure, secondo l’AGCM, non erano giustificate da esigenze di sicurezza o operative proporzionate e hanno avuto l’effetto di escludere o penalizzare concorrenti indiretti e intermediari distributivi.

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Valutazione dell’effetto sul mercato
Nella motivazione la Autorità sottolinea come le condotte abbiano determinato una riduzione della capacità delle agenzie di competere pienamente, incidendo sui canali di vendita e sulla possibilità di offrire servizi accessori combinati con vettori terzi. L’AGCM ha ritenuto provato che queste pratiche hanno limitato la concorrenza sia a livello distributivo sia a livello di offerta per il consumatore finale, con conseguente danno economico per le agenzie e perdita di scelta per gli utenti.

Elementi aggravanti e durata
La sanzione tiene conto della reiterazione delle pratiche nel periodo indicato e della loro estensione temporale fino ad aprile 2025. L’Autorità ha considerato aggravante l’adozione di più misure complementari che, sommandosi, hanno amplificato l’effetto anticoncorrenziale. La decisione include la documentazione e le testimonianze raccolte durante l’istruttoria, ritenute sufficienti per accertare responsabilità e quantificare il danno.

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FAQ

  • Che importo ha comminato l’AGCM a Ryanair?
    La sanzione ammonta a 255.761.692 euro.
  • Quale norma è stata ritenuta violata?
    L’AGCM ha contestato la violazione dell’art. 102 del TFUE e della normativa italiana sulla concorrenza.
  • Su quali elementi si basa la sanzione?
    Su pratiche che avrebbero ostacolato l’acquisto e il check-in da parte delle agenzie, blocchi di account e clausole contrattuali restrittive.
  • In quale periodo sono state commesse le condotte contestate?
    Tra aprile 2023 e aprile 2025.
  • L’AGCM ha considerato aggravanti nella determinazione della multa?
    Sì: la reiterazione delle condotte e la loro combinazione sono state valutate come aggravanti.
  • Ryanair può impugnare la decisione?
    Sì, la compagnia ha annunciato l’intenzione di presentare appello contro la decisione dell’AGCM.
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Pratiche contestate

La ricostruzione delle condotte imputate a Ryanair individua tre diversi tipi di pratiche che, combinate, avrebbero ostacolato l’attività delle agenzie di viaggio e limitato la concorrenza distributiva. L’istruttoria descrive misure tecniche, restrizioni commerciali e clausole contrattuali imposte a operatori online e tradizionali, valutate dall’AGCM non giustificate da esigenze proporzionate di sicurezza operativa.

Verifica d’identità tramite riconoscimento facciale
A partire da metà aprile 2023, Ryanair ha introdotto un sistema che richiedeva il riconoscimento facciale per il completamento del check-in quando il biglietto risultava emesso tramite l’account di un’agenzia. Tale procedura rendeva oneroso l’uso degli strumenti delle agenzie e, nelle valutazioni dell’Autorità, traduceva in un ostacolo artificiale all’accesso ai servizi di check-in online, esponendo i passeggeri al rischio di dover pagare una penale di 75 euro in aeroporto se non avessero superato la verifica.

Blocchi di acquisto e chiusura di account
Dal dicembre 2023 l’istruttoria rileva pratiche di interdizione diretta all’acquisto su sito per alcuni canali agenziali: l’uso di metodi di pagamento rifiutati, pagine di checkout disabilitate e, in diversi casi, la chiusura degli account utilizzati dalle OTA e dalle agenzie. Queste misure hanno limitato la possibilità degli intermediari di vendere biglietti tramite il canale diretto, incidendo sulla capacità competitiva delle agenzie e sulla loro efficacia commerciale.

Imposizione di accordi e limiti al canale Travel Agent Direct
Nei primi mesi del 2024 Ryanair ha subordinato l’accesso al canale di vendita delle agenzie a specifici accordi di partnership e ha imposto l’utilizzo del canale Travel Agent Direct per le agenzie fisiche, con restrizioni operative: disponibilità ridotta di voli, impossibilità di vendere servizi accessori e vincoli quantitativi sulle emissioni. Tali condizioni, secondo l’AGCM, hanno creato una distribuzione diseguale dell’offerta e una segmentazione che penalizza gli intermediari indipendenti.

Effetto sinergico delle misure
L’Autorità evidenzia come non sia una singola pratica a costituire il problema principale, ma la sommatoria delle tre misure: controllo biometrico, blocchi tecnici e imposizioni contrattuali hanno prodotto un effetto di esclusione e marginalizzazione delle agenzie. La combinazione ha reso inefficace la capacità degli intermediari di offrire soluzioni integrate con vettori terzi e servizi accessori, riducendo in modo significativo la concorrenza distributiva nel mercato italiano.

