Riceviamo in redazione ed integralmente pubblichiamo la risposta di Ettore Fortuna – Vice Presidente Mineracqua al nostro articolo “ogni minuto nel mondo si comprano un milione di bottiglie d’acqua“
Riflessioni di Mineracqua – Federazione Italiana delle Industrie delle Acque Minerali e delle Acque di Sorgente – sul “commentario” della Weill Cornell Medicine di Doha anticipato da alcuni organi di stampa.
Premessa: queste osservazioni sono fatte da chi rappresenta le acque minerali italiane e quindi sono attinenti all’acqua minerale italiana, presumibilmente non presa in esame nell’articolo.
Sotto il profilo scientifico l’affermazione che le acque potabili sono più sicure perché più controllate delle acque minerali ci sorprende, soprattutto perché riportata da studiosi scientifici.
Sono acque diverse, regolate da leggi (europee) diverse e sottoposte a parametri diversi: a differenza di quanto affermato, l’acqua minerale naturale è imbottigliata così come sgorga alla sorgente e non può subire trattamenti di ordine chimico; l’acqua potabile per legge deve essere sottoposta a trattamenti chimici di potabilizzazione e disinfezione.
Il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di sanità hanno il continuo controllo sulla qualità delle acque minerali italiane, direttamente e attraverso l’articolato sistema ispettivo, per non parlare del sistema forse più efficace che è l’autocontrollo (migliaia di controlli all’anno).
Per quanto riguarda il profilo di sostenibilità, l’Italia è il Paese in cui, grazie al sistema CONAI vengono raccolte più del 75% delle bottiglie immesse sul mercato e per il 65% avviate al riciclo: questo è un record europeo e presumibilmente mondiale.
Non possiamo non cogliere sotto questo profilo elementi di pregiudizio e preconcetto nei confronti dell’acqua minerale, soprattutto laddove si riferisce che in taluni casi si tratta di acque di rubinetto imbottigliate.
Queste acque, opportunamente trattate prima dell’imbottigliamento, non sono presenti nel nostro paese, ma sono diffuse prevalentemente nel mercato americano.
Le affermazioni riportate, pertanto, creano falsi allarmismi e potenziali danni innanzitutto all’occupazione di un’industria che è uno dei “fiori all’occhiello” del Made in Italy (esportiamo più di un miliardo e mezzo di litri all’anno in tutto il mondo).
Ettore Fortuna – Vice Presidente Mineracqua
Uno dei 50.000 occupati (tra diretti e indiretti) nel comparto delle acque minerali naturali italiane.