Risparmiare sulle commissioni delle carte di credito: un costo in forte crescita che può essere contenuto.
di Flavio Magni – Partner, Expense Reduction Analyst
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Il divieto di utilizzo del contante nelle transazioni commerciali obbliga molte aziende a dotarsi di sistemi e dispositivi di pagamento elettronico con carte di credito, carte di debito e Pos. Ci sono diverse opportunità in commercio, più tradizionali, come il pagamento attraverso un terminale di carta di credito collegato presso l’esercente ad una banca tramite una linea telefonica, o più innovative, come ad esempio, la carta ricaricabile PayPal del circuito Mastercard.
Quando i pagamenti sono effettuati con carta di credito, i commercianti non ricevono l’intero importo di acquisto, in quanto devono pagare commissioni connesse con l’elaborazione del pagamento elettronico effettuato con la carta. Questo è il motivo per cui a volte anche gli acquirenti sono invitati a pagare anch’essi una piccola commissione in aggiunta al prezzo del loro acquisto.
Con i libretti degli assegni che scompaiono o comunque in forte declino (in alcuni paesi, sono già una cosa del passato) è sempre più frequente incontrare aziende che si dotano di questi strumenti di pagamento elettronico; di conseguenza crescono anche le richieste di ottimizzazione di questa categoria di costo.
Le commissioni su carte di credito hanno diverse strutture e modalità che rendono a volte difficile per le imprese seguire e controllarne i costi effettivi. Eppure queste commissioni, che di solito variano mediamente dal 2% al 5% dell’importo totale da pagare, possono essere significativamente ridotte e quindi aiutare l’azienda a raggiungere importanti risparmi.
Ci sono diverse tariffe associate ai differenti circuiti utilizzati, come ad esempio una tassa di deposito per aprire un conto, una quota annuale di mantenimento, una commissione interbancaria per stabilire la comunicazione con la banca per autorizzare il pagamento, una commissione per ogni transazione, ecc. Spesso tutte queste componenti sono rappresentate come una sola commissione, cosa che rende più difficile, in particolare per le PMI, una eventuale negoziazione; mentre per le grandi aziende con volumi di transazioni molto elevate è ragionevolmente più semplice.
La soluzione? Uno specialista focalizzato sulle commissioni di carte di credito porterà le aziende, soprattutto le PMI, a rivedere razionalmente questo servizio ed i costi associati che devono sostenere.
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Con una profonda conoscenza del mercato e di una vasta banca dati a disposizione, l’esperto sarà in grado di consigliarvi sui costi del servizio: contratto di noleggio o di acquisto delle apparecchiature per effettuare le transazioni, i tassi, i rimborsi, clausole penali, mensile minimo o massimo sulle somme veicolate, sono esempi su cui incidere per ridurre i costi e generare extra-profit.
Dopo aver analizzato la spesa della società e le reali esigenze, lo specialista contribuirà a scegliere tra le migliori opportunità di mercato e a calcolarne i benefici futuri.
Flavio Magni – fmagni@expensereduction.com
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