Dagli studi classici alla Letteratura Italiana, dal lavoro editoriale alla scoperta della poesia, dalla prima raccolta alla collaborazione poetico-musicale coi Negromanti. L’arte poetica di una ragazza di Casale Monferrato raccontata dalla poesia stessa. – di Greta Valentina Galimberti –
NON TUTTI POSSONO ESSERE SCRITTORI
Non tutti possono essere scrittori. Tutti possono scrivere, ma non tutti sono scrittori. La scrittura nasce come un bisogno impellente, che ti travolge e non ti lascia scampo, giorno e notte, finché alla fine non sei più in grado di ignorarla e cedi, mettendo su carta ciò che ti inonda la mente lasciandoti poi vuoto e ricettivo, in ascolto del prossimo pensiero travolgente. Ed essere poeti richiede ancora maggior dedizione.
CHIARA OLIVERO
Chiara ha sempre scritto, fin da quando era bambina. Scriveva poesie e favole, che col loro linguaggio immaginifico e incantato hanno molto in comune con l’arte poetica. Chiara, la poesia, l’ha sempre sentita; la leggeva e se ne lasciava inondare, traendo ispirazione e lasciandosi toccare nel profondo dai grandi della letteratura. All’università si laurea in Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea sotto la guida del critico Giovanni Tesio con una tesi sul poeta Giorgio Simonotti Manacorda, della cui vita e produzione poetica si sapeva – fino a quel momento – ben poco. Si tratta di un lavoro di ricerca certosina, per il quale Chiara si immerge nel Monferrato a rintracciare e intervistare tutte le persone che l’avevano conosciuto e tracciandone così un’immagine umana del tutto particolare, e comprendendo che ciò che lei ama della poesia è la realtà, un concetto che porta avanti nella sua personale produzione poetica.
GEOMETRIE DELLA NOTTE
La sua prima raccolta poetica, Geometrie della Notte (Puntoacapo Editrice,, 2014), è stata scritta per la maggior parte proprio di notte, quando dei pensieri e delle idee mulinavano nei sogni dell’autrice, svegliandola ed esigendo di essere messe su carta, tablet, telefono o qualsiasi cosa si adattasse all’urgenza del momento, per catturare l’idea che poi è stata rielaborata, studiata, tagliata, adattata, cucita, fino al momento in cui ha trovato le parole giuste che l’hanno resa immutabile.
LE PAROLE DI CHIARA
La poesia non è un hobby, quand’è davvero sentita e scritta per la necessità di raccontare qualcosa; è un processo doloroso e laborioso, che mette a nudo l’anima del poeta che cerca in fondo a sé la traduzione più adatta a un pensiero che chiedeva di essere espresso. “Un vero poeta è un poeta vero, autentico, in grado di trasmettere non solo il suo mondo ma di uscire da se stesso e farsi interprete anche della realtà di altre persone”, dice Chiara. E infatti, le sue poesie (soprattutto quelle della nuova raccolta, in attesa di pubblicazione) raccontano il mondo in cui Chiara e tutti noi viviamo e le battaglie che le stanno a cuore, toccando temi personali ma anche del nostro tempo, come l’eternit di Casale Monferrato, la violenza sulle donne, l’immigrazione e il terrorismo. Il poeta, continua Chiara, non può essere indifferente alla realtà che lo circonda e ha il dovere, a suo modo, di esaltarne con delicatezza o brutalità le sfumature, perché solo dal particolare si può afferrare l’universale.
LA COLLABORAZIONE COI NEGROMANTI
Persino i Negromanti, anch’essi di Casale Monferrato, si sono accorti della bellezza delle sue poesie, e le hanno voluto fare un grande onore: quello di collaborare insieme alla composizione di un singolo intitolato Una città tranquilla, musicando le splendide composizioni di Chiara e facendone scaturire un pezzo di grande potenza espressiva.
Qui di seguito alcune poesie tratte da Geometrie della Notte e, in esclusiva, alcuni componimenti inediti.
Eternit(à)
Terra madre
di un peccato
senza perdono
che accogli in un abbraccio
ogni fibra
dei nostri corpi ignari,
bonifica l’animo
colpevole
di un respiro avvelenato.
In una strage
senza fine
si contano i numeri,
gli sfortunati destini.
Qual è il prezzo da pagare?
Quanto vale una vita spezzata?
Non contano le assenze,
i sogni strozzati
i fiori sui gelidi marmi
abbandonati?
Per me conta solo il dolore.
Lui non muore
insieme ai tuoi cari:
è eterno
come l’immacolata polvere
dell’inferno.
[da “Geometrie della Notte”]
Il rododendro
Gocciolano
dai nudi occhi
tracce
di sentieri
sconosciuti
fantasie di sconfinati
spazi
e infiniti silenzi
sciacquati
nel colore del mare. Riemergono
sbiaditi
nel calore del giorno
i sogni interrotti
i pianti ormai asciutti
le piante annaffiate
nel tuo giardino d’inverno. Era vero
oppur veleno
il dolce profumo
del rododendro?
[da “Geometrie della Notte”]
La ricerca della verità
Troppo comodo
fermarsi all’apparenza.
Non tutto è come sembra.
Bisognerebbe andare oltre,
alla ricerca dell’essenza.
Oltre l’immagine,
oltre lo sguardo,
oltre le parole.
Scavare più in profondità.
La verità è nascosta,
è una ricerca continua.
Ma non è accessibile a tutti.
L’alternativa è farsi cullare
dall’illusione
che ciò che appare ai sensi
corrisponda al vero.
[da “Geometrie della Notte”]
Leggimi
tra le righe
anche quando la pagina è bianca
raccontami una storia
a lieto fine
fammi sentire di nuovo bambina
dimmi che non è mai stata scritta
poesia più bella di me.
[Inedito]
Alberi
Per essere alti
occorre essere bassi
Andare a fondo,
coi piedi nella terra
Sentire il dolore del mondo.
Allungare le braccia
non basta
per toccare il cielo.
[Inedito]
Ci son giorni
in cui esistere non è abbastanza, scalfisce
la pietra assenza, batte
contro le pareti di questa stanza,
al centro
restiamo aggrappati,
sospesi
come un frutto maturo che non vuol cadere.
[Inedito]
Photo credits: Greta Valentina Galimberti