Recuperare i propri dati su Google Reader con Google Takeout e trovare un servizio sostitutivo per leggere i feed rss prima che sia troppo tardi
Il colosso di Mountain View ha deciso: dal 1° luglio Google Reader chiude ufficialmente i battenti. L’annuncio preliminare era stato dato lo scorso 13 marzo.
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Nonostante le numerose proteste degli utenti e la petizione per tenerlo aperto, che in pochi giorni aveva superato le 130.000 firme, il servizio non sarà più disponibile. L’aggregatore di feed permetteva di tenere una raccolta sempre aggiornata delle ultime notizie dai propri siti preferiti.
Cosa occorre fare ora per non perdere i dati salvati per anni? Innanzitutto scaricare il più presto possibile attraverso Google Takeout una copia dei propri dati memorizzati. Poi bisognerà trovare un’alternativa e fortunatamente il web offre diverse possibilità.
Sebbene Google Reader fosse l’aggregatore più popolare e più utilizzato, attivo fin dal 2005, è necessario sottolineare tuttavia come l’avvento di smartphone e tablet di ultima generazione abbia segnato pian piano il declino del servizio. BigG ha scelto dunque di abbandonarlo per concentrarsi sul social networking attraverso Google+, che il 28 giugno ha compiuto due anni.
La rapida evoluzione delle tecnologie per il web e delle esigenze degli utenti implica scelte importanti e sulle quali non si può temporeggiare. Richard Gingras, direttore della sezione News & Social di Google, ha infatti motivato il cambio di rotta parlando di nuove e diverse abitudini da parte degli utenti. Ad ogni modo gli affezionati utilizzatori di Reader si vedono costretti ora a testare le possibili alternative, valutando su quale aggregatore di feed migrare.
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Il sostituto più papabile pare essere Digg Reader, lanciato soltanto alcuni giorni fa. Ci sono poi Feedly che negli ultimi mesi ha triplicato il numero di iscritti, Aol Reader disponibile solo via web, Pulse che offre una visualizzazione specifica per smartphone e tablet, The Old Reader ancora in versione beta ma in grado però di importare automaticamente i dati da Google Reader e infine NewsBlur disponibile anche per iOs e Android.
Inoltre Mark Zuckerberg ha annunciato il 20 giugno che Facebook entrerà presto nel campo degli aggregatori RSS, anche se a tutt’oggi non è chiaro come intenderà muoversi. Forse creando un’app per iOs e Android? Staremo a vedere.
Gli strumenti senza dubbio non mancano, come nemmeno manca ormai da parte degli utenti l’abitudine al cambiamento, attitudine tipica di chi è costantemente alla ricerca di servizi innovativi e al passo con i tempi.
Google Takeout
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