Ricaricare le cartucce di inchiostro e risparmiare
Sei ormai un esperto nel ricaricare le cartucce d’inchiostro. Da tempo hai imparato a rigenerare le cartucce della tua stampante una volta esaurite. Lo fai per risparmiare, per evitare di spendere periodicamente una certa quantità di denaro, visto che sei solito stampare parecchio.
Inizialmente ti limitavi ad acquistare delle cartucce compatibili, la soluzione migliore (fino ad allora) per risparmiare qualche soldo. Le cartucce compatibili, infatti, sono vendute ad un prezzo più basso perché non originali, cioè non realizzate dalla stessa azienda produttrice della tua stampante.
L’inchiostro in esse contenuto non è qualitativamente uguale a quello delle cartucce originali e ciò contribuisce ulteriormente alla diminuzione del prezzo dell’articolo. Se l’unico vantaggio riscontrabile nell’acquisto di cartucce compatibili è quello del risparmio, la scarsa durata e la bassa qualità dell’inchiostro sono invece due elementi a sfavore.
Le cartucce compatibili permettono, infatti, di stampare lo stesso numero di pagine stampabili utilizzando dell’inchiostro originale (alcuni tipi di cartucce consentono di stampare anche un numero inferiore di fogli). In più, la scarsa qualità dell’inchiostro compatibile potrebbe danneggiare le testine della tua stampante, otturare gli ugelli o riprodurre una stampa qualitativamente scadente (sbiadita, con striature, dai colori non fedeli all’originale riprodotto sullo schermo).
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In seguito, hai optato per un altro metodo che ti consentisse di risparmiare: la rigenerazione delle cartucce. Ti bastava rifornirti di flaconi di inchiostro compatibile a poco prezzo (uno nero, uno giallo, uno magenta ed uno ciano) da riversare all’interno delle tue vecchie cartucce una volta esaurite. Nulla di “ufficiale” dunque. Non avresti mai trovato cioè, sul mercato, dei flaconcini di inchiostro originale, della stessa marca della tua stampante, utili alla rigenerazione della cartuccia. Il procedimento di rigenerazione aveva sicuramente i suoi vantaggi ma pensa a quanto tempo e fatica richiedesse metterlo in pratica. Proviamo a ricordare insieme.
Ricaricare le cartucce “alla vecchia maniera”
Una volta terminato l’inchiostro, non facevi altro che estrarre la cartuccia dal suo slot, sollevare l’etichetta adesiva posta sulla sua parte superiore e posizionare il beccuccio del flaconcino di inchiostro compatibile in corrispondenza del foro della cartuccia.
Fin qui nessun problema, sebbene far rientrare il beccuccio del flaconcino all’interno del minuscolo foro della cartuccia non sempre è facile (quante volte ti sei ritrovato con le mani sporche di inchiostro?). In più, ricaricare le cartucce classiche, realizzate in plastica colorata non permette di vedere quando, in fase di rigenerazione, la cartuccia si stia riempiendo.
Anche utilizzando una siringa per prelevare poco alla volta l’inchiostro dalla boccetta per poi travasarlo all’interno della cartuccia, potresti rischiare di versarne troppo e vederne fuoriuscire una certa quantità, sporcando così il piano di lavoro su cui ti sei messo a fare l’operazione e sprecando del materiale inutilmente.
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Ricorderai anche quel momento in cui hai provato a rigenerare cartucce prive di fori. In questo caso, hai dovuto bucare la plastica in modo da riversare l’inchiostro all’interno della cartuccia. Sicuramente, ricorderai la difficoltà del processo e, ancora, l’inchiostro sparso sul piano di lavoro o sui tuoi vestiti.
Inoltre ricaricare le cartucce “alla vecchia maniera” comportava anche la, seppur minima, fatica di procurarsi dei guanti e almeno quattro diverse siringhe per prelevare i quattro colori da ricaricare.
Sebbene ti facesse risparmiare, questo metodo di ricarica aveva comunque i suoi svantaggi. Non avresti potuto ricaricare i serbatoi per più di quattro, cinque volte perché ad ogni ricarica la stampa avrebbe subito un calo di qualità; avresti dovuto aspettare almeno quattro o cinque ore dalla rigenerazione per far riposare l’inchiostro all’interno della cartuccia.
Con le nuove stampanti a cartucce ricaricabili diffuse in commercio, invece, hai finalmente risolto il noioso problema di ricaricare le cartucce che si ripresenta periodicamente.
Ricaricare le cartucce: Epson distribuisce le stampanti EcoTank
Da qualche tempo, infatti, e potremmo dire anche “finalmente!”, sono state introdotte sul mercato le cartucce ricaricabili. Solo alcuni modelli di stampanti presenti sul mercato dispongono di questi serbatoi d’inchiostro trasparenti che possono essere comodamente ricaricati una volta esauriti. Si tratta delle stampanti Epson EcoTank, ideate per professionisti o semplicemente per chi è solito stampare una grande quantità di pagine e, dunque, consumare moltissimo inchiostro.
