Le proteste di utenti e consumatori condizionano Microsoft che modifica le policy di Xbox One: clamoroso ribaltone sui DRM
In seguito alle tante critiche ricevute dagli utenti in tema di politiche sul DRM, le quali richiedevano una connessione obbligatoria a internet per eseguire i giochi installati sul disco fisso, la Microsoft ha deciso di compiere un importante passo indietro, facendo così tesoro dei feedback negativi che le sono giunti in questi giorni.
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In parole povere, la compagnia di Redmond ha ripristinato le policy entrate in vigore con la Xbox360 e in questa maniera si potrà utilizzare la console di nuova generazione anche in zone non raggiunte dalla rete internet.
Vengono inoltre a mancare tutte le limitazioni inerenti l’utilizzo dei videogiochi: si potranno dunque scambiare, vendere e regalare ai propri amici senza avere problemi.
Microsoft ha voluto tenere conto di come i videogiocatori amino, nonostante tutto, poter giocare offline a prescindere dal luogo in cui si trovano e ha compiuto questo dietrofront che ha colto di sorpresa un po’ tutti.
Chiaramente non mancano i lati negativi, considerando che la cancellazione della nuova policy che sarebbe stata applicata sulla Xbox One inibisce anche alcune features che erano state apprezzate durante la presentazione all’E3 di Los Angeles e cambia radicalmente le modalità con le quali sarà gestito il DRM.
Come abbiamo già anticipato, gli effetti più importanti prodotti dal ripensamento dell’azienda di Redmond sono due: il primo è che decade l’obbligo della connessione ai server della Microsoft per poter giocare, di conseguenza non ci sarà alcuna verifica sulla legittimità dei giochi acquistati e di fatto viene estesa alla Xbox One la policy che finora era valida per la Xbox360.
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Il secondo è che i possessori dei videogiochi potranno decidere a loro completa discrezione se rivenderli, scambiarli con altri, cederli o noleggiarli, il tutto in piena libertà senza che la console di nuova generazione possa minimamente controllare ogni singola mossa.
Il discorso vale esclusivamente per i giochi acquistati nei negozi, mentre per quelli scaricati da internet, dopo averli riversati sul proprio disco fisso, non sarà possibile condividerli o rivenderli.
Anche i vincoli nazionali annunciati in precedenza sono stati eliminati, poiché la vecchia policy è unica a livello mondiale.
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Ogni decisione ha i suoi pro e contro: in questo caso, non sarà più possibile usufruire delle nuove funzionalità che avevano positivamente impressionato all’E3, come usufruire della propria libreria di giochi in qualsiasi momento e in qualunque luogo, poiché sarà necessario avere il supporto fisico a disposizione.
Ufficialmente, Microsoft dichiara di aver agito con l’obiettivo di esaudire le richieste degli utenti, ma anche di rispondere alle mosse della Sony che sta per lanciare la PS4. Per farla breve, le regole di policy che erano in vigore sulla Xbox360 lo saranno anche sulla sua erede.
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