Rottamazione Quinquies e Pensioni Anticipate Come Pagare le Cartelle per Andare in Pensione Prima

come funziona la rottamazione quinquies e il collegamento con le pensioni
La rottamazione quinquies rappresenta un’opportunità fondamentale per i contribuenti che intendono regolarizzare debiti fiscali e contributivi accumulati fino al 31 dicembre 2023, con un impatto significativo non solo sul piano fiscale, ma anche previdenziale. Attraverso questa misura, è possibile sanare integralmente le pendenze affidate all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, inclusi i contributi previdenziali omessi, a esclusione di quelli accertati dall’INPS.
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Il funzionamento della rottamazione si basa sull’eliminazione di sanzioni, interessi e somme aggiuntive di riscossione, riducendo quindi l’importo dovuto alla sola quota capitale originaria. Questo è cruciale in ambito previdenziale poiché il pagamento integrale dei contributi consente di recuperare periodi contributivi mancanti, che possono risultare determinanti per il raggiungimento dei requisiti pensionistici. In pratica, grazie a questa regolarizzazione, chi ha debiti contributivi può anticipare la pensione completando i versamenti necessari.
Il collegamento tra la rottamazione quinquies e le pensioni nasce dalla possibilità di rendere utili ai fini pensionistici i contributi così pagati. Una volta saldato il debito, infatti, i contributi vengono riconosciuti dall’INPS, consentendo di colmare lacune che altrimenti comporterebbero un ritardo nell’accesso al trattamento pensionistico.
È importante ribadire che questo meccanismo non costituisce un premio, ma una chance concreta per chi vuole regolarizzare la propria posizione contributiva, con un impatto diretto sui termini entro cui sarà possibile andare in pensione. L’effetto anticipatorio si applica a condizione che i pagamenti siano completati, poiché solo la totalità degli importi resi utili consente l’immediata valorizzazione ai fini del diritto pensionistico.
benefici e criteri per l’accesso alla pensione anticipata tramite il pagamento delle cartelle
La rottamazione quinquies rappresenta un’occasione strategica per accedere anticipatamente al trattamento pensionistico, a patto che i contributi previdenziali oggetto di riscossione siano integralmente sanati. Il beneficio principale consiste nel recupero di periodi contributivi mancanti, spesso decisivi per il conseguimento del requisito minimo necessario per la pensione di vecchiaia o anticipata.
L’elemento chiave è la tempestività nel pagamento: solo il versamento completo dei contributi regolarizzati rende immediatamente utili tali periodi, permettendo un anticipo dell’età di pensionamento rispetto a quanto consentito dai soli contributi versati nel tempo. Questo aspetto è particolarmente rilevante per chi è prossimo al raggiungimento dei requisiti anagrafici o contributivi.
I criteri per accedere a questa opportunità si basano su:
- la presenza di debiti contributivi riferiti a periodi antecedenti fino al 31 dicembre 2023;
- la possibilità di sanare tali debiti tramite la rottamazione quinquies;
- il rispetto della scadenza per l’adesione e il pagamento totale o anticipato delle somme dovute.
Va sottolineato che la mera iscrizione alla rottamazione senza l’effettivo versamento integrale non produce alcun effetto sull’anzianità contributiva utile per la pensione. Pertanto, la strategia di chi mira a un anticipo pensionistico deve prevedere un’attenta pianificazione finanziaria per completare il saldo entro i termini previsti.
Chi presenta lacune contributive connesse a debiti tributari può trasformare questa situazione in un’opportunità di anticipo pensionistico, purché scelga di onorare totalmente gli importi residui attraverso la rottamazione quinquies.
modalità di adesione, pagamento e tempistiche per la rottamazione dei contributi previdenziali
La procedura per aderire alla rottamazione quinquies prevede la presentazione della domanda entro la scadenza fissata al 30 aprile 2026, termine oltre il quale non sarà più possibile beneficiare delle condizioni agevolate previste dalla norma. La domanda può essere trasmessa online tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione o avvalendosi dell’assistenza di intermediari abilitati.
Una volta accolta la richiesta, il contribuente dovrà procedere al pagamento delle somme dovute secondo modalità flessibili: è possibile scegliere tra il saldo in un’unica soluzione o la rateizzazione fino a un massimo di 54 rate bimestrali, estese pertanto su un arco temporale fino a 9 anni. La prima scadenza per il versamento, sia nel caso di pagamento integrale che della prima rata, è fissata al 31 luglio 2026.
È essenziale evidenziare che per rendere immediatamente utili ai fini previdenziali i contributi sanati, il pagamento deve essere effettuato per intero entro la data di decorrenza della pensione. L’inizio dell’efficacia contributiva, infatti, è sottoposto ai tempi tecnici necessari affinché l’INPS riceva conferma dall’ente gestore della riscossione e possa aggiornare le posizioni contributive.
Mentre la rateizzazione consente di diluire l’impegno economico nel tempo, chi intende usufruire dell’anticipo pensionistico già a partire dal 2026 dovrà necessariamente optare per il versamento in un’unica soluzione o comunque completare l’intera somma entro l’anno, poiché solo così i contributi saranno immediatamente riconosciuti. La rottamazione quinquies, quindi, combina flessibilità nei pagamenti con vincoli stringenti sul completamento del saldo per poter avere effetti concreti sull’accesso anticipato alla pensione.