In commercio trovi dei flaconcini da 70 ml di inchiostro originale ad un costo veramente contenuto. Ti basta acquistarne una confezione da quattro (cioè i colori utili alla stampa) per assicurarti una carica per i successivi due anni. Si, perché il vantaggio di ricaricare i serbatoi attraverso i flaconcini d’inchiostro originale sta proprio nella loro durata.
Pensa che il numero di pagine stampabili in bianco e nero con una sola carica è pari a 4000 mentre sale a 6500 nel caso in cui le stampe fossero a colori. Significa, dunque, poter stampare per due anni di seguito 270 pagine a colori e 165 in bianco e nero ogni mese. Avere la sicurezza di acquistare una stampante e non doversi preoccupare di dover acquistare cartucce per due anni è sicuramente uno dei fattori che maggiormente potrebbe spingerti alla scelta di una EcoTank.
La procedura di rigenerazione diventa così facile, veloce e pratica. I serbatoi sono proprio pensati per essere ricaricati. Ti basta, dunque, estrarre il tappo che occlude il foro del serbatoio, inserire il beccuccio del flaconcino d’inchiostro originale al suo interno e versare il liquido fino a che questo non sarà pieno. Non dovrai preoccuparti di versare l’inchiostro a piccole dosi per evitare di metterne troppo e che fuoriesca. I serbatoi, infatti, essendo trasparenti, ti permettono proprio di vedere il livello di liquido in essi contenuto e di fermarti una volta arrivati al limite del contenitore.
Non dovrai, inoltre, sforzarti di praticare alcun foro nella cartuccia o rischiare di sporcarti o farti male cercando di farlo. Come vedi, poter disporre di un sistema di ricarica pensato appositamente per chi vuole risparmiare e non per chi improvvisa cimentandosi in un metodo che consenta di farlo è uno dei vantaggi più grandi per chi è solito stampare decine e decine di pagine al giorno.
Infine, se sei da sempre stato attento all’ambiente, saprai bene quanto le cartucce esaurite siano tra i rifiuti più pericolosi per la natura. Acquistare diverse cartucce a distanza di breve tempo significa gettare tra i rifiuti una quantità sempre maggiore di merce inquinante. Le cartucce delle stampanti EcoTank, invece, poiché ricaricabili, limitano la dispersione di contenitori esauriti nell’ambiente contribuendo così ad una diminuzione del tasso d’inquinamento.
Ricaricare le cartucce di inchiostro con le stampanti Epson EcoTank: i modelli in commercio
Epson ha distribuito diversi modelli di stampante che consentono di ricaricare le cartucce d’inchiostro. Te ne riportiamo due tra i più gettonati dagli utenti e reperibili sia nei punti vendita fisici che online.
La prima è ET-4550, la più acquistata da chi stampa una gran quantità di pagine al giorno ed è in cerca di uno strumento che possa stampare decine e decine di fogli con una sola carica di inchiostro. Sarebbe noioso dover interrompere la stampa per sostituire le cartucce, no?
Con ET-4550, invece, puoi stampare, a carica piena, fino ad 11000 pagine in bianco e nero ad una velocità di tredici stampe al minuto ed otto pagine al minuto a colori. Considera, poi, che non dovrai ricaricare i serbatoi per due anni (se il tuo ritmo di stampa è comunque moderato) e che, dunque, per un buon arco di tempo avrai risparmiato diversi euro e ammortizzato i costi della stampante.
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ET-4550, come gli altri modelli della gamma, infatti, ha un prezzo più elevato rispetto alle classiche stampanti ma recuperabile nel giro di poco visti i lunghi tempi che trascorrono tra una ricarica e l’altra. Questo modello di stampante, inoltre, permette di inviare la stampa direttamente via mail o tramite smartphone, pc o tablet (ti basta scaricare l’applicazione iPrint sul tuo dispositivo) poiché disposto del collegamento Wi-Fi.
Il secondo modello che prendiamo ad esempio è, invece, l’ET-2550. Si tratta di un apparecchio utilizzabile come stampante, come fotocopiatrice e come scanner. Essendo multifunzione, dunque, potrai eseguire più operazioni tenendo in casa o in ufficio un solo strumento. Anche questo modello si contraddistingue per la velocità di stampa e per la durata delle carica d’inchiostro. Puoi stampare circa 9,2 pagine al minuto in bianco e nero e 4,5 pagine al minuto a colori ed inviare il comando di stampa, anche in questo caso, tramite mail o app (scaricabile tranquillamente su smartphone, computer e tablet).
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Sia il modello ET-4550 che il modello ET-2550, inoltre, sono studiati per garantire una qualità di stampa eccellente. La tecnologia Micro Piezo e le testine meccaniche permettono di riprodurre in maniera precisa i colori e le eventuali sfumature proprio grazie alla delicatezza con la quale le testine posizionano il colore sul foglio.
Adesso sai che esiste un metodo appositamente studiato per ricaricare le cartucce di inchiostro in maniera facile e veloce ed in grado di farti risparmiare una grossa quantità di denaro nell’arco del tempo. Non ti resta che scegliere una delle stampanti Espon EcoTank dotate di questo pratico sistema di serbatoi in modo da poter lavorare tranquillamente senza dover avere il pensiero che l’inchiostro si esaurisca da un momento all’altro e tu debba sborsare altri soldi per l’acquisto di nuove cartucce.
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