Riparare uno smartphone danneggiato: BlackBerry Z10 va in controtendenza dato che è facile da riparare secondo Ifixit
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Lo Z10 è uno degli ultimissimi modelli di smartphone prodotti dalla BlackBerry, la società canadese che ha spianato la strada per il mercato dei dispositivi mobili, che oggi sono appannaggio di Apple e, seppur in misura leggermente minore, Samsung.
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Dopo un periodo di oblio, BlackBerry ha deciso di rilanciare la sfida e lo farà, appunto, con lo Z10, ufficialmente presentato al pubblico lo scorso 30 gennaio e che in questi giorni si appresta a fare il suo debutto sul mercato nord-americano: il nuovo smartphone della società canadese sarà caratterizzato da un processore dual-core da 1,5 GHz e un display di oltre 4 pollici con una risoluzione pari a 356 ppi.
Ma lo Z10 fa parlare di sé soprattutto per un altro dettaglio, anch’esso da non sottovalutare: secondo il sito specializzato iFixit, lo smartphone canadese avrebbe un indice di riparabilità pari a 8 su 10. A differenza dei modelli della concorrenza, infatti, il BlackBerry Z10 farà la gioia degli smanettoni che si divertono a smontare e rimontare i telefonini che gli capitano per la loro strada: in questo caso, non c’è alcun bisogno di usare strumenti speciali per il disassemblaggio, vista l’assenza di colle e adesivi che sigillano letteralmente il dispositivo.
Gli autori del blog iFixit che hanno testato lo Z10 hanno messo in risalto la batteria rimovibile, la quale garantisce fino a 10 ore consecutive di conversazione in 3G e quasi due settimane di autonomia in stand-by grazie alla capacità da 1800 mAh contenuti negli ioni di litio.
Pienamente approvata anche la scelta di mettere i jack per gli auricolari nella parte alta dello smartphone.
Sempre sulla recensione pubblicata su iFixit, viene data parecchia enfasi alla facilità con la quale si è proceduti allo smontaggio dello Z10, cosa non possibile, ad esempio, sugli iPhone, sui Galaxy e sui Lumia.
Ma la cosa che ha davvero entusiasmato i recensori è che la scheda madre è fissata solamente da alcune viti che servono a bloccare la copertura di plastica dello smartphone ed è tenuta in posizione esclusivamente da qualche connettore, senza usare colle e adesivi.
L’unica nota stonata, a detta degli smanettoni di iFixit, è che il sottilissimo schermo sia altamente integrato, forse fin troppo, visto che il digitalizzatore viene applicato sul vetro fuso: tale scelta applicativa comporta un aumento dei costi di riparazione qualora il display si danneggiasse a seguito di una caduta.
Comunque, tralasciando questa pecca in fin dei conti trascurabili, l’impressione che si ricava è che il BlackBerry Z10, almeno dal punto di vista tecnico, sia stato promosso a pieni voti: purtroppo, nonostante una società distributrice abbia ordinato almeno un milione di pezzi dello Z10, il debutto negli Stati Uniti sarebbe avvenuto in sordina, anche a causa del declassamento della BlackBerry da buy a neutral a opera dell’agenzia di rating Goldman Sachs, tarpando ulteriormente le ali alla società canadese.
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