Ricaricare velocemente la batteria di tablet e cellulare con il tessuto sintetico che mentre ti muovi genera energia elettrica: si chiama Power Felt
E’ ormai opportunamente dimostrato che le batterie dei nostri sofisticati ingegni tecnologici, ci abbandonano al momento meno adatto.
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E’ anche certo, inoltre, che a tutti piacerebbe sapere che un giro in macchina o un giro di ballo potrebbero riavviare il nostro marchingegno in breve tempo e del tutto gratuitamente.
Utopia? Forse.
Probabilità? Sicuro!
Basta dare un’occhiata al web e scoprire, velocemente, quanto un certo David Carroll, sta cercando di mettere a punto (forse riuscendoci già) con le sue ricerche nei campi della fisica e della tecnologia.
David Carroll, infatti, Direttore del laboratorio di nanotecnologia alla Wake Forest University in North Carolina, lavora da tempo su un progetto che riuscirebbe a farci avere la nostra tecnologia sempre pronta per l’uso.
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Curiosi? Non avete torto.
Il Direttore Carroll è riuscito a produrre un invidiabile tessuto che genera elettroni solo con del semplice movimento o calore.
Sappiamo che l’energia viene generata dall’interazione di uno o più sistemi che si muovono, per così dire, utilizzando la medesima forza. Tale forza può essere un movimento (ecco spiegato il giro in macchina o il giro di ballo) oppure del calore.
Il nostro nanotecnologo Carroll ha quindi ottenuto un tessuto che genera elettroni, ok, ma proprio grazie a movimenti e/o al calore dato addirittura anche dal nostro corpo.
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Il prototipo di tessuto in questione avrà dunque un effetto termoelettrico (sarà cioè in grado di trarre eneregia da una fonte di calore).
Sembra sia leggero, addirittura indossabile, per cui a noi non resterebbe che custodire il nostro prodotto hi-tech (sia uno smartphone, un tablet od anche un’altra tecnologia di diverso campo) a contatto con questo tessuto (in una tasca o in una custioda adatta) e lasciarlo ricaricare in modo praticamente continuo, gratuito e quasi inconsciamente.
Questo farebbe sì che il nostro gioiello non ci abbandoni mai più nel bel mezzo di una conversazione o mentre inviamo una mail importante o, perchè no, una foto da condividere su un social network!
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Ovvio che, come specifica lo stesso Direttore Carroll, tale invenzione (ennesima invenzione rivoluzionaria) non andrebbe a sostituire del tutto la batteria dell’oggetto, forse sarebbe davvero tanto o troppo una simile richiesta ma, sicuramente, risulta essere un’integrazione alla batteria originale del nostro tablet o del nostro ultimo modello di cellulare che non si spegnerebbe fino a quando non saremmo noi a deciderlo.
In un’intervista rilasciata dallo stesso Carroll e resa nota pochissimi giorni fa da Il Sole 24ore (dategli una sbirciata e sorriderete) lui stesso specifica che, per l’appunto, il tessuto potrebbe entrare a far parte del campo dell’abbigliamento.
Che dire allora? Potremmo avere un pantalone steso al sole ad asciugare e, nello stesso tempo, pronto a generare energia!
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