Ricerche su Google: nuova strategia, più risposte e meno link
Le ricerche su Google saranno presto ottimizzate. Il colosso di Mountain View ha ufficializzato la notizia di voler cambiare strategia in merito ai risultati da mostrare agli utenti che utilizzano il proprio motore di ricerca. La sintesi di questo nuovo modo di rispondere alle esigenze di chi effettua ricerche su Google è tutta qui: fornire più risposte e meno link (anche se questi ultimi saranno comunque presenti).
Come spiegato sul comunicato ufficiale diffuso da Google: “Eravamo soliti mostrare solo dieci link fra i risultati e poi l’utente avrebbe dovuto andare a scegliersi il miglior sito da consultare, il che è un’operazione che richiede del tempo. Adesso stiamo cercando di migliorare le risposte dirette in modo da rendere le ricerche su Google più veloci, più semplici e più naturali“.
Ricerche su Google: la trasformazione del motore di ricerca
La tendenza di Google ha migliorare sempre di più l’esperienza di ricerca dell’utente, ha fatto registrare nuove strategie già a partire dallo scorso mese di agosto. L’azienda di Mountain View ha progressivamente smesso di fornire solo link agli utenti e ha potenziato le sue ricerche offrendo pannelli informativi in merito a luoghi, cose, persone e strumenti ad hoc.
I cambiamenti stanno avendo un grande impatto sul modo in cui Google monetizza. Gli annunci pubblicitari che compaiono in risposta alle ricerche effettuate dagli utenti adesso sembrano molto simili agli elenchi dei prodotti disponibili su Amazon: se si cerca un hotel, ad esempio, gli annunci che compaiono sono quelli delle camere che gli utenti desidererebbero prenotare (molto similmente a quanto accade su Expedia). Stesso discorso per le assicurazioni auto: al momento le ricerche su Google forniscono i prezzi praticati nel Regno Unito e presto dovrebbe adottare la stessa strategia anche negli Stati Uniti.
Ricerche su Google: polemiche
Il cambiamento in merito alle ricerche su Google non sta avvenendo senza polemiche: fornire risposte più dirette agli utenti significherebbe infatti far perdere traffico alle aziende che dipendono dal motore di ricerca. Alcuni, come Yelp, sono molto critici nei confronti di Google poiché starebbe favorendo, in questo modo, le proprie banche dati di informazioni piuttosto che i contenuti più pertinenti da rendere disponibili. Per Google, al contrario, questa è una strategia che potrebbe essere utile per “contrastare” la proliferazione degli smartphone, i cui display sono nettamente più piccoli e richiedono un’esperienza di ricerca diversa da quella che si ha su computer e tablet.