Poker: un gioco ludico per tanti, una professione per pochi
Quando si dice che il poker per alcuni sia un vero e proprio lavoro c’è ancora chi sorride, eppure considerando l’impegno in termini orari e la rendita, effettivamente questo “gioco” ha le carte in regola per essere talvolta un vero e proprio lavoro.
Di fatto, insomma, lo è, come lo è ad esempio il calcio: anche i calciatori di fatto non sono altro che soggetti che si dedicano ad una passione, ad un gioco, ad uno sport e lo fanno talmente bene, da farne una professione.
I dubbi che possono sorgere oggi nei confronti del poker non sono altro che il frutto di una cultura che fino a poco tempo fa ha condannato tutto quanto rientra sotto il nome di “gioco d’azzardo”, considerandolo un pericolo da estirpare nella lotta alla ludopatia.
Ma nella realtà ci sono gioco e gioco e giocatore e giocatore. Il poker è una di quelle attività dove la fortuna conta fino a un certo punto e solo chi si dedica a questo sport lo può sapere.
Il poker come professione
Il poker è un’attività che richiede tempo, studio, attenzione e molto allenamento e le rendite, frutto di una buona e frequente partecipazione ai tornei, sono elevate tanto da poter considerare il poker professionistico un lavoro di quelli anche ben redditizi. Ovviamente, come ogni professione, anche il poker ha i suoi pro ed i suoi contro.
Il poker è un gioco che richiede un impegno di molte ore, durante le quali è importante rimanere concentrati.
Se si gioca live è più facile per certi versi, perché si socializza di più, se invece si è professionisti pokeristi che si dedicano all’attività per gran parte online, bisogna anche essere pronti a restare davanti ad uno schermo per ore con tutte le conseguenze del caso.
Molto spesso, tra l’altro, i tornei si giocano in orari “scomodi” in particolare la sera e la notte, rendendo questo tipo di professione ancora più selettiva e dura, capace di creare difficoltà nei rapporti sociali e familiari e di essere gran fonte di stress.
La partecipazione ai tornei, che sono quelli che più possono fruttare, è spesso molto onerosa. Fortunatamente, però, per allenarsi ed apprendere l’arte ci sono siti per giocare a poker online gratuitamente.
Quando il poker è gioco d’azzardo e quando una professione
Il poker è un’attività che la si può prendere in diverse maniere: c’è chi ne fa effettivamente un intrattenimento ludico, i più, e chi invece ne fa una vera e propria professione. La differenza sta nell’impegno che ci si mette, nell’investimento di ore e di denaro, ma anche, va detto, nelle capacità del pokerista.
Se si ha la passione non è detto, comunque, che si sia portati, come accade in moltissime altre attività, hobby e sport. La differenza quindi è se, a conti fatti, si può dire di poter “vivere di poker” oppure no.
Il pokerista professionista lo fa di fatto, vi si dedica anima e corpo quotidianamente (o quasi) da casa o dalle sale da gioco, giocandovi o anche solo seguendo tornei altrui, cercando di razionalizzare le varie mani e le mosse dei player.
Il pokerista d’occasione, quello per cui il poker è un gioco, invece, vi si dedica quando ne ha la possibilità e di solito si lascia molto di più trascinare dall’entusiasmo e dalla fortuna, piuttosto che da razionalità, statistica o matematica.