Regolamentazione Europea delle Criptovalute e delle ICO: le osservazioni del vicepresidente Dombrovskis
Dopo le recenti lettere franco-tedesche sulla necessità di una imminente regolamentazione delle criptovalute la Comunità Europea ha iniziato a discutere sull’argomento.
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L’orientamento che sembra prevalere è quello di assoggettare le entità che effettuano scambi di criptovalute quali gli scambi di valuta virtuale e i fornitori di portafogli alla direttiva sul riciclaggio di denaro.
Questo perchè le cripto-attività presentano comunque rischi relativi al riciclaggio di denaro e al finanziamento di attività illecite.
Riportiamo per esteso il verbale della seduta con la nota del vicepresidente Dombrovskis
Osservazioni del vicepresidente Dombrovskis alla tavola rotonda sulle criptovalute
Bruxelles, 26 febbraio 2018
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Buon pomeriggio,
Vorrei presentarvi una tavola rotonda con autorità chiave, rappresentanti del settore ed esperti che hanno condiviso le loro opinioni e opinioni sulle criptovalute.
L’obiettivo di questa tavola rotonda è stato innanzitutto quello di alimentare il nostro imminente Piano d’azione su FinTech e la posizione dell’UE per un’eventuale discussione a livello del G20. Come sapete, esiste già una lettera franco-tedesca su questo punto.
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I mercati delle criptovalute sono globali, con transazioni a livello mondiale tra investitori, consumatori e intermediari.
Di per sé, l’Europa rappresenta solo una piccola parte del trading globale di criptovalute, quindi dobbiamo collaborare con i nostri partner nel G20 e con gli standard internazionali.
La tavola rotonda di oggi si concentra su tre argomenti principali:
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- le implicazioni delle cripto-valute per i mercati finanziari,
- i rischi e le opportunità associati al loro uso,
- e il recente sviluppo di Initial Coin Offerings.
Abbiamo concluso che:
In primo luogo, la tecnologia blockchain è molto promettente per i mercati finanziari. Per rimanere competitivi, l’Europa deve abbracciare questa innovazione.
In secondo luogo, le cripto-valute, che non sono valute in senso tradizionale e il cui valore non è garantito, sono diventate oggetto di una considerevole speculazione.
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Ciò espone i consumatori e gli investitori a rischi sostanziali incluso il rischio di perdere il proprio investimento.
Ecco perché la nostra terza conclusione è che le avvertenze su questi rischi per i consumatori e gli investitori sono importanti: devono essere chiare, frequenti e in tutte le giurisdizioni.
In quarto luogo, le offerte iniziali di monete sono diventate un modo per aziende innovative in questo campo di raccogliere notevoli quantità di fondi.
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Questa è un’opportunità, ma ci sono anche problemi che espongono gli investitori a rischi sostanziali, come la mancanza di trasparenza riguardo all’identità degli emittenti e ai piani aziendali sottostanti.
In quinto luogo, dobbiamo valutare ulteriormente in quali circostanze le criptovalute e i servizi connessi sono coperti dalla regolamentazione esistente.
Questo dipende molto dai fatti e dalle circostanze attorno a specifici token crittografici.
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Sulla base della valutazione dei rischi e delle opportunità e dell’idoneità del quadro normativo esistente per questi strumenti, la Commissione determinerà se è necessaria un’azione normativa a livello dell’UE.
Infine, le cripto-attività presentano rischi relativi al riciclaggio di denaro e al finanziamento di attività illecite.
Questo è il motivo per cui la Commissione ha proposto che gli scambi di valuta virtuale e i fornitori di portafogli dovrebbero essere soggetti alla direttiva sul riciclaggio di denaro.
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I colegislatori hanno raggiunto un accordo a dicembre e invitiamo gli Stati membri a prepararsi per una rapida trasposizione di questa legislazione.
Riassumendo, la Commissione continuerà a monitorare questi mercati insieme ad altre parti interessate, a livello UE e internazionale, anche nel G20.
Siamo pronti ad agire in base a una valutazione dei rischi e delle opportunità.
Dopo le prossime discussioni internazionali, decideremo come seguire la tavola rotonda di oggi.
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