Ogni volta che arriva una bolletta spesso si dice una micro-preghierina prima di aprirla, nella speranza che l’ammontare non sia una salassata… almeno questo lo fa chi non conosce i propri consumi di energia elettrica e gas.
Perché in realtà chi li tiene sotto controllo ha già un’idea di quello che sta spendendo e soprattutto ha già messo in atto comportamenti volti a ridurre gli importi da pagare per le utenze.
Infatti, anche se non è possibile controllare il costo dell’energia, è comunque possibile ridurre gli sprechi, o i comportamenti che fanno crescere la spesa a parità di consumo.
Certamente molto dipende dalle peculiarità della propria abitazione: dimensioni, quantità, frequenza e classe degli elettrodomestici utilizzati , caldaia, tipo di riscaldamento, eccetera e non meno importante è la presenza in casa: una persona che lavora fuori tutto il giorno non potrà consumare quello che consuma una casalinga!
Tuttavia, mantenere monitorati i consumi può mostrare quali siano i comportamenti inutilmente spreconi e a mettere in luce eventuali “buchi neri” che non ci aspetteremmo.
Il potere di un’App
Wekiwi propone, tra le sue idee innovative, un’App che permette ai suoi clienti di verificare ogni volta che si vuole quale sia il consumo di energia elettrica che viene prodotto dai propri comportamenti.
Ad esempio, potremmo non renderci effettivamente conto di quanto consuma una vecchia lavatrice fatta partire automaticamente, tramite la programmazione dell’orario, un’ora prima di rientrare dal lavoro in modo da poter poi stendere i panni appena lavati quando rientriamo a casa; potrebbe sembrare un comportamento perfettamente ottimizzato in termini di tempistiche, ma difficilmente lo sarà per quanto riguarda i consumi, infatti finché non viene rilevata concretamente la portata delle nostre azioni diventa difficile comprenderne lo spreco.
La vecchia lavatrice potrebbe essere ormai classificata in una classe energetica che ne rende antieconomico l’utilizzo rispetto ad un nuovo acquisto, ciò significa che la spesa per farla funzionare potrebbe essere superiore alla spesa per una nuova lavatrice più il relativo consumo di quest’ultima; oltre al fatto che se la tariffazione applicata dal nostro fornitore è trioraria e la lavatrice viene fatta partire intorno alle 17.30, quando il costo dell’energia è ancora al massimo, la spesa aumenta ulteriormente, senza produrre una differenza nella pulizia dei panni rispetto ad un ciclo di lavaggio avviato alle 20.00.
Con l’App di Wekiwi non solo il consumatore ha la possibilità di verificare i propri consumi, ma viene incentivato a farlo, grazie a due dinamiche che il fornitore mette in pratica con la sua proposta.
Innanzitutto il cliente, per poter sottoscrivere il contratto, deve scegliere l’importo che prevede di consumare, che verrà chiamato Carica (una sorta di prepagamento come quella del telefono) e che andrà a sostituire la stima dei consumi che in genere viene effettuata dal fornitore.
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Poiché di solito il cliente, quantomeno all’inizio non ha un’idea precisa di quali siano i propri consumi e di conseguenza nemmeno di quale sia l’importo corretto da selezionare per la spesa mensile, il sito internet di Wekiwi è dotato al suo interno di un simulatore di calcolo che il cliente visualizza al momento in cui decide di sottoscrivere il contratto e che, nell’ipotesi in cui fosse invece già ferrato sui suoi consumi, può bypassare accedendo alla sezione successiva.
Attraverso l’utilizzo del simulatore di calcolo l’utente acquisisce consapevolezza di quali siano i comportamenti che producono maggiori o minori costi ed anche di quale dovrebbe essere la sua spesa.
In un secondo momento, Wekiwi mette in campo l’altro accorgimento per indurre le persone a tenere sotto controllo le spese: se l’importo scelto corrisponde alla spesa effettivamente realizzata, o comunque non la eccede, il cliente ha diritto ad uno sconto in bolletta.
Come si fa a rispettare l’importo selezionato in un momento precedente a quello in cui non si aveva ancora piena coscienza di come funzionavano i propri consumi ed in cui il calcolo era stato effettuato da un simulatore che, per definizione, non può corrispondere al 100% alla propria realtà?
Semplicemente tenendo controllati nella App i consumi effettivi e, in caso di scostamento, modificando l’importo scelto, senza nessuna difficoltà proprio dalla propria area personale online.
Naturalmente, se un cliente non rispetta la Carica scelta non sarà la fine del mondo, ma per il periodo di riferimento perderà il diritto allo sconto, che visti i tempi fa invece molto comodo.
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Il consumatore consapevole
Proprio come rafforzativo di questa filosofia del “mi informo e agisco di conseguenza” in merito ai consumi, il consumatore sarà portato a cercare altri comportamenti che possono generare risparmio sulle bollette.
Alcuni di essi potranno essere attuati aggiuntivamente con Wekiwi, altri dipenderanno di più dalla sua attitudine al cambiamento delle proprie abitudini in funzione dei risultati ottenibili.
Più nel dettaglio, ciò che il consumatore potrà fare con Wekiwi per ridurre ulteriormente la spesa sarà innanzitutto la scelta della periodicità della fatturazione: più sarà ampio il periodo tra una fatturazione e l’altra e minore sarà la spesa, infatti per una fatturazione quadrimestrale non verrà richiesto nessun pagamento aggiuntivo, mentre per una più frequente il costo aumenterà in funzione dell’aumento del numero di bollette annuali, quindi 0,50€ a fattura per una fatturazione trimestrale e 1€ a fattura per una fatturazione bimestrale.
Il costo per la fatturazione frequente non è effettivamente molto consistente, ma la logica è soprattutto quella di mostrare come un pochino da una parte ed un pochino dall’altra il costo complessivo della bolletta possa diminuire in modo sostanzioso.
Un’altra modalità di ridurre la spesa con Wekiwi è quella di rivolgersi all’assistenza online in caso di necessità, tramite email oppure meglio ancora nella propria area personale del sito proprio alla voce “Assistenza” – “Richiedi assistenza”.
In questo modo non sarà necessario compilare l’odioso modulo dei reclami ed il tutto verrà gestito con efficienza e rapidità, diminuendo le spese per il call center del fornitore, che premierà il proprio cliente con un ulteriore sconto denominato “sconto online”.
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Sempre relativamente al proprio rapporto col fornitore, sarà importante scegliere la tariffazione più adatta alle proprie esigenze: di default la tariffa proposta è quella trioraria, ovvero con la suddivisione per orari e giorni della settimana in 3 fasce di costo, dove il costo maggiore si ha nelle ore diurne dei giorni feriali, per diminuire un po’ nelle ore di prima mattina e in serata, mentre la fascia col costo minore sarà nel periodo notturno e domenicale.
Se è funzionale per la propria situazione mantenere questa fascia i risparmi nell’utilizzare gli elettrodomestici principalmente dopo cena saranno cospicui, ma se è invece necessario farne uso durante la giornata sarà probabilmente più comoda la monoraria, con un costo sempre uguale dato dalla media delle fasce della trioraria.