Robbie Williams parla di matrimonio e relazioni dopo il film Better Man
Robbie Williams e il film Better Man
Il 1 gennaio 2025 segnerà l’uscita nelle sale italiane di Better Man, un film biografico che promette di catturare l’attenzione del pubblico grazie alla vita movimentata di Robbie Williams, vera icona della musica degli anni ’90. Diretto da Michael Gracey, la pellicola offre uno sguardo approfondito nell’esistenza di un artista che ha saputo conquistare il mondo con il suo carisma e il suo talento. Williams non ha mai nascosto la sua natura eccentrica e la sua ironia, elementi che emergono anche in questa nuova avventura cinematografica in cui riflette su esperienze personali e professionali.
Il film si preannuncia come una celebrazione non solo del suo successo, ma anche degli alti e bassi che lo hanno accompagnato, tracciando un percorso che va dall’infanzia fino alla fama internazionale. La scelta di raccontare la propria vita in modo così aperto denota la volontà di Williams di non presentarsi solo come una star, ma come un uomo che ha affrontato numerose sfide, rendendo Better Man una delle opere più attese del 2025.
La trama e i momenti salienti
Il film Better Man intende offrire una narrazione complessiva e coinvolgente della vita di Robbie Williams, esplorando sia i momenti di successo che quelli di profonda difficoltà. La pellicola ripercorre le fasi significative della carriera di Williams, dalle sue prime esperienze con i Take That alla sua affermazione come solista. Tra i momenti clou del film, spiccano i periodi di lotta contro la depressione e la dipendenza, elementi che hanno caratterizzato gran parte della sua esistenza.
Oltre a questi aspetti più drammatici, il film non tralascia i trionfi. Dalla riscossa musicale di Williams negli anni 2000 al suo incontro con la prima vera grande amore, il film promette di mostrare anche il lato umano e vulnerabile del cantante. Non mancheranno scene che raccontano i backstage dei concerti, i rapporti con i fan e gli affetti più cari, con un’attenzione particolare alla sua infanzia complicata, arricchita da elementi di introspezione e autoanalisi.
Il racconto è costruito non solo per emozionare, ma anche per far riflettere su quanto il successo possa essere effimero e su come ogni scelta nella vita di un artista possa portare a conseguenze inaspettate. La narrazione dettagliata di questi eventi chiave, combinata con la fantasia cinematografica delle riprese, fa di Better Man un’opera destinata a lasciare il segno nel panorama biografico cinematografico.
La figura della scimmia nel film
Uno degli elementi più intriganti della pellicola Better Man è la sua centralità nella figura della scimmia, simbolo che Robbie Williams ha scelto di utilizzare per rappresentare un aspetto fondamentale della sua personalità. Questa scelta non è casuale; il cantante descrive se stesso come una “scimmietta da palcoscenico”, un artista che, attraverso il suo modo di esibirsi, cerca di portare gioia e risate ai suoi fan. Il personaggio, interpretato da Jonno Davies, è dotato di effetti speciali che ne amplificano l’ironia e l’aspetto ludico, creando un contrasto sorprendente con le tematiche più serie trattate nel film.
Williams spiega che il suo alter ego scimmiesco rappresenta una forma di libertà e spontaneità, un rifugio dalla pressione e dalle aspettative del mondo dello spettacolo. La scimmia, in questo senso, diventa un emblema della sua voglia di divertirsi e di non prendersi sempre troppo sul serio, evidenziando una personalità che, seppur segnata da esperienze complesse, cerca sempre di mantenere un contatto con l’umorismo e la leggerezza. Questa figura si rivela centrale nella narrazione, rendendo il film non solo un racconto biografico, ma anche un viaggio attraverso l’artisticità di un uomo che ha saputo, fin da giovane, trovare la sua voce e il suo posto nel mondo.
