Recensione Parrot Rolling Spider: un drone nel palmo della mano
Alcuni mesi fa sono stato alla presentazione italiana dei minidroni Jumping Sumo e Rolling Spider ma durante l’evento, per motivi di tempo e di spazio, non avevo potuto mettere sotto stress i nuovi prodotti di casa Parrot.
Negli ultimi giorni ho avuto modo di provare con più calma il fratello minore del celebre AR.Drone che, oltre a rimpicciolirsi, ha guadagnato anche delle ruote.
Oggi vi parlo del piccolo .
Nella confezione troviamo:
– Parrot Rolling Spider
– Batteria da 550 mAh
– Cavo USB
– Ruote
– Adesivi per personalizzare il drone
– Manualistica
Parrot Rolling Spider è sei volte più piccolo rispetto ad un AR.Drone, infatti ha un diametro di 140mm per 55g di peso che diventano 65g se montiamo le ruote.
Una delle novità è rappresentata proprio dalla presenza di un braccio in fibra di carbonio su cui si possono montare due ruote di plastica molto flessibile ma allo stesso tempo resistente. Con le ruote sarà possibile utilizzare il drone sul pavimento, pareti e addirittura soffitto.
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Personalmente le ritengo utili in caso di collisione in modo da proteggere sia le eliche che l’eventuale oggetto colpito. Inoltre in caso di un eventuale schianto al suolo da diversi metri di altezza, sono utili per attutire il colpo e proteggere il drone dai danni. Testato personalmente :D
Sono stati mantenuti anche sul piccolo drone i sistemi di stabilizzazione utilizzati sui precedenti modelli come il giroscopio e l’accelerometro a 3 assi e un sensore ad ultrasuoni per misurare la distanza dal suolo. Anche se è molto più piccolo, c’è ancora la possibilità di fare i Flips con un doppio tap sul display.
Per quanto riguarda la connettività, viene utilizzato lo standard Bluetooth Smart per interfacciare il drone con il proprio smartphone o tablet. La portata è fino a 20 metri che sono abbastanza se utilizzato dentro casa e appena sufficienti se utilizzato all’esterno. Viste le ridotte dimensioni, usarlo all’esterno in presenza di leggero vento, diventa difficile ma non impossibile.
Il controllo avviene tramite l’app FreeFlight 3 che possiede un’interfaccia davvero semplice e intuitiva. La personalizzazione dei controlli è molto variegata. Basta un tocco per il decollo e uno per atterrare. È stata introdotta anche la possibilità di fare il decollo dal palmo della propria mano lanciando il drone in aria, sarà lui a stabilizzarsi subito dopo.
Parrot Rolling Spider possiede una fotocamera con risoluzione VGA che permette di scattare delle foto a ciò che si trova immediatamente sotto. Vengono salvate nella memoria interna da 32Mb e si possono trasferire sul proprio device tramite App oppure sul PC tramite cavo USB. L’app FreeFlight 3 ci permette di usare la fotocamera integrata del nostro smartphone/tablet per riprendere il nostro volo.
Alcuni scatti fatti dalla fotocamera del minidrone
La batteria a litio da 550 mAh garantisce fino a 8 minuti di volo che diventano 6 se montiamo le ruote. Si ricarica tramite cavo USB.
Nella confezione sono presenti numerosi adesivi che si possono attaccare sul “muso” del minidrone per cambiarne l’espressione.
Conclusioni
Rolling Spider è il drone per chi vuole divertirsi senza spendere troppo () o vuole iniziare a muovere i primi passi nel mondo del modellismo per poi passare a qualcosa di più serio. I sistemi di stabilizzazione tornano utili soprattutto quando si fanno i primi voli e non si sa cosa fare subito dopo il decollo. È anche vero che il divertimento sta proprio nel riuscire a tenere un drone in aria solo con le proprie forze, ma cercare un pò di aiuto agli inizi è giustificabile.
Le eliche sono abbastanza resistenti, piùttosto che rompersi si staccano ma in pochi secondi si possono rimontare con una semplice pressione e ripartire nuovamente con i voli. Per quanto riguarda i motori, soprattutto con l’estate, tendono facilmente a surriscaldarsi e non essendo di tipo brushless sono molto delicati. Esistono i ricambi per ogni componente del drone ma è meglio prestare la dovuta attenzione perchè solo un motore costa 9 euro.
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Alcune volte ho riscontrato alcuni dei problemi di collegamento. Pensavo fossero dovuti all’uso di un Nexus 4 rootato e quindi le prove successive le ho fatte con uno Yotaphone 2 con Android Lollipop. I problemi si sono ridotti anche se una volta mi è capitato il blocco dell’app dopo aver tentato di scattare una foto e il drone rimasto fuori controllo con conseguente crash all’esaurimento della batteria. Un’altra volta, sempre per problemi dell’App, è finito sotto al divano e svolazzava tra il pavimento e la parte inferiore del divano finchè non ha disattivato automaticamente i motori. Credo che l’app debba essere rivista. O forse è un problema di firmware del drone. Le prove le ho fatte sempre con l’ultima versione SW/FW di entrambi.
Peccato per la brevissima autonomia di volo (solo 8 minuti) che costringe all’acquisto di ulteriori batterie se non vogliamo aspettare il tempo di ricarica. In ogni caso, consiglio qualche minuto di pausa tra un volo e l’altro per raffreddare i motori.