FAQ

  • Quali pratiche sono state contestate all’origine della sanzione?
    L’AGCM ha contestato riconoscimento facciale obbligatorio per il check-in, blocchi di acquisto e chiusura di account, e l’imposizione di accordi restrittivi per l’accesso al canale agenziale.
  • Perché il riconoscimento facciale è ritenuto problematico?
    Perché, applicato ai biglietti emessi da agenzie, ha reso difficile il check-in online e ha esposto i passeggeri a penali in aeroporto, creando un ostacolo operativo agli intermediari.
  • In che modo i blocchi di acquisto hanno inciso sulle OTA?
    Hanno impedito o reso più difficoltosa la vendita diretta tramite sito, rifiutando metodi di pagamento o chiudendo account, con impatto diretto sul fatturato e sulla competitività delle OTA.
  • Che limiti sono stati imposti con il canale Travel Agent Direct?
    Disponibilità ridotta di voli, impossibilità di vendere servizi accessori e vincoli sul numero di emissioni per agenzie fisiche, secondo l’istruttoria.
  • Le misure erano giustificate da ragioni di sicurezza?
    L’AGCM ha ritenuto che le giustificazioni addotte non fossero proporzionate rispetto agli effetti anticoncorrenziali riscontrati.
  • Per quanto tempo sono state applicate queste pratiche?
    Secondo l’istruttoria, le misure contestate sono state in vigore tra aprile 2023 e aprile 2025.
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Impatto su agenzie e consumatori

Le condotte imputate a Ryanair hanno prodotto effetti concreti e misurabili sia sul modello di business delle agenzie di viaggio sia sulle scelte disponibili per i consumatori, generando perdite di fatturato, aumento dei costi operativi e una minore possibilità di offerta integrata di servizi di trasporto e accessori. Le restrizioni tecniche e contrattuali hanno compromesso la capacità degli intermediari di competere su prezzo e servizi, con ricadute sulla pluralità delle offerte e sulla trasparenza del mercato.

Le agenzie online e fisiche hanno registrato una contrazione delle vendite dirette tramite i propri canali a causa dei blocchi all’acquisto e delle chiusure di account; ciò ha determinato una perdita di commissioni e margini commerciali, oltre a costi aggiuntivi per la gestione di pratiche e reclami. Per molte OTA la limitazione nell’accesso al sito ha tradotto in una riduzione della quota di mercato sui segmenti di viaggio low-cost, con effetti retroattivi su partner e fornitori collegati.

L’imposizione del riconoscimento facciale e delle condizioni restrittive sul canale Travel Agent Direct ha inciso inoltre sulla relazione cliente-agenzia: l’obbligo di verifiche biometriche ha aumentato l’incertezza per i passeggeri e il rischio di addebiti in aeroporto, compromettendo la fiducia verso gli intermediari che gestivano le prenotazioni. I viaggiatori si sono trovati di fronte a una scelta limitata di combinazioni di voli e servizi accessori, riducendo la possibilità di confrontare offerte combinate con vettori terzi.

Dal punto di vista competitivo, la somma delle pratiche ha favorito un trasferimento di volumi verso canali maggiormente controllati dalla compagnia, con conseguente indebolimento del ruolo degli intermediari indipendenti. Questo processo ha ridotto la pressione competitiva sui prezzi e sulle condizioni di vendita al consumatore finale, con possibili effetti duraturi sulla struttura del mercato distributivo del trasporto aereo in Italia.

FAQ

  • In che modo le agenzie hanno subito perdite economiche?
    Blocchi agli acquisti, chiusure account e limitazioni al canale Travel Agent Direct hanno ridotto vendite e commissioni, aumentando i costi operativi e gestionali.
  • Qual è stato l’effetto sulle OTA?
    Le OTA hanno visto diminuire la capacità di vendere biglietti direttamente, perdendo quote di mercato nel segmento low-cost e subendo ricadute su partner commerciali.
  • Come hanno reagito i consumatori alle limitazioni?
    I passeggeri hanno trovato minore possibilità di combinare offerte e servizi accessori e hanno affrontato il rischio di addebiti per mancato check-in online a causa delle verifiche biometriche.
  • Le pratiche hanno inciso sulla fiducia verso le agenzie?
    Sì: le verifiche obbligatorie e le difficoltà operative hanno eroso la fiducia del cliente nei confronti degli intermediari che gestivano le prenotazioni.
  • Che conseguenze competitive ha avuto il comportamento della compagnia?
    Ha favorito il controllo dei canali di vendita da parte della compagnia, indebolendo intermediari indipendenti e riducendo la pressione competitiva su prezzo e servizi.
  • Gli effetti potrebbero essere duraturi?
    Sì: la marginalizzazione degli intermediari e la riduzione della pluralità di offerta possono avere impatti prolungati sulla struttura distributiva del mercato aereo italiano.
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Reazione di Ryanair

Ryanair ha annunciato l’intenzione di impugnare la decisione dell’AGCM, definendola infondata e in contrasto con precedenti pronunce giudiziarie. In un comunicato ufficiale la compagnia sostiene che il suo modello di vendita è legittimo, che non sussiste una posizione dominante nel mercato rilevante e che le misure contestate rispondono a esigenze operative e di sicurezza. La reazione aziendale punta a delegittimare l’accertamento dell’Autorità, preannunciando ricorso agli organi giurisdizionali competenti per ottenere l’annullamento della sanzione.

Argomentazioni legali avanzate da Ryanair
La difesa della compagnia si concentra su due filoni principali: l’assenza di posizione dominante e la proporzionalità delle misure adottate. Ryanair sostiene che il mercato dei trasporti passeggeri è più ampio e comprende alternative come treni e autobus, pertanto la sua quota non configura una posizione dominante ai sensi dell’art. 102 TFUE. Inoltre, la società ritiene che gli strumenti introdotti, incluso il controllo di identità, fossero giustificati da esigenze operative e di prevenzione delle frodi, non da intenti anticoncorrenziali.

Riferimento alla sentenza della Corte d’Appello di Milano
Nella replica ufficiale Ryanair richiama la pronuncia della Corte d’Appello di Milano del gennaio 2024, che aveva giudicato conforme il suo modello commerciale in relazione a controversie precedenti. L’azienda invoca tale precedente per sostenere che l’AGCM avrebbe omesso di considerare elementi probatori e argomentazioni giuridiche già valutate positivamente dagli organi giurisdizionali, giustificando così il ricorso per la revisione della decisione sanzionatoria.

Strategia procedurale e possibili sviluppi
L’annunciato ricorso prevede la presentazione di memorie tecniche e perizie atte a dimostrare l’assenza di effetti anticoncorrenziali e la legittimità delle scelte operative. Ryanair punta anche a sollevare questioni di competenza e valutazione probatoria, chiedendo la disapplicazione degli addebiti sulla base di criteri di mercato più ampi. L’esito del contenzioso determinerà non solo l’eventuale modifica della sanzione, ma anche il quadro applicativo delle regole distributive nel settore aereo italiano.

Impatto comunicativo e relazioni con partner
Parallelamente all’azione legale, la compagnia ha intrapreso un’attività di comunicazione rivolta a clienti e partner commerciali per mitigare gli effetti reputazionali. Ryanair ha ribadito la continuità operativa e il rispetto degli impegni contrattuali, cercando di rassicurare le agenzie che collaborano con la compagnia. L’azienda mira a contenere ricadute commerciali e a mantenere stabilità nei rapporti con le OTA e i canali diretti, in vista delle fasi giudiziarie successive.

FAQ

  • Ryanair impugnerà la sanzione?
    Sì, la compagnia ha annunciato l’intenzione di presentare ricorso contro la decisione dell’AGCM.
  • Su quali basi giuridiche Ryanair contesta la decisione?
    Contesta la qualificazione di posizione dominante e sostiene la proporzionalità delle misure adottate, richiamando anche precedenti giudiziari favorevoli.
  • Quale precedente giuridico viene richiamato da Ryanair?
    Ryanair cita la sentenza della Corte d’Appello di Milano del gennaio 2024 come elemento favorevole alla legittimità del suo modello di vendita.
  • La compagnia ha intrapreso azioni di comunicazione verso partner e clienti?
    Sì, ha rilasciato comunicazioni per rassicurare su continuità operativa e impegni contrattuali.
  • Che effetti potrà avere il ricorso sul mercato?
    Il contenzioso potrà influenzare l’applicazione delle regole distributive e le pratiche commerciali adottabili dalle compagnie in Italia.
  • Cosa succederà mentre è pendente il ricorso?
    La sanzione resta notificata; eventuali sospensioni o modifiche dipenderanno dalle decisioni dei giudici che esamineranno il ricorso.
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