Rilasciato il nuovo aggiornamento firmware Android 4.2.2 Jelly Bean: già in arrivo per Galaxy Nexus, il Nexus 7 e il Nexus 10.
Il nuovissimo aggiornamento per Android alla versione 4.2.2 (si tratta del Jelly Bean) è stato rilasciato da Google per Galaxy Nexus, il Nexus 7 e il Nexus 10., i potenti smartphone targati Samsung.
Il sistema è adesso scaricabile e installabile via wireless.
Negli intenti della compagnia proprietaria del noto motore di ricerca ci sarebbe quello di rendere l’aggiornamento accessibile a tutti i dispositivi targati Android di ultima generazione.
L’aggiornamento in precedenza aveva già coinvolto altri componenti della gamma Nexus, tra cui il Nexus 7, il Nexus 10 e il Galaxy Nexus.
I miglioramenti introdotti sono per lo più relativi alla risoluzione dei bug presenti nelle precedenti versioni e non introducono nessuna rivoluzione. Essi riguardano principalmente la stabilità generale del sistema con una maggiore accessibilità all’interfaccia WiFi e l’eliminazione di alcuni bug che affliggevano il Bluetooth.
Non mancano poi gli aggiornamenti sul fronte sicurezza, settore su cui Google ha puntato gli occhi già a partire da Android 4.2, introducendo importanti e significative novità come il monitoraggio di malware e affinando di volta in volta il sistema con piccoli provvedimenti volti a incrementare il livello di sicurezza del sistema e rendere più facile la vita degli sviluppatori e più sicura quella degli utenti.
Come Google stessa annuncia tra le pagine del blog ufficiale “Android Developer” è stata cambiata la modalità di debug USB cui si accede ogni qual volta lo smartphone viene connesso ad un qualsiasi computer attraverso l’apposito cavo. Adesso è possibile inibire definitivamente questa modalità o autorizzare solamente un elenco predefinito di pc il ché apre a innumerevoli possibilità sul piano della sicurezza. Si pensi alla possibile nascita di applicazioni di settore, lanciabili soltanto quando il device è connesso a un particolare computer o a tanti altri campi di applicazione.
Si tratta di accorgimenti senza ombra di dubbio utili, ma che pongono pesanti limitazioni sull’operato degli sviluppatori e che potrebbero fare storcere il naso ai fan più sfegatati di Android, che apprezzano il sistema soprattutto per l’apertura del suo ecosistema in contrapposizione con l’ostinata chiusura dei sistemi basati su iOS di Apple.
L’aggiornamento è scaricabile in automatico o manualmente e l’OTA occupa circa 51 MB di memoria. A seguito dell’installazione il sistema verrà ricondotto alla ROM sock come è consuetudine per tutti gli aggiornamenti effettuati.