La creazione e l’uso della figura della scimmia nel film sono quindi emblematici: essa incarna l’idea di ribaltare le aspettative, trasformando le difficoltà in opportunità di crescita e intrattenimento. La scelta di utilizzare un simbolo così vivace e, al contempo, complesso permette a Robbie Williams di esplorare le sue contraddizioni, aggiungendo un ulteriore strato di profondità a ciò che il pubblico potrà vedere in Better Man.
Confessioni sul matrimonio
Nel corso dell’intervista, Robbie Williams ha rivelato aspetti molto personali riguardo la sua vita coniugale, rivelando che il suo matrimonio è stato, per lui, una vera “scommessa”. Le sue parole, dirette e senza pudore, mettono in luce la consapevolezza del cantante riguardo le sue limitazioni e impulsività. Williams, noto per la sua vita sentimentale turbolenta, ha esternato quanto sia stato difficile per lui mantenere un impegno monogamo, affermando: “Non riuscivo a tenere il mio pene nei pantaloni”, un’affermazione che suscita stupore ma che riflette sincerità e autenticità.
L’artista ha spiegato che sposarsi con la moglie si è rivelato un passo significativo, eppure gravoso. È evidente che la fedeltà rappresenti per lui una sfida notevole, un’ardua decisione che ha comportato una profonda riflessione. Nonostante queste difficoltà, il matrimonio è anche per Williams un sogno che si avvera, un passo desiderato e voluto nella sua vita. La contraddizione di sentirsi sia un “scommettitore” che un “sognatore” crea un’immagine complessa della sua personalità, un uomo che lotta tra desideri e responsabilità.
La vulnerabilità mostrata durante l’intervista rivela un lato meno noto di Robbie Williams, tipicamente protetto dall’immagine di star internazionale. Questa rivelazione contribuisce a umanizzare il cantante, permettendo ai fan di collegarsi a lui non solo come artista, ma anche come persona che affronta le medesime battaglie emotive e relazionali di tanti. Il suo cammino nel matrimonio, costellato di paure e speranze, si intreccia così con la sua storia di vita, rendendo ogni aspetto della sua vita un capitolo di un racconto più grande, quello di un uomo in continuo equilibrio tra la celebrazione e la sfida personale.
Un equilibrio tra impulsività e sogni
Robbie Williams ha sempre mostrato una natura impulsiva che ha influenzato profondamente il suo percorso di vita e carriera. Questa impulsività si fa sentire nei suoi rapporti interpersonali, nelle decisioni professionali e, in modo particolare, nella sua vita sentimentale. La scelta di affrontare il matrimonio come una “scommessa” rivela quanto Williams sia consapevole delle sue inclinatezze caratteriali. La sua propensione a cercare emozioni forti, unita alla sfida della monogamia, ha generato una tensione costante tra la realtà dei propri desideri e le aspettative sociali.
Il cantante ha messo in luce come questi fattori abbiano plasmato le sue relazioni, mostrando che anche un uomo noto per il suo carisma e talento può sentirsi vulnerabile di fronte a questioni emotive. La sincerità con cui affronta temi come l’impulsività sessuale rappresenta una parte importante della sua autenticità. La lotta interna tra il desiderio di vivere liberamente e la responsabilità di un impegno duraturo costituisce un argomento di riflessione profonda, non solo per Williams, ma anche per chiunque si trovi a gestire conflitti simili nella vita.
La sua storia ci offre un esempio di come sia possibile cercare un equilibrio tra aspirazioni e realtà, sottolineando l’importanza della comunicazione e dell’onestà nelle relazioni. Williams si trova a cavallo tra i sogni di un artista di successo e le complessità della vita personale, un contrasto che arricchisce la sua narrazione e la rende universale. Attraverso questo processo di introspezione, egli riesce a dare voce a molte delle sfide affrontate da individui che, come lui, cercano un posto nel mondo senza rinunciare ai propri sogni e desideri. È questa continua ricerca di equilibrio che rende la sua storia così affascinante e relatable, trasformando ogni scelta in un potente strumento di autoanalisi e crescita personale.