Chi in casa ha diversi apparecchi che vanno, purtroppo, solo a pile lo sa bene: questo tipo di alimentazione costa tanto in proporzione alla sua durata che è decisamente relativa, ma finalmente le pile ricaricabili USB offrono una soluzione intelligente al problema.
Spesso l’utilizzo delle pile invece della presa della corrente non è una scelta, specialmente se si tratta di dover alimentare giocattoli dotati di un congegno elettronico o una macchina fotografica, la questione relativa alla loro durata però induce spesso i consumatori a rinunciarvi dopo averle cambiate una o volte ed aver scoperto che non si fa nemmeno in tempo ad inserirle che sono già da sostituire.
È vero che generalmente quelle di buona marca hanno una durata superiore a quelle che si trovano nei discount, tuttavia nemmeno in questo caso si può dire che il rapporto tra durata e prezzo sia soddisfacente.
Tutto questo senza considerare che le pile usa e getta sono particolarmente inquinanti per l’ambiente in quanto contengono dei materiali pericolosi e vanno quindi smaltite separatamente.
Le pile ricaricabili tradizionali
Le pile ricaricabili non sono un’invenzione recentissima, essendo presenti sul mercato da diversi anni, tuttavia molte persone non fanno un uso corretto del carica batteria e spesso gran parte delle pile ricaricabili perdono relativamente presto la loro resa una volta ricaricate.
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Per quanto riguarda i carica batteria va precisato che non tutti sono dotati di Led luminoso in grado di indicare quando la carica è completata, in questo modo vengono spesso sottoposte le pile ad una carica eccessiva che ne accorcia il ciclo di vita.
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Relativamente invece alla resa della durata delle pile nel tempo, da studi effettuati in laboratorio (la durata al di fuori del laboratorio potrebbe essere anche inferiore) è risultato che fino a 100 cicli di ricarica i principali modelli disponibili sul mercato non presentano particolari problemi, poco dopo però cominciano a mostrare i primi segni di cedimento, il decadimento avviene in maniera progressiva e alla soglia di 200 cicli di ricarica diversi modelli non riescono più a mantenere la loro memoria energetica, questo discorso vale soprattutto per le pile stilo.
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Tuttavia, nonostante questi nei, le pile ricaricabili restano comunque un’opzione migliore rispetto a quelle tradizionali usa e getta.
Le pile ricaricabili USB
Le pile ricaricabili USB Hi-Energy sono delle AA stilo ricaricabili che rappresentano una rivoluzione rispetto a quelle ricaricabili classiche: infatti essendo dotate di una porta USB possono essere caricate velocemente (bastano infatti solo cinque ore per una ricarica completa) tramite un qualunque supporto adatto a cui collegarle solitamente già presente nelle abitazioni (per la ricarica degli smarphone, tramite pc o altro).
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Un vantaggio è quindi rappresentato dal fatto che non è necessario acquistare un apposito caricabatterie e che quindi a fronte di un costo unitario più elevato non viene però richiesta la spesa aggiuntiva di un altro dispositivo, come nel caso di quelle classiche ricaricabili.
In queste pile l’attacco è posto in prossimità del polo positivo e per trovarlo è sufficiente aprirle come se fossero delle normali chiavette USB; per valutare invece il livello di carica basta osservare il LED integrato: una luce rossa indica che le batterie sono in carica, mentre quella blu a testa la loro piena carica.
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In questo modo, sarà possibile evitare di sovraccaricare le pile così da evitare danni che potrebbero accorciarne il ciclo di vita ed organizzarsi al meglio per caricarne altre.