Riforma commercialisti innovativa con tirocinio anticipato e sviluppo competenze multidisciplinari per nuova professione

Riorganizzazione delle competenze e attività professionali
La riforma dei dottori commercialisti e degli esperti contabili introduce un cambiamento strutturale nelle competenze e nelle attività professionali, volto a definire con chiarezza i confini operativi della categoria. Il Governo è chiamato a stabilire una netta distinzione tra le funzioni riservate per legge, come la presentazione delle dichiarazioni fiscali e il ruolo di liquidatore nelle procedure concorsuali, e quelle attività non esclusive ma storicamente centrali per la professione. Questi ambiti comprendono aree fondamentali quali il diritto tributario, l’economia aziendale, la finanza, il diritto societario e il giuslavorismo.
Indice dei Contenuti:
Questa revisione mira a eliminare sovrapposizioni e ambiguità che hanno caratterizzato il settore, migliorando la trasparenza verso clienti, imprese e istituzioni. Un quadro normativo più definito contribuirà a rafforzare la credibilità e l’efficacia dell’intervento dei professionisti, valorizzandone il ruolo strategico nei processi decisionali e gestionali delle imprese.
Il riordino delle competenze viene concepito come risposta concreta alle nuove esigenze economiche e normative, ponendo le basi per una professione adeguata alla complessità del tessuto produttivo contemporaneo, in grado di offrire servizi specializzati e integrati con un’elevata qualità tecnica.
Anticipazione del tirocinio e accesso facilitato alla professione
Un elemento di forte innovazione contenuto nella riforma è l’anticipazione del tirocinio obbligatorio, che potrà essere svolto parallelamente agli studi universitari. Sono previsti 18 mesi di tirocinio differenti per chi aspira a diventare esperto contabile – da effettuare nel triennio – e per chi punta al titolo di dottore commercialista – da completare durante il percorso magistrale. Questa modifica snellisce notevolmente i tempi di accesso alla professione, permettendo agli studenti di accumulare esperienza pratica mentre completano la formazione accademica.
Questo passaggio determina una vera e propria accelerazione nel percorso verso l’esame di Stato e l’abilitazione professionale, riducendo il gap tra teoria e pratica e consentendo un ingresso più rapido e qualificato nel mondo del lavoro. L’iniziativa risponde anche alla necessità di contrastare il calo delle nuove iscrizioni agli ordini professionali, rendendo la carriera più accessibile e attrattiva per le nuove generazioni.
L’anticipazione del tirocinio contribuisce inoltre a migliorare la preparazione pratica dei futuri commercialisti, che potranno affrontare le sfide operative in modo più consapevole e con un bagaglio di competenze aggiornato. Questa riforma si configura come un efficace strumento per potenziare la formazione professionalizzante, integrando il sapere teorico con l’esperienza sul campo sin dalle fasi iniziali del percorso accademico.
Società tra professionisti e sviluppo di competenze multidisciplinari
La riforma introduce norme specifiche per il rafforzamento delle società tra professionisti, favorendo forme aggregative capaci di valorizzare competenze multidisciplinari e di adeguarsi alle dinamiche di un mercato sempre più complesso. L’introduzione di regolamentazioni chiare sull’iscrizione e sul funzionamento di tali società punta a stimolare modelli organizzativi contemporanei, in grado di offrire servizi integrati e di elevato valore aggiunto.
Questi nuovi assetti promuovono la collaborazione tra specialisti di diverse discipline, facilitando l’accesso a una gamma più ampia di prestazioni professionali e rispondendo alle esigenze di imprese e clienti che richiedono competenze articolate e trasversali. La capacità aggregativa diviene così strumento strategico per incrementare efficienza, qualità del servizio e competitività, allineando la professione agli standard internazionali.
La riforma, inoltre, prevede un sistema di responsabilità condivisa nelle società tra professionisti, con regole precise a tutela sia dei clienti sia degli operatori coinvolti, garantendo trasparenza e correttezza nella gestione delle attività professionali.
In una fase in cui la complessità normativa e le richieste del mercato richiedono una visione integrata, la possibilità di operare in forma associata o societaria arricchisce il ruolo dei commercialisti e degli esperti contabili, trasformandoli in veri e propri consulenti strategici in grado di affrontare efficacemente le sfide multidisciplinari contemporanee.